MaM
Messaggio del 29 ottobre 1983:Vi dono il mio cuore: accettatelo! Non voglio procurarvi dispiacere ma, vi dico, non potrò restare sempre con voi. Tuttavia con il cuore sarò sempre con voi. Dovete pregare molto e non pensate che una giornata trascorsa senza la preghiera non sia una cosa grave. Dovete sforzarvi di pregare ogni giorno. La preghiera è l’unica via che porta alla pace. Se pregate e digiunate, tutto ciò che chiedete l’otterrete.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Mi offersi vittima per l'ammalata


... Mi costa ricordare la scena dolorosa del giorno 20. Alle 13,30 entrò nella mia camera un caro figliolo del mio medico con la notizia che la sua mamma si trovava in punto di morte. Non so come rimasi: volli farmi forte; desideravo confor­tarlo e non sapevo in che modo. Avendogli domandato se poteva attendere un po' e avutane risposta affermativa, chiesi di ac­cendere lampada e candele: tutti i presenti si inginocchiarono. Offersi a Nostro Signore il mio corpo e la mia anima come, vittima per l'ammalata; misi in moto tutto il Cielo. Negli intervalli in cui rispondevano alle mie preghiere, io dicevo mentalmente al Signore: - O Gesù, lasciala ancora qui, perché possa allevare i suoi figli. Dammi la prova del tuo amore! - - Tranquillizzati, figlia mia! Non muore. Confida in Me! Te lo affermo. Non ti nego ciò che mi chiedi. Confida nell'amore misericordioso del mio Divin Cuore... Dammi prova della tua fiducia! - La mia anima fu illuminata da chiarissima luce; ogni volta che io insistevo, udivo la voce tenerissima di Gesù che mi con­fermava: - Non muore. Te lo dice il tuo Gesù. - Terminata la preghiera, dissi al ragazzo desolato che la mamma non sarebbe morta, che confortasse tutti.

Continuai a pregare. Passarono le ore; volevo dire le giacu­latorie abituali ma non potevo. Gesù mi ripeteva le parole che ho riportato sopra. Incominciò la lotta con il demonio: egli mi mostrava la desolazione di quella casa e la ribellione di tutti contro di me; mi presentava alla immaginazione che il figlio giunto a casa aveva trovato la mamma morta, che tutte le mie preghiere erano state inutili. Il maledetto sghignazzava facendo smorfie. La mia anima si sentiva forte; perdurava in essa quella luce che Gesù le aveva dato; questo durò soltanto per tutto il pomeriggio e parte della notte; poi rimasi nella più grande desolazione ed oscurità (diario, 24-12-1948).