MaM
Messaggio del 25 agosto 2005:Cari figli, anche oggi vi invito a vivere i miei messaggi. Dio vi ha donato questo tempo come tempo di grazia perciò, figlioli, sfruttate ogni momento e pregate, pregate, pregate. Io vi benedico e intercedo davanti all'Altissimo per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - « È unito a voi come non mai »


Detto oggi, 17, quanto avrei dovuto dettare venerdì, 12. Fin dal l° sabato (giorno 6) la mia anima ha sofferto un tormento indicibile. Preavvisata da Mammina che sarebbe ve­nuta presto a prendere il mio padrino, ho dettato quanto Ella mi disse...

... Mercoledì alle ore 23 Gesù lo chiamò alla Sua divina presenza.

Dopo molte lacrime abbiamo recitato nuovamente il « Ma­gnificat », come si è fatto sempre nei momenti più dolorosi. Il mio Orto di giovedì fu: lacrime, dolore, nostalgia. Gesù non me ne diede un altro, come non mi diede al ve­nerdì un altro calvario.

Venerdì, con la salma del padrino in casa, si è celebrata la Messa in camera mia: non ho saputo proprio assistervi. Ho raddoppiato le mie suppliche a Mammina di farlo per me. Le ho chiesto di essere di conforto a me e ai miei cari.

È venuta l'ora del congedo: mi sono ricordata di Mam­mina Addolorata quando ha perduto il suo Gesù. Abbiamo di nuovo recitato il « Magnificat ».

Sono rimasta in questo dolore e talmente acuto che, a mo­menti, non potevo sopportarlo. Mi sono portata in spirito al Cielo per vedere là il mio padrino: fu un balsamo efficace al mio dolore. Alle ore 15 Gesù mi ha unito al Suo divin Cuore e mi ha detto: - Figlia mia, oggi vengo soltanto per confortare il tuo cuore, per rallegrarti l'anima e darti buone notizie. Coraggio! Gioia e fiducia! Il tuo caro padrino è in cielo: è andato di­rettamente là a cantare incessantemente le lodi al Signore. Ral­legratevi come se fosse tra voi; più ancora. È unito a voi come non mai... È morto della stessa malattia di cui sarebbe morto 10 anni or sono se non fossi Io intervenuto con un grande miracolo. Dico « morto » perché voi dite così: è passato alla eternità; ha cominciato a vivere la vera vita... . ... (diario, 12-10-1951).

Dio sia lodato! Sia fatta la Sua volontà! Tutto per Suo amore. Furono queste le parole che le mie labbra balbettarono molte volte nei momenti di grande angoscia e penso di con­tinuarle sempre nei momenti di profonda nostalgia. Sono molto imperfetta... Mi pare che il Signore non possa operare tante grazie nella mia miseria... Dubito, dubito davvero. Temo il mio vivere, ma voglio solo ciò che il Signore vuole: mi sono abbandonata in Lui. Spero e confido soltanto in Lui. Ho tentazioni contro la fede. Il demonio a volte tenta di persuadermi che, dopo questa, non vi è altra vita; che la separazione dai nostri cari è eterna; che tutto finisce; che non ci vedremo mai più! Quanto costa il mio calvario! L'amore di Gesù vinca in me perché io non posso... (diario, 19-10-1951).