Se potessi avere ancora sulla terra qualche gioia, cosa impossibile per quanto vedo e sento da tutto l'insieme, essa mi verrebbe da un ordine di non dettare più nulla di ciò che avviene nella mia anima. ... L'anima gioisce di tutto perché in tutto vuole e accetta la volontà del Signore. Invece non so cosa siano i momenti di gioia: anche nelle più piccole cose in cui potrei trovarla, non parlo già delle grandi, Gesù interviene a ferirmi con tagli profondi. Voglio soltanto la croce; solo questa io amo perché Gesù me l'ha data. Tutto il resto è morte, morte totale. Sia fatta la volontà del Signore! ... Volontà del mio Dio, come sei bella, quanto ti amo!... ... Il mio martirio dell'anima e del corpo continua e a tal punto da non lasciarmi unire intimamente alla mia Trinità adorabile, a Gesù Eucaristico, come tanto desidero. Mi pare di vivere in questa unione per abitudine, non per amore... Solo quando mi vengono le forti ansie di amore a Gesù, che mal posso sopportare, mi sento anche di vivere in questa unione con la maggiore perfezione e il più puro amore.