... Ieri, con l'anima più schiarita ed il dolore più addolcito,
cominciai a sentire e a vedere, con gli occhi dell'anima, i
preparativi per la Cena di Gesù. Sentivo che si eseguivano i miei
ordini. Io stessa dovevo essere la vittima, l'agnello immolato, l'unico
e vero cibo di quella cena. A notte rimasi a tavola con Gesù e gli
apostoli nel grande locale. Come Giovanni sentii che appoggiai il mio
capo sul petto di Gesù; sentii quella unione, quell'amore che Gesù e
Giovanni sentirono in quell'ora. In un istante fui come trasportata
nell'Orto. Il cumulo delle sofferenze formò nel mio petto una grande
montagna: era tanto alta da toccare il cielo. Il cuore si aprì, la
incendiò, la coprì di amore... Questa mattina... ho presa la croce,
l'ho abbracciata, sono andata verso il Calvario. Quella tremenda
montagna, grande come se fosse l'intero mondo, è caduta su di me e io,
oppressa da questa, ho proseguito il cammino, marcandola con il mio
sangue.
Dopo due ore di croce ho sfondata, ho spezzata la montagna: mi pareva
di trionfare su di essa... Gesù è spirato; ha regnato la morte, la
morte che ha dato ogni vita...
Alcuni momenti dopo L'ho visto trascinato per strade oscure da una
enorme moltitudine di sconosciuti... ... - Sai chi Mi maltratta e
ferisce? Sono i peccatori, con tanti modi di peccare... Mi trascinano
vecchi e giovani, grandi e piccoli. I fanciulli, i fanciulli, le
pupille dei Miei occhi, oh, quanto sono trascinati al male! Quanta
innocenza perduta! Come sono offeso dai piccoli con malizia e
cattiveria! Chiedi, chiedi che si raccomandino in mio nome tutta la
cura e la vigilanza per i fanciulli. Oh, il mondo, dove è incamminato,
povero mondo, che cosa lo aspetta!
Gesù parlava e singhiozzava... Rimanemmo noi due uniti in profondo
silenzio, ma io con un dolore di morte nel cuore... (diario, 7-10-1949).
... A volte sento necessità di gridare tanto forte affinché il mio
grido echeggi nel mondo intero. Questo grido è tanto doloroso che
sento come se piangessero tutto il mio corpo e tutta la mia anima. È un
grido di avviso all'umanità. Io vorrei salvare il mondo intero...
Ieri passai la giornata con poche ore di sollievo: tutto era dolore; in
me tutto piangeva ed io pure volevo piangere sul mondo. Non avevo vita,
ma ero unita ad un'altra vita che è sempre vissuta, vive e vivrà
eternamente. Il mondo impazzito, nella massima agitazione e nell'onda
delle sue passioni, si rivolta contro questa vita. Io tremo e mi pare
che con me tremi tutta la terra. Ero nell'Orto, bagnata di sangue,
bevevo tutto il calice dell'amarezza e, senza volerlo, ripetevo in me:
« la mia anima è triste fino a morirne »...
... In tutto il viaggio del Calvario non ho sentito la presenza di
Gesù. Ma lassù, già issata sulla croce, ho sentito come se Gesù si
rivestisse del mio corpo: Egli mi comunicava le Sue piaghe, spine e
lacrime. E Mammina, presso la croce, univa le Sue alle lacrime di Gesù.
Nei Loro Cuori lo stesso dolore, le stesse ansie di accogliervi il
mondo intero, rivoltato e crudele. Quanto amavano! ... Che amore
infinito!... (diario, 14-10-1949).