MaM
Messaggio del 25 ottobre 2010:Cari figli, questo tempo sia per voi il tempo della preghiera. Il mio invito desidera essere per voi, figlioli, un invito a decidersi a seguire il cammino della conversione, per questo pregate e chiedete l’intercessione di tutti i santi. Essi siano per voi esempio, sprono e gioia verso la vita eterna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - « Sempre in croce con Me, sempre con Me nell'Eucarestia »


Parla, o Gesù, con le mie labbra! Sii la forza del mio cuore! Non ho più forze per proseguire: mi sento sfinita. Salgo la montagna del calvario ma impotente di arrivare lassù. La vista di quella cima mi fa cadere a terra. Mi sento sola come non mai. Quanto è doloroso, triste e amaro il mio abbandono! Ho dato a Gesù tante lacrime: lacri­me rassegnate, offerte a Gesù come atti di amore. Spero con ciò di non averlo rattristato perché non ne posso più. Ciononostante bramo la sofferenza e sento che quanto più Gesù mi ferisce tanto più, umilmente prostrata ai suoi piedi, farò presso di Lui come fa il cagnolino che battuto dal suo padrone si stende a terra mansueto a leccargli i piedi. Prostrata davanti al mio Signore, voglio bagnarglieli di lacrime di pentimento e baciarglieli in segno di riconoscenza per avermi resa tanto so­migliante a Lui e aiutata nel mio calvario. Anche se Gesù fosse con me un carnefice, non cesserei di soffrire per Lui ed amarlo; anche se sapessi di essere la creatura meno amata da Gesù o non amata affatto, io non mi rabbuierei, non per questo trala­scerei di amarlo e di soffrire tutto per Lui. Egli è il mio Signore, il mio creatore; è morto per me. Voglio amarlo, voglio amarlo: soffrire e amare o morire. Quanto soffro per umiliazioni, dolori, sacrifici, è un nulla che io Gli do, è un nulla che Gli offro... ... - Io sono l'Artista divino e nel tuo nulla lo realizzo il capolavoro più meraviglioso. Faccio in te quanto è possibile fare in una creatura umana... È nella tua piccolezza, nel tuo nulla che mi consolo, è nel tuo nulla che opero meraviglie; è con il tuo abbandono [a Me] che lo dimentico l'abbandono in cui gli uomini mi lasciano nella mia Eucarestia; è con la tua oscurità che do luce alle anime. Dammi il tuo nulla, dammi il tuo dolore, figlia mia, e non temere... - Mio Gesù, la volontà è pronta, ma la mia povera natura sente di non poterne più. Ma se il mio nulla Ti è gradito, accet­talo subito insieme alla mia miseria. Mi vergogno di tale offer­ta, ma non ho altro. - ... (diario, 1-10-1948).

... Questa mattina nell'ansia di amare Gesù molto e bene e di soffrire tutto per Lui, mi sono preparata a riceverlo nella Comunione... Ero immersa nel dolore e nella tristezza e sono rimasta così un po' di tempo anche dopo averlo ricevuto. Gesù ha indugiato a parlarmi, ma non me ne sono preoc­cupata. - Mio Gesù, chiedo il tuo amore, la grazia di soffrire bene e di non peccare mai... - Mentre parlavo così, ho cominciato a sentirmi un'altra: non ero io. Sono rimasta immersa in Gesù, mi sentivo nella stessa Ostia con Lui. Ho udito la sua voce divina dirmi: - Figlia mia, sempre in croce con Me, sempre con Me nella Eucarestia. La croce è redenzione, l'Eucarestia è amore... Voglio, figlia cara, che tu parli della croce, dell'amore alla sofferenza perché è di lì che viene la salvezza. Parla dell'Euca­restia, prova dell'amore infinito: è l'alimento delle anime. Di' alle anime che mi amano che vivano unite a Me durante il loro lavoro; nelle loro case, sia di giorno che di notte, si inginoc­chino sovente in spirito e a capo chino dicano: « Gesù, Ti adoro in ogni luogo ove abiti sacramentato; Ti faccio compa­gnia per coloro che Ti disprezzano, Ti amo per quelli che non Ti amano; riparo per quelli che Ti offendono. Vieni al mio cuore ». Questi saranno per Me momenti di grande gioia e consolazione. Quali crimini si commettono contro di Me nella Eucare­stia! Sono orribilmente più offeso in questo sacramento di amore da quelle anime che si dicono pie e dai sacerdoti che dai grandi peccatori: questi commettono grandi sacrilegi per la grande ignoranza, mentre gli altri con conoscenza del male che fanno. Ripara, figlia mia; vivi la vita della croce, vivi la vita dell'Eucarestia. - ... (diario, 2-10-1948).