MaM
Messaggio del 12 novembre 1986: E’ tempo che diciate il vostro “sì” a Dio e lo rinnoviate ogni giorno. Vi aspettano altri passi concreti che dovrete fare presto. Apritevi a me! Attraverso di voi desidero realizzare il mio piano di pace.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Gesù mi faceva vedere il presente e il futuro


Vorrei nascondere bene il mio dolore per compiere meglio la volontà di Gesù; ma mi è molto difficile, tanto è forte e acu­tissimo. Almeno in queste righe devo mostrarlo e dire che soffro. Se non fosse il dolore, nulla avrei da dire: è il dolore che vive e parla. In me e in tutte le mie cose sento la morte. Ma il dolore è tanto vivo, acuto e penetrante, che si insinua in tutto il mio essere: corpo, cuore, anima. Se la mia ignoranza lo lasciasse parlare, giungerebbe molto lontano, si stenderebbe sul mondo e gli mostrerebbe la sua vita di martirio. Le labbra no, ma il cuore e l'anima emettono sospiri, gemiti profondi, che spero giungano sino a Te, mio Dio. Ma il mio spirito ripete sovente: - Tutto per Gesù! Tutto per Tuo amore, tutto per le anime! - Non so cosa sento in me: so che è un martirio penoso: odio il mondo, odio me stessa; sento una rivolta contro di lui e contro di me. Non voglio e voglio, e devo volere castigarlo e castigare me stessa con tutta la giustizia. Questa giustizia è in me, pesa su di me e non è mia. È tanto grande, tanto infinita; mi pare la giustizia di Dio. Sono io che debbo essere castigata e punita; la mia cattiveria, il mio veleno, mi pare si opponga contro Dio; mi sento armata di grossi pugnali e di tutti gli strumenti di martirio per ferire lo stesso Gesù, lo stesso Dio. Sento anche un grande rancore contro di Lui: mi pare di odiare l'amato Signore. Sono igno­rante, non so dire nulla, mi sento come una principiante che parla del suo dolore: il mio calvario! Benedetto sia il mio cal­vario e benedetto sia Gesù: è opera Sua.

... Questa mattina portavo il Calvario nel mio cuore: non mi faceva sentire questa o quella sofferenza, ma tutte le sof­ferenze... Sulla cima della tormentosa montagna sono rimasta in croce e vi era pure Gesù. Egli mi faceva vedere il presente ed il futuro, ma solo riguardo al dolore del suo divin Cuore, solo riguardo all'ingratitudine del mondo contro di Lui: non vi sono parole che possano esprimere tali angosciose sofferenze. Gesù, solo amore per amare; il mondo, solo malvagia crudeltà per ferire... I sospiri del Cuore divino di Gesù passavano attraverso il mio, me lo facevano dolere tanto: la causa di questi sospiri era la visione completa di ciò che sarebbe stato il mondo fino alla fine dei secoli... È venuto Gesù, mi ha dato vita, ma non mi ha dato luce, né mi ha tolto il dolore del cuore... - Figlia mia, sei nelle te­nebre per togliere i peccatori dalle tenebre eterne. Io non voglio che tu veda in te la mia luce, la mia grazia, la mia grandezza, l'onnipotenza, gli effetti della mia Vita divina, ma che il mondo veda e comprenda che è la Sapienza divina a lavorare nella tua anima, per il bene delle anime, che è l'Amore divino a mostrarle il cammino, la verità, la vita... Ti ho scelta, figlia mia, ... per questi tempi in cui la malizia umana ha raggiunto il suo culmine e non cessa di sfidare la giustizia del Mio Eterno Padre. Sono venuto a questo calvario a prendere la riparazione che una vittima può dare al suo Signore. Dammi il tuo dolore, figlia mia, nascosta nella mia grandezza. - O mio Gesù, Ti do il mio dolore, il mio povero dolore che in sé nulla vale. Lo unisco sempre ai dolori di Mammina e Te lo offro mediante le Sue mani; aggiungi i meriti della Tua Santa Passione; presenta questo valore infinito all'Eterno Padre. Chiedigli Tu perdono per il mondo; chiedi che non lo castighi ora, che aspetti la sua conversione. Digli di mandare su di noi la Sua misericordia, l'amore, il perdono e non la giustizia. O mio Gesù, accetta il dolore che ora prova il mio povero cuore, la mia tristezza e l'abbandono: tutto per tuo amore e per la salvezza del mondo... - ... (diario, 16-12-1949).