... Questa mattina sono andata subito al Calvario. Non sono stata ai
tribunali, ma ho portato la croce; non ho ricevuto i flagelli né la
corona di spine, ma ho sentito tutto il corpo piagato ed il sangue
scorrere dal capo come se fossi stata coronata di spine...
Sono spirata con Gesù... Poco dopo Egli mi ha parlato: - Ho fame, ho
sete, venite a saziarmi: è fame, è sete di amore che mi divora il
Cuore. Vi dico come in altro tempo, nel mio passaggio sulla terra: «
Sapeste chi vi chiede da bere! » Presso il pozzo della Samaritana
chiesi acqua; oggi alla porta dei cuori lo chiedo amore. Se sapeste chi
è questo mendico di amore! È Gesù che chiede di essere amato. Ho sete
di amore, di purezza; ho sete di vittime. - ... (diario, 21-7-1950).
... - Dammi la tua riparazione e ascolta il mio urgente messaggio.
Voglio che il Papa, il mio caro rappresentante sulla terra, faccia al
mondo un supremo appello, per mezzo dei suoi vescovi. È Gesù che
chiama, è Gesù che chiede, è il Padre che vuole perdonare ai figli e
racchiuderli nel suo Cuore: orazione, penitenza, rinnovamento di vita,
vita nuova, vita pura. Il mondo, o figlia mia, il mondo non sa quello
che lo aspetta... Si uniscano in preghiera le anime pie; si avvicinino
al Tabernacolo le anime che Mi amano: da loro voglio amore, preghiere
fervorose, ardente e continua riparazione... Voglio che i governi
pongano termine a tanta immoralità e corruzione... Affrettati a
diffondere il messaggio accorato di Gesù. L'umanità fervorosa si
prostri davanti all'immagine della Regina del cielo e della terra e Le
chieda di essere ancora una volta Regina della pace, Signora della
vittoria. - O Gesù, sono confusa. Farò ciò che comandi, ma temo che non
mi credano. -
- Anche a Me molti non credettero e molti non mi riconobbero pur sapendomi risuscitato e glorioso... - ... (diario, 28-7-1950).
Oggi non dico nulla dei sentimenti della mia anima: non posso. In quale
martirio mi trovo!... Le sofferenze dell'anima sono state più lievi;
quelle del corpo sono state e sono indicibili. Gesù è venuto ad
addolcirmele un po' con la Sua divina presenza... - Vieni, figlia mia,
a riposare nel mio divin Cuore,... rinnova le forze perdute per il
dolore inaudito, per il penoso martirio che ti ha consumata... - ...
(diario, 4-8-1950).
Non posso ancora raccontare le cose della mia anima: mi mancano le
forze. Non dubito che fu una grande grazia del cielo l'aver potuto dire
quel poco che ho detto. Ho ricevuto un regalo dal cielo. Il mio
martirio fisico era enorme; Gesù non ha permesso che quel dono mi fosse
di gioia e di consolazione, ma è stato ugualmente un dono e una. prova
dell'amore di Gesù. Mi è stato di conforto all'anima; ho ringraziato
Gesù della visita. Egli conforta sempre chi spera e confida in Lui. Ho
trascorso i miei giorni a soffrire orribilmente non dicendo se non: «
Gesù, per Tuo amore, tutto per Te, tutto rivolto a Te: si faccia in me
secondo la Tua volontà... » (diario, 11-8-1950).
... Quando camminavo dal locale della cena verso l'Orto, - sentivo come
se portassi nel mio cuore la Mammina addolorata, come in altro tempo
Ella aveva portato Gesù nel Suo purissimo grembo. Il mio cuore era il
tabernacolo che La accoglieva con tutti i suoi dolori, come Ella era
stata il tabernacolo che aveva accolto Gesù con la sua vita divina e
umana. Con quale raccoglimento io La portavo! Quanto potrei dire in
proposito se la mia ignoranza non me lo impedisse... Stamane sono
andata verso il Calvario e sempre con Mammina piangente nel mio cuore.
Le sue lacrime scorrevano dentro di me...
Il peso della croce gravava sulle mie spalle e su quelle di Gesù. L'ho
sentito bene: camminavamo insieme... Inchiodata sulla croce, Gesù
continuava ad essere con me. Il Suo Sangue scorreva abbondante e mi
pareva che scorresse anche dal mio corpo. Con Gesù vedevo tutte le
sofferenze e la ingratitudine del mondo. Soffrivo grandi umiliazioni da
parte del popolo che mi attorniava, aumentando la sofferenza del mio
Calvario.
Sono spirata con Gesù. La nostra separazione è stata breve. Egli si è
unito nuovamente a me e ha detto: - Guardate e vedete se vi è dolore
uguale al mio dolore. Guardate e vedete ed accogliete la richiesta di
Gesù. Figlia mia, sei portavoce di Gesù; guarda il mio Cuore e di' al
mondo come Io sono ferito... - Ho veduto il Cuore di Gesù: era
squarciato. Con le sue Mani santissime lo estrasse dal petto e io alzai
verso di Lui le mie mani dicendo: - Mio Gesù, vorrei mani pure come
seta bianca per ricevere il tuo Cuore amantissimo; non sono degna di
toccarti, ma vedi le ansie di grazia, di purezza, di darti riparazione;
fa' che questo mio cuore freddo Ti ami. O Gesù mio misericordiosissimo,
perché Ti sei lasciato ferire così? Non consentirlo più. Mentre
parlavo Gesù collocò il suo divin Cuore nelle mie mani. Che tesoro
ricchissimo, che tesoro infinito! Lo strinsi al mio petto. Ero pazza di
volerlo amare e più pazza rimasi di dolore quando potei vedere così da
vicino il Cuore del mio Signore. Non solo era aperto da cima a fondo,
ma tutto coperto di spine, di frecce, e con una lancia infissa. -
Lascia, o Gesù, che io tolga da questo Cuore amantissimo tutto quanto
Ti ferisce... - (diario, 18-8-1950).