... Trascorsi ore amare, giorni tristissimi per l'ottavo anniversario
del giorno [27 marzo 1942] in cui ho cessato di alimentarmi. Riandavo
con la mente a tutto: che tristi ricordi! Volevo divorare tutto e
introdurre il mondo intero dentro di me: solo così mi sarei sentita
consolata e soddisfatta. Senza sapere come, volevo il mondo e non
potevo guardarlo; lo volevo e non ero io a volerlo; sentivo che era
Gesù con tutto il suo divin Cuore a volerlo, era Lui ad amarlo
infinitamente, mentre allo stesso tempo ne era saturo e i suoi occhi
divini non ne sopportavano la presenza... Potessi parlare di questo, ne
avrei da dire fino all'infinito. Parla Tu, o Gesù; parla Tu, o Mammina,
per me... (diario, 31-3-1950).
... - Figlia mia, voglio dirti che questo tuo anniversario [inizio del
digiuno] è un anniversario molto glorioso... La data in cui hai
tralasciato di alimentarti, con tutto il tuo martirio, è segnata in
Cielo nel Libro divino... Significato profondo! Ti senti sazia da non
poterne più e hai nostalgia dell'alimento: anch'Io sono sazio dei
crimini di tutta l'umanità, eppure bramo possederla, ne sento
nostalgia, ho fame e sete di essa. La tua vita assomiglia alla Mia:
tutta questa sofferenza è sofferenza della vittima. Confida, confida,
figlia mia... - ... (diario, 1-4-1950).
... Sono giunta al Calvario sfinita, senza vita. Portavo nel cuore un
peso immenso. Sono stata crocifissa... Sul Calvario pareva notte, ma
nelle anime vi era più notte.
Con le mani alzate, Mammina piangeva presso la croce e quasi agonizzava.
Avevo ricevuto fiele e aceto, ma la mia sete persisteva: era sete del
cuore, era sete di anime, era sete di dare la vita. Quando Gesù ha
alzato gli occhi al cielo, consegnando al Padre il Suo spirito,
muoveva a stento le labbra. È spirato ed io sono morta con Lui.
Dopo alcuni momenti è venuto portandomi vita e mi ha detto: - Figlia
mia, la commemorazione della mia Passione è di tristezza e di lutto;
molto presto sarà di gioia. Tutte le tue date non possono cessare di
essere dolorose e colme di tristezza e di angustie; non puoi
tralasciare di sentire la morte, affinché questa morte sia un alleluja,
la tua crocifissione una resurrezione continua. Devi assomigliare a Me;
voglio che tu Mi assomigli in tutto. Infelici coloro che non traggono
frutto dal mio Sangue; infelice il mondo che non trae frutto dalla vita
della vittima di questo continuo calvario che si rinnova in te.
Coraggio, figlia mia: è Calvario di salvezza, è croce di vittoria...
Confida, non dubitare... La tua anima non sentirà l'alleluja della Mia
resurrezione [è venerdì santo], affinché le anime non soffrano la morte
eterna. Di' al mondo il mio dispiacere, le mie tristezze, le mie
richieste di preghiera, di penitenza ed emendazione di vita. Dillo tu e
fa' che lo dicano coloro che si prendono cura della tua vita... - ...
(diario, 7-4-1950).