MaM
Messaggio del 2 gennaio 2000:Cari figli! Oggi, come mai prima d'ora, il mio cuore chiede il vostro aiuto. Io, vostra Madre, prego voi, miei figli, di aiutarmi a realizzare quello per cui il Padre mi ha mandata qui. Mi ha mandata in mezzo a voi perché il suo amore è immenso. In questo anno grande e santo nel quale siete entrati, pregate in modo particolare per coloro che non hanno ancora sentito l'amore di Dio. Pregate e aspettate.

Beata Alexandrina Maria da Costa - « Eccoti il manto della Madre dei dolori »


... La morte di Gesù oscurò il calvario della mia anima. Rimasi così un po' di tempo. Egli venne poi con nuova luce e nuova vita. Nelle Sue divine mani portava un manto colore del cielo, ornato di oro e pietre preziose: - Figlia mia, eccoti il manto della Regina delle vergini, della Madre dei dolori, della Consolatrice degli afflitti e dei tribolati. È il manto della Im­macolata, della Madre Ausiliatrice, conforto di tutti i mali. Vengo in Suo nome. È regina del cielo e della terra: desidera l'umanità intera all'ombra del Suo manto; vuole che tu, a Sua somiglianza, copra tutti i figli suoi e che, con la stessa premura, dolcezza, amore materno, li conduca al Mio Cuore divino. Prendine cura, dà loro il tuo amore, il tuo dolore, la tua immolazione e il tuo­sacrificio. Fa' ciò che Ella farebbe se vivesse ora sulla terra. - Rivestita con il manto che Gesù aveva collocato sulle mie spalle mi sentivo umiliata e confusa. Uno stuolo di angeli parve scendere su di me: due di essi si avvicinarono a Gesù e gli consegnarono una corona; Gesù la pose sul mio capo: - È la corona della Madre mia santissima. Rinnovo ciò che è già stato, fatto da tempo. Sei regina dei dolori, regina delle vittime, re­gina dei peccatori: soccorrili, soccorrili!

Che momenti, che tempi tanto gravi! Guai se il mondo non si converte presto, se non si affretta a venire a Me! - Dal manto e dalla corona venivano molti raggi dorati i quali, come frecce, mi penetravano nel cuore. L'amore, l'umi­liazione e la confusione me lo facevano palpitare afflittivamente. Volevo nascondermi da Gesù e perfino dagli angeli.

- O Gesù, ho tanta confusione e vergogna che non so cosa dirti: Tu ti servi di ciò che vi è di più miserabile e più insignificante. Mammina è rimasta senza manto e senza corona? Porta­gliela, portagliela e dille che La amo e dalle per me il Tuo divino amore. - Gesù sorrise dolcemente e disse: - Forse che Ella non può avere il suo manto ed essere incoronata allo stesso tempo che lo sei tu? Se sapessi quanto consola il Cuore di Dio l'umiltà e la semplicità della sua sposa! - ... Gesù mi tolse il manto e la corona e scomparve... (diario, 26-11-1948).

Ho sempre bisogno della forza del Cielo, per potere conti­nuare a dire qualcosa di ciò che avviene nella mia anima: dico qualcosa perché so dire poco di ciò che mi avviene; non mi mancano solo le forze fisiche, ma anche la capacità. La mia anima sembra un bimbo che vuol dire tutto, ma non avendo l'età, non può parlare; sembra un mondo che com­prende tutto, ma che neppure a gesti può, né sa esprimersi. Quanto brama di dire il suo dolore! Vuole sfogarsi ma allo stesso tempo si sente soffocata; è obbligata a tacere, a trattenere in sé i suoi gemiti, a soffrire in silenzio. Benedetta croce, che solo Gesù conosce! Solo Lui sa la follia dell'anima per la sofferenza... La sofferenza acuta e dolorosa del corpo mi porta a non poter pregare, a non potermi unire intimamente al mio Gesù Eucaristico, alla mia Trinità adorabile, come tanto sospiro. Non posso fare il più piccolo sforzo per attuare questa unione. Nella mia unione con Dio non vi è nulla, come in un circuito chiuso ma privo di energia elettrica. A intervalli, quando rifletto su questa vita tanto inattiva, in me si accende un fuoco e sorgono ansie di amore e di unione con Gesù che non riesco a sopportare. Hanno tale intensità rispetto alla mia mancanza di forze che finisco per cadere nello stesso stato di prima e per rimanere nella stessa indifferenza, vivendo soltanto unita mediante quel circuto elettrico senza corrente. È vita senza vita, è amore senza amore... (diario, 10-12-1948).