MaM
Messaggio del 2 gennaio 1986:Non chiedetemi esperienze straordinarie, messaggi personali o visioni, ma gioite di queste parole: io vi amo e vi perdono.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Cuore immacolato e addolorato di Mammina


Solo oggi, giorno 5, e già a notte tento con la mia igno­ranza di dettare il doloroso colloquio che ebbi con Gesù e Mammina il 2 dicembre [1° sabato].

... È venuta la Mamma addolorata; nel centro del Suo petto aveva il Cuore santissimo ferito da frecce intramezzate da spine che Glielo circondavano completamente. Da ogni ferita delle spine sgocciolava sangue; sul suo Volto tristissimo scorrevano copiose lacrime. Contemplavo questa sce­na dolorosa. - Figlia mia, sono triste come lo è Gesù; come il Suo, in uguale dolore, soffre il mio Cuore. Consolaci, soccorri le anime. Povero mondo, cosa soffrirà mai! - Ho avvicinato le mie labbra al Cuore Immacolato di Mam­mina per riceverne le gocce di sangue mentre con le mani le asciugavo le lacrime. - O Mammina, il mio cuore Ti dica ciò che la ignoranza non mi permette di dirti. - Ella mi accarezzò... (diario, 2-12-1950).

... Oggi, giorno 14 [anziché venerdì 8], riassumerò breve­mente perché ancora non ho le forze. ... Il mio cuore ha sofferto molto in questi giorni perché ho sentito quasi continuamente le gocce di sangue che cade­vano dal Cuore immacolato di Mammina e le lacrime che ca­devano dai suoi Occhi santissimi. Giovedì scorso il mio Orto fu dolorosissimo perché in quel giorno lacrime e sangue cadevano raddoppiati nel mio povero cuore: erano gocce di Sangue dei due Cuori amorosi uniti in un solo Cuore, erano lacrime sparse come da un solo paio di occhi: erano di Gesù ed erano di Mammina. Nella mattina del venerdì dell'Immacolata mi si aprì il cam­mino al Calvario con il ripetersi della scena del sangue e delle lacrime che io sentivo e vedevo disprezzate e calpestate. Mio Dio, che dolore infinito! Il mio corpo ardeva di febbre e stava come disfatto dal dolore. Senza essere in grado di ricevere alcuno, feci l'indicibile sacrificio di ricevere tutti, ripetendo sovente nel mio intimo: « Mammina, è per Tuo amore, per la Tua Immacolata Con­cezione; consola per me Gesù... »... (diario, 8-12-1950).