MaM
Messaggio del 25 marzo 1985:Le grazie potete averne quante ne volete: dipende da voi. L’amore divino potete riceverlo quando e quanto ne volete: dipende da voi.

Beata Alexandrina Maria da Costa - L'umanità senza vittime sarebbe un giardino senza fiori


... Ho ricevuto da Gesù due grandi regali: uno attraverso il mio padre spirituale e l'altro attraverso il nostro santo Car­dinale. Le parole dell'uno e dell'altro avrebbero dovuto essere mo­tivo di grande gioia, ma caddero nella mia morte e anch'esse morirono senza che io potessi gustarle. Oh, se almeno fossero di gioia per i Cuori divini di Gesù e di Maria! Sarebbe per me tutto. Che Gesù accetti questi indicibili desideri e mi dia come ricompensa il coraggio e la gioia nella mia croce, il conforto in questa notte tremenda di morte spaventosa di tutto il mio vivere. Parlano i miei occhi quando fisso Gesù e Mammina e quando li alzo e fisso il Cielo; parla questo cuore morto che si apre per mostrare al Signore quanto soffre e, anche così, quanto desidera amarlo. Solo il Cielo, solo Gesù possono e sanno dire come è do­loroso il mio calvario e quanto è triste il mio passaggio qui sulla terra. Sorrido a tutto per amore di Gesù e per Lui e in Lui tutto è gioia e contiene dolcezza... (diario, 5-1-1951).

... Sono 9 anni da quando è stato qui a celebrare e a con­fessarmi il mio padre spirituale. In quello stesso giorno rice­vette la proibizione di ritornare; quante sofferenze e angustie da quel giorno! O mio Dio, tutto per tuo amore: sopportato per Te, tutto è gioia, nulla è amaro. Ieri mattina ebbi per la seconda volta la santa Messa ce­lebrata dal figlio del mio buon medico; mi attorniavano alcune persone tra le più care; mi sentivo la più indegna. Come al solito, non sapendo assistere al santo Sacrificio, chiesi a Mam­mina di farlo per me: con la Sua sapienza, con i Suoi senti­menti, con il Suo amore. Io ero un cadavere in una tomba e tutto quanto avveniva si seppelliva in me: che tremendo martirio! Al momento della Comunione, Gesù entrò nel mio cuore: me lo trasformò; ero un'altra, più forte e illuminata da nuova luce. Udii la voce dolce e soave di Gesù dirmi: - Sono lo qui, sono entrato nel tabernacolo del tuo cuore e mio paradiso di delizie; vo­glio confortarti, rifornirti e animarti per maggior sofferenza. Soffri, anima eroica e generosa, soffri allegramente! Non negare nulla al tuo Gesù. Ti ringrazio per l'eroismo, per la generosità, per tutto quanto mi hai dato. Voglio ringraziare pure coloro che con te soffrono e ti aiutano nel più doloroso calvario per il trionfo della mia causa. ... Questo nuovo anno sarà per la causa divina anno di luce e di gloria per M: z. Non vi sono rose senza spine; tra le rose devono emergere le spine le quali dovranno ferire te e coloro che per Mio amore lavorano... - (diario, 6-1-1951).

... Abbandonata totalmente in Gesù e Mammina, cammino in Loro e con Loro fin dove vorranno. Sono al culmine del mio dolore e della mia afflizione. Il cuore e l'anima hanno sof­ferto e pianto assai. Frequentemente erompevano in grida che sembravano uscire dal più profondo del mio intimo ed echeg­giare come fossero voci e farsi udire da me. Sento il cuore profondamente aperto: vi cadono lacrime quasi costantemente; sovente queste lacrime intime spremono lacrime dai miei occhi; con fatica e grande sacrificio cerco di nasconderle. Nella mia ignoranza, non sapevo e non so giustificare la causa di queste lacrime. Sono lacrime che sgorgano da un es­sere infinito; perciò il dolore e l'agonia non sono miei: pas­sano attraverso di me; vengono dall'infinito e vi ritornano. Tutto viene da Dio e tutto va verso Dio... ... [Dopo la morte sul Calvario], Gesù mi disse: - L'abban­dono al Calvario ed alla croce è delle anime veramente vittime... L'umanità senza vittime sarebbe un giardino senza fiori, un cadavere senza vita, una vita senza luce... (diario, 12-1-1951) .

Aspetta, Gesù! Da' loro tempo!

... Lo stato della mia anima è doloroso e a volte insoppor­tabile. Allora grido subito al Cielo, chiamo Gesù e Mammina: - Aiutatemi perché non ne posso più, aiutatemi perché non mi vediate perduta eternamente! - Questo grido uscito dalla mia morte muore ed è seppellita prima di essere udito. Rimango spaventata. Per tale morte, tali tenebre, tale ignoranza, tremo e pare che con me tremi la terra. Gesù e Mammina non vengono di presenza, ma mi man­dano la Loro forza ed il Loro conforto. Respiro, più libera dal dolore, riprendo coraggio. Mi divorano nuove ansie e nuova sete di maggiore amore e di maggior dolore. Mi aggrappo in spirito nuovamente alla croce e dico: « Non ti lascerò più, ti voglio e ti amo per Gesù, ti voglio e ti amo per le anime ». ... Sento il cuore che non sta più nel petto, vuol venire a darsi al mondo, vuole possedere il mondo; vuole darsi inte­ramente e interamente possedere; non vuole vivere solo: non può vivere se non fra gli uomini. Come è tenero, dolce e ca­rezzevole questo « darsi »!

... [Dopo la Passione] ho udito Gesù: - Udite Chi vi parla! Udite Chi vi vuole! È Gesù che è la vostra Vita. Venite a Me tutti. Vi chiama, vi vuole il mio divin Cuore. Venite a Me tutti! Amatemi! Non peccate più! Presto, presto! Questo è invito di Gesù! Presto, presto! Più orazioni, più penitenza! Presto a rinnovare la vita e i costumi! Presto, figli miei! Ahi, per quanti è già tardi! Ho chiamato, invitato, prevenuto a tempo. Quanti e quanti hanno già rice­vuto la giustizia del Padre! Perché non hanno ascoltato la voce divina... - O Gesù, perché la tua premura? Per risparmiare i ca­stighi ai tuoi figli? Dimmi, ci libererai allora dai rigori della giustizia divina se tutto il mondo si rivolgerà subito a Te in un impeto di amore? - Mia figlia, perché ti ho posta in questo calvario? Per­ché fossi portavoce di Gesù in questi giorni tanto colmi di colpe e di pericoli. Per mezzo tuo Io ho invitato il mondo, per te il mio rappresentante sulla terra ha ascoltato le mie richieste; ha creduto, ha saputo che era Gesù [a richiedere] e ha parlato al mondo.

Non posso fare di più; Io li amo ed essi non Mi amano; Io li voglio ed essi non Mi vogliono; voglio perdonarli ed essi non vogliono ricevere il mio perdono. -

- Sì, o Gesù, che lo vogliono! Accetta tutte le sofferenze del mondo come fossero mie. Accetta tutto l'amore come fosse mio; tutto in unione ai dolori di Mammina e ai meriti della Tua santa Passione!... Tu dici « presto »; ora io dico: « aspetta, Gesù »; Tu dici « presto » affinché si convertano; io dico « aspetta, da' loro tempo », o Gesù; sono la tua vittima, sono la tua vittima e voglio perdono per il mondo... - ... (diario, 19-1-1951).