Solo oggi, giorno 5, e già a notte tento con la mia ignoranza di
dettare il doloroso colloquio che ebbi con Gesù e Mammina il 2 dicembre
[1° sabato].
... È venuta la Mamma addolorata; nel centro del Suo petto aveva il
Cuore santissimo ferito da frecce intramezzate da spine che Glielo
circondavano completamente. Da ogni ferita delle spine sgocciolava
sangue; sul suo Volto tristissimo scorrevano copiose lacrime.
Contemplavo questa scena dolorosa. - Figlia mia, sono triste come lo è
Gesù; come il Suo, in uguale dolore, soffre il mio Cuore. Consolaci,
soccorri le anime. Povero mondo, cosa soffrirà mai! - Ho avvicinato le
mie labbra al Cuore Immacolato di Mammina per riceverne le gocce di
sangue mentre con le mani le asciugavo le lacrime. - O Mammina, il mio
cuore Ti dica ciò che la ignoranza non mi permette di dirti. - Ella mi
accarezzò... (diario, 2-12-1950).
... Oggi, giorno 14 [anziché venerdì 8], riassumerò brevemente perché
ancora non ho le forze. ... Il mio cuore ha sofferto molto in questi
giorni perché ho sentito quasi continuamente le gocce di sangue che
cadevano dal Cuore immacolato di Mammina e le lacrime che cadevano
dai suoi Occhi santissimi. Giovedì scorso il mio Orto fu dolorosissimo
perché in quel giorno lacrime e sangue cadevano raddoppiati nel mio
povero cuore: erano gocce di Sangue dei due Cuori amorosi uniti in un
solo Cuore, erano lacrime sparse come da un solo paio di occhi: erano
di Gesù ed erano di Mammina. Nella mattina del venerdì dell'Immacolata
mi si aprì il cammino al Calvario con il ripetersi della scena del
sangue e delle lacrime che io sentivo e vedevo disprezzate e
calpestate. Mio Dio, che dolore infinito! Il mio corpo ardeva di febbre
e stava come disfatto dal dolore. Senza essere in grado di ricevere
alcuno, feci l'indicibile sacrificio di ricevere tutti, ripetendo
sovente nel mio intimo: « Mammina, è per Tuo amore, per la Tua
Immacolata Concezione; consola per me Gesù... »... (diario, 8-12-1950).