... Nella notte tra martedì e mercoledì mi sentii molto vivamente
inchiodata sulla croce. Vidi Gesù presso di me: - Figlia mia, lasciati
crocifiggere di nuovo, lascia che lo affondi i chiodi perché i
peccatori tentano di farlo a me continuamente. Coraggio e amore. -
Molte volte si era ripetuta questa scena, ma senza che io vedessi chi agiva...
Ad una certa ora della notte passò vicino a me Mammina, l'Immacolata
Concezione, come chi va per la sua strada; non si fermò né disse nulla,
ma era tanto bella! La sua bellezza è stata sufficiente a darmi
conforto. Nei momenti più dolorosi, il ricordo di quella bellezza è per
me balsamo e forza... Questa mattina sono andata verso il Calvario...
Mi sono consegnata interamente al martirio, all'agonia, fino a spirare
con Gesù sotto il peso delle umiliazioni. Poco dopo, con nuova vita e
nuova luce del Cielo, ho udito la voce di Gesù in me: - Sono tanto
dolci ed allo stesso tempo estremamente dolorosi gli inviti di Gesù.
Ascoltatelo: è Lui con tutto il suo amore, con tutta la tenerezza del
suo divin Cuore. Voglio il vostro amore, desidero ed esigo che andiate
alla conquista delle anime... Lavorate, lavorate! Gesù lo vuole.
Lavorate affinché avvenga una riforma completa, una vita nuova, ricca
della vita di Cristo... - ... (diario, 9-2-1951).
... - Ascoltami, la croce è il sigillo del più alto valore, il segno
delle anime elette, le anime vittime... Sei la prediletta, scelta da
Gesù: la tua vita è la vita più completa di Cristo. Che ho fatto ai
miei santi che non abbia fatto a te? Sono grandi e rare le meraviglie
che opero nella tua anima. Ti ho resa simile a Me in tutto...
Hai per alimento il mio Sangue divino che scorre nelle tue vene e ti dà la vita.
Riposa ora vicino a Me. Mentre riposi e ricevi vita per maggior dolore,
scenderà su di te lo Spirito Divino: così alla sua luce vedrai; ti farà
credere che sei nella verità, che la tua vita è solo Mia. - Scese
infatti una colomba bianca da cui partivano molti raggi di luce. Posò
sul mio capo, introdusse in me, con il suo becco, non so che cosa, che
mi riempì l'anima. I suoi raggi penetrarono ed illuminarono tutto il
mio essere. Rimasi come addormentata, immersa in tutto questo...
(diario, 16-2-1951).
... È in una angustia costante il mio cuore tanto squarciato dalla
lancia che avviva ad ogni momento la ferita, tanto stretto da spine e
attraversato da frecce.
- Mio Dio, Padre mio, ascolta il mio grido incessante. - Sono affissa
alla croce; più volte i chiodi vengono stretti; il capo è trapassato
dal casco di acutissime spine. L'agonia della mia anima ed il grido del
mio cuore non cessano; l'anima piange di tristezza e di angoscia; il
cuore grida sempre: - Mio Dio, mio Gesù, mio Signore, soccorrimi per il
tuo amore; soccorrimi per la tua Santa Passione e Morte! - ...
Stamattina ho percorso, nel mio sepolcro di morte, i cammini tristi e
dolorosi del Calvario. Anche morta e dentro al mio sepolcro, ho sentito
come se il Cielo mi schiacciasse e mi riducesse al nulla...
... Gesù mi ha fatta rivivere e ho udito la Sua voce: - Io sono la
resurrezione e la Vita; lo sono la resurrezione e la Vita. Vieni e
ascolta. Perché tanto scoraggiamento e timore di te stessa? Non sai che
sono con te? Che veglio su di te e su tutto ciò che è Mio?
lo sono la resurrezione e la Vita. E tu, a somiglianza di Gesù tuo
Sposo, sei resurrezione e vita di molte anime, di milioni di anime... -
(diario, 23-2-1951).
... Questa mattina ho avuto la santa Messa nella mia camera. Come ho
già detto [per altre], non ho saputo assistervi. Ero su due mondi: su
di uno partecipavo alla Messa anche se incapace, sull'altro camminavo
sul Calvario. Nella Messa ho ricordato tutti e tutto e ho chiesto a
Mammina i suoi sentimenti per assistervi e l'amore con cui Ella
accompagnò Gesù. Mi sentivo molto umiliata e la più indegna delle
presenti; ma il mio cuore ardeva nel fuoco, che mi pareva arrivasse
fino al volto. Nel mondo che mi conduceva al Calvario io portavo
Mammina; il mio cuore era la portantina della Mammina dei Dolori. Mi
pareva di essere Gesù e di essere Lei, in un solo cuore, in un solo
amore, in un solo dolore. Divina unione! Dire la grandiosità di questo
amore, di questa unione, di questo dolore, non posso, non so. ... - Mi
servo di te, di questa nobile dimora per chiedere amore, per mostrare
le esigenze del mio divin Cuore. Sono Gesù che ha dato la vita per i
figli suoi. Anime care, andate alla conquista delle anime! Ho fame, ho
sete; trascinatele al mio divin Cuore; formate nuovi cenacoli.
Insegnate, conquistate, predicate la vita di Cristo. Io sono il
Signore! Sono venuto sulla terra per compiere la volontà del Padre: in
Suo nome chiedo riparazione e amore. - O Gesù, Tu mi dici che sei nel
mio cuore; lo credo. Ma Ti sento tanto distante: che desolazione
nell'anima mia! - Sai perché faccio questo? Perché tu senta e faccia
sentire e conoscere il mio dolore: le anime stanno distanti da Me. Ho
sparso il mio Sangue e fuggirono, si dimenticarono di Me. - O Gesù, ma
io non sopporto questa assenza. Hai ragione di lamentarti, mio Amore,
ma non sopporto questa separazione. Anch'io Ti sono fuggita?... - Mai,
mai, figlia mia; sei sempre vissuta presso di Me come un agnellino
vicino alla mamma... Mostra, mostra chiaramente che cosa è questa
assenza: sono Io che non posso vivere più tempo separato dalle anime
che sono mie. Che cosa è mai l'amore divino, l'amore infinito! - Vedo,
Gesù, vedo e comprendo. È amore infinito, è dolore infinito... - ...
(diario, 2-3-1951).