... Ieri, in mattinata, soffrivo tanto senza saperne il perché. Sentivo
come se il cuore e l'anima dessero sangue per lavare il mondo. Alcune
ore dopo ricevetti il secondo colpo spirituale: mi congedai da colui
che Gesù ha messo al secondo posto nel mio cammino, quale guida e
sostegno della mia anima. Ero senza Comunione; egli [d. Umberto] andò a
prendere il mio Gesù perché avessi più forza per il colpo che avrei
ricevuto. Pochi minuti dopo lo vidi partire. Nel vedermi piangere tanto
mi disse: - Sia fatta la volontà di Dio! - Risposi: - È vero! Ma la
volontà di Dio non ci ruba il cuore. - Ed egli rispose: - Ma dà forza.
- Lo so che la dà. Se in queste ore mancasse la forza di Gesù, ci
sarebbe da disperare. - Coraggio, Alexandrina! Pensi a Gesù che ha nel
cuore! - E' vero! Egli non resta malcontento di me per le mie lacrime.
Le paghi Lui ciò che ha fatto per me; io non so e non posso. - Sono
state le mie ultime parole. Parlavano però le mie lacrime che ho
offerto come atti d'amore per i tabernacoli. Sfogandomi poi con Gesù
Gli dicevo che si compisse la sua volontà. Ma, o mio Dio, con che
dolore dell'anima glielo dicevo! Mi sentivo tanto sola, in un abbandono
totale. Senza volerlo, ricordavo il primo colpo ricevuto, la cui ferita
non si è ancora cicatrizzata. Sentivo cantare lontano; notavo tanta
allegria, mentre io avevo il cuore sanguinante; l'anima soltanto
sorrideva alla croce; molto calma e serena, tra le lacrime, benedicevo
il Signore. Non so come né donde, venne dall'alto verso il mio cuore un
raggio dorato di luce che attraversandomi si divise in molti raggi
splendenti: fu per il mio cuore alimento e vita. ... Oggi ho osato dire
a Gesù: - Tu mi dici di amarmi tanto e io non so amarti né soffrire per
Te con perfezione. Ti hanno rattristato le mie lacrime di ieri? - No,
figlia mia; le lacrime rassegnate sono lacrime di amore. Non piansi
anch'Io sulla tomba di Lazzaro, su Gerusalemme e tante altre volte?
Poteva esservi imperfezione in Me? Abbi coraggio. La tua vita è tanto
alta, misteriosa e sublime. Confida! Tutto entra nei miei piani divini:
sono questi i sentieri degli eletti del Signore. Sia che gli uomini
facciano o meno la mia volontà, lo scrivo diritto su linee che non lo
sono. Nella tua vita permetto tutto per maggiore splendore e grande
gloria mia... - ... (diario, 24-9-1948).