MaM
Messaggio del 12 settembre 1998: Caro figlio! Io sono tua madre e ti amo incondizionatamente. Da oggi non ti apparirò più ogni giorno ma soltanto il giorno di Natale, il giorno della nascita di mio Figlio. Non essere triste perché io sarò sempre con te come madre, e come ogni vera madre non ti abbandonerò mai. Continua a seguire la voce di mio Figlio, che è via di pace e di amore. Cerca di perseverare nella missione che ti ho affidato. Sii modello di un uomo che ha conosciuto Dio, l’amore di Dio. Si veda sempre in te un esempio di come Dio opera negli uomini e attraverso gli uomini. Io ti benedico con la mia benedizione materna e ti ringrazio di aver risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Quanta innocenza perduta! (Momenti della Passione)


... Ieri, con l'anima più schiarita ed il dolore più addolcito, cominciai a sentire e a vedere, con gli occhi dell'anima, i pre­parativi per la Cena di Gesù. Sentivo che si eseguivano i miei ordini. Io stessa dovevo essere la vittima, l'agnello immolato, l'unico e vero cibo di quella cena. A notte rimasi a tavola con Gesù e gli apostoli nel grande locale. Come Giovanni sentii che appoggiai il mio capo sul petto di Gesù; sentii quella unione, quell'amore che Gesù e Giovanni sentirono in quell'ora. In un istante fui come trasportata nell'Orto. Il cumulo delle sofferenze formò nel mio petto una grande montagna: era tanto alta da toccare il cielo. Il cuore si aprì, la incendiò, la coprì di amore... Questa mattina... ho presa la croce, l'ho abbracciata, sono andata verso il Calvario. Quella tremenda montagna, grande come se fosse l'intero mondo, è caduta su di me e io, oppressa da questa, ho proseguito il cammino, marcandola con il mio sangue.

Dopo due ore di croce ho sfondata, ho spezzata la monta­gna: mi pareva di trionfare su di essa... Gesù è spirato; ha regnato la morte, la morte che ha dato ogni vita...

Alcuni momenti dopo L'ho visto trascinato per strade oscure da una enorme moltitudine di sconosciuti... ... - Sai chi Mi maltratta e ferisce? Sono i peccatori, con tanti modi di peccare... Mi trascinano vecchi e giovani, grandi e piccoli. I fanciulli, i fanciulli, le pupille dei Miei occhi, oh, quanto sono trascinati al male! Quanta innocenza perduta! Co­me sono offeso dai piccoli con malizia e cattiveria! Chiedi, chiedi che si raccomandino in mio nome tutta la cura e la vigilanza per i fanciulli. Oh, il mondo, dove è incamminato, povero mondo, che cosa lo aspetta!

Gesù parlava e singhiozzava... Rimanemmo noi due uniti in profondo silenzio, ma io con un dolore di morte nel cuore... (diario, 7-10-1949).

... A volte sento necessità di gridare tanto forte affinché il mio grido echeggi nel mondo intero. Questo grido è tanto do­loroso che sento come se piangessero tutto il mio corpo e tutta la mia anima. È un grido di avviso all'umanità. Io vorrei sal­vare il mondo intero...

Ieri passai la giornata con poche ore di sollievo: tutto era dolore; in me tutto piangeva ed io pure volevo piangere sul mondo. Non avevo vita, ma ero unita ad un'altra vita che è sempre vissuta, vive e vivrà eternamente. Il mondo impazzito, nella massima agitazione e nell'onda delle sue passioni, si rivolta contro questa vita. Io tremo e mi pare che con me tremi tutta la terra. Ero nell'Orto, bagnata di sangue, bevevo tutto il calice del­l'amarezza e, senza volerlo, ripetevo in me: « la mia anima è triste fino a morirne »...

... In tutto il viaggio del Calvario non ho sentito la presenza di Gesù. Ma lassù, già issata sulla croce, ho sentito come se Gesù si rivestisse del mio corpo: Egli mi comunicava le Sue piaghe, spine e lacrime. E Mammina, presso la croce, univa le Sue alle lacrime di Gesù. Nei Loro Cuori lo stesso dolore, le stesse ansie di acco­gliervi il mondo intero, rivoltato e crudele. Quanto amavano! ... Che amore infinito!... (diario, 14-10-1949).