... Ho ricevuto da Gesù due grandi regali: uno attraverso il mio padre
spirituale e l'altro attraverso il nostro santo Cardinale. Le parole
dell'uno e dell'altro avrebbero dovuto essere motivo di grande gioia,
ma caddero nella mia morte e anch'esse morirono senza che io potessi
gustarle. Oh, se almeno fossero di gioia per i Cuori divini di Gesù e
di Maria! Sarebbe per me tutto. Che Gesù accetti questi indicibili
desideri e mi dia come ricompensa il coraggio e la gioia nella mia
croce, il conforto in questa notte tremenda di morte spaventosa di
tutto il mio vivere. Parlano i miei occhi quando fisso Gesù e Mammina e
quando li alzo e fisso il Cielo; parla questo cuore morto che si apre
per mostrare al Signore quanto soffre e, anche così, quanto desidera
amarlo. Solo il Cielo, solo Gesù possono e sanno dire come è doloroso
il mio calvario e quanto è triste il mio passaggio qui sulla terra.
Sorrido a tutto per amore di Gesù e per Lui e in Lui tutto è gioia e
contiene dolcezza... (diario, 5-1-1951).
... Sono 9 anni da quando è stato qui a celebrare e a confessarmi il
mio padre spirituale. In quello stesso giorno ricevette la proibizione
di ritornare; quante sofferenze e angustie da quel giorno! O mio Dio,
tutto per tuo amore: sopportato per Te, tutto è gioia, nulla è amaro.
Ieri mattina ebbi per la seconda volta la santa Messa celebrata dal
figlio del mio buon medico; mi attorniavano alcune persone tra le più
care; mi sentivo la più indegna. Come al solito, non sapendo assistere
al santo Sacrificio, chiesi a Mammina di farlo per me: con la Sua
sapienza, con i Suoi sentimenti, con il Suo amore. Io ero un cadavere
in una tomba e tutto quanto avveniva si seppelliva in me: che tremendo
martirio! Al momento della Comunione, Gesù entrò nel mio cuore: me lo
trasformò; ero un'altra, più forte e illuminata da nuova luce. Udii la
voce dolce e soave di Gesù dirmi: - Sono lo qui, sono entrato nel
tabernacolo del tuo cuore e mio paradiso di delizie; voglio
confortarti, rifornirti e animarti per maggior sofferenza. Soffri,
anima eroica e generosa, soffri allegramente! Non negare nulla al tuo
Gesù. Ti ringrazio per l'eroismo, per la generosità, per tutto quanto
mi hai dato. Voglio ringraziare pure coloro che con te soffrono e ti
aiutano nel più doloroso calvario per il trionfo della mia causa. ...
Questo nuovo anno sarà per la causa divina anno di luce e di gloria per
M: z. Non vi sono rose senza spine; tra le rose devono emergere le
spine le quali dovranno ferire te e coloro che per Mio amore
lavorano... - (diario, 6-1-1951).
... Abbandonata totalmente in Gesù e Mammina, cammino in Loro e con
Loro fin dove vorranno. Sono al culmine del mio dolore e della mia
afflizione. Il cuore e l'anima hanno sofferto e pianto assai.
Frequentemente erompevano in grida che sembravano uscire dal più
profondo del mio intimo ed echeggiare come fossero voci e farsi udire
da me. Sento il cuore profondamente aperto: vi cadono lacrime quasi
costantemente; sovente queste lacrime intime spremono lacrime dai miei
occhi; con fatica e grande sacrificio cerco di nasconderle. Nella mia
ignoranza, non sapevo e non so giustificare la causa di queste lacrime.
Sono lacrime che sgorgano da un essere infinito; perciò il dolore e
l'agonia non sono miei: passano attraverso di me; vengono
dall'infinito e vi ritornano. Tutto viene da Dio e tutto va verso
Dio... ... [Dopo la morte sul Calvario], Gesù mi disse: - L'abbandono
al Calvario ed alla croce è delle anime veramente vittime... L'umanità
senza vittime sarebbe un giardino senza fiori, un cadavere senza vita,
una vita senza luce... (diario, 12-1-1951) .
Aspetta, Gesù! Da' loro tempo!
... Lo stato della mia anima è doloroso e a volte insopportabile.
Allora grido subito al Cielo, chiamo Gesù e Mammina: - Aiutatemi perché
non ne posso più, aiutatemi perché non mi vediate perduta eternamente!
- Questo grido uscito dalla mia morte muore ed è seppellita prima di
essere udito. Rimango spaventata. Per tale morte, tali tenebre, tale
ignoranza, tremo e pare che con me tremi la terra. Gesù e Mammina non
vengono di presenza, ma mi mandano la Loro forza ed il Loro conforto.
Respiro, più libera dal dolore, riprendo coraggio. Mi divorano nuove
ansie e nuova sete di maggiore amore e di maggior dolore. Mi aggrappo
in spirito nuovamente alla croce e dico: « Non ti lascerò più, ti
voglio e ti amo per Gesù, ti voglio e ti amo per le anime ». ... Sento
il cuore che non sta più nel petto, vuol venire a darsi al mondo, vuole
possedere il mondo; vuole darsi interamente e interamente possedere;
non vuole vivere solo: non può vivere se non fra gli uomini. Come è
tenero, dolce e carezzevole questo « darsi »!
... [Dopo la Passione] ho udito Gesù: - Udite Chi vi parla! Udite Chi
vi vuole! È Gesù che è la vostra Vita. Venite a Me tutti. Vi chiama, vi
vuole il mio divin Cuore. Venite a Me tutti! Amatemi! Non peccate più!
Presto, presto! Questo è invito di Gesù! Presto, presto! Più orazioni,
più penitenza! Presto a rinnovare la vita e i costumi! Presto, figli
miei! Ahi, per quanti è già tardi! Ho chiamato, invitato, prevenuto a
tempo. Quanti e quanti hanno già ricevuto la giustizia del Padre!
Perché non hanno ascoltato la voce divina... - O Gesù, perché la tua
premura? Per risparmiare i castighi ai tuoi figli? Dimmi, ci libererai
allora dai rigori della giustizia divina se tutto il mondo si rivolgerà
subito a Te in un impeto di amore? - Mia figlia, perché ti ho posta in
questo calvario? Perché fossi portavoce di Gesù in questi giorni tanto
colmi di colpe e di pericoli. Per mezzo tuo Io ho invitato il mondo,
per te il mio rappresentante sulla terra ha ascoltato le mie richieste;
ha creduto, ha saputo che era Gesù [a richiedere] e ha parlato al mondo.
Non posso fare di più; Io li amo ed essi non Mi amano; Io li voglio ed
essi non Mi vogliono; voglio perdonarli ed essi non vogliono ricevere
il mio perdono. -
- Sì, o Gesù, che lo vogliono! Accetta tutte le sofferenze del mondo
come fossero mie. Accetta tutto l'amore come fosse mio; tutto in unione
ai dolori di Mammina e ai meriti della Tua santa Passione!... Tu dici «
presto »; ora io dico: « aspetta, Gesù »; Tu dici « presto » affinché
si convertano; io dico « aspetta, da' loro tempo », o Gesù; sono la tua
vittima, sono la tua vittima e voglio perdono per il mondo... - ...
(diario, 19-1-1951).