... Desideravo fare la Comunione: soltanto la venuta di Gesù nel mio
cuore tanto indegno e vuoto poteva tranquillizzarmi e soddisfarmi.
Venne infine e scese subito nella mia indegna abitazione. Poco dopo
trasformò la mia anima in luce, incendiò il mio cuore e mi disse con
dolcezza: - Figlia mia, perla preziosa che adorni le pissidi della mia
Eucarestia! Io voglio cuori ardenti, anime eucaristiche che Mi diano
riparazione e consolazione nelle mie prigioni di amore. Ne ho poche
che si avvicinano a Me con la purezza e i sentimenti di cui sono degno.
Oh, quanto soffro! Mio fiore eucaristico, tu mi ami e mi consoli... -
(diario, 5-11-1949).