MaM
Messaggio del 6 febbraio 1984:Se voi sapeste come il mondo di oggi pecca! I miei vestiti, una volta splendidi, ora sono bagnati dalle mie lacrime! A voi sembra che il mondo non pecca perché qui vivete in un ambiente tranquillo, dove non c’è tanta cattiveria. Ma guardate un po’ più attentamente il mondo e vedrete quanta gente oggi ha una fede tiepida e non dà retta a Gesù! Se voi sapeste come soffro non pecchereste più. Pregate! Ho tanto bisogno delle vostre preghiere.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Visita di congedo


... Ieri, in mattinata, soffrivo tanto senza saperne il perché. Sentivo come se il cuore e l'anima dessero sangue per lavare il mondo. Alcune ore dopo ricevetti il secondo colpo spirituale: mi congedai da colui che Gesù ha messo al secondo posto nel mio cammino, quale guida e sostegno della mia anima. Ero senza Comunione; egli [d. Umberto] andò a prendere il mio Gesù perché avessi più forza per il colpo che avrei ricevuto. Pochi minuti dopo lo vidi partire. Nel vedermi piangere tanto mi disse: - Sia fatta la volontà di Dio! - Risposi: - È vero! Ma la volontà di Dio non ci ruba il cuore. - Ed egli rispose: - Ma dà forza. - Lo so che la dà. Se in queste ore mancasse la forza di Gesù, ci sarebbe da disperare. - Coraggio, Alexandrina! Pensi a Gesù che ha nel cuore! - E' vero! Egli non resta malcontento di me per le mie lacrime. Le paghi Lui ciò che ha fatto per me; io non so e non posso. - Sono state le mie ultime parole. Parlavano però le mie la­crime che ho offerto come atti d'amore per i tabernacoli. Sfogandomi poi con Gesù Gli dicevo che si compisse la sua vo­lontà. Ma, o mio Dio, con che dolore dell'anima glielo dicevo! Mi sentivo tanto sola, in un abbandono totale. Senza volerlo, ricordavo il primo colpo ricevuto, la cui ferita non si è ancora cicatrizzata. Sentivo cantare lontano; notavo tanta allegria, mentre io avevo il cuore sanguinante; l'anima soltanto sorrideva alla cro­ce; molto calma e serena, tra le lacrime, benedicevo il Signore. Non so come né donde, venne dall'alto verso il mio cuore un raggio dorato di luce che attraversandomi si divise in molti raggi splendenti: fu per il mio cuore alimento e vita. ... Oggi ho osato dire a Gesù: - Tu mi dici di amarmi tanto e io non so amarti né soffrire per Te con perfezione. Ti hanno rattristato le mie lacrime di ieri? - No, figlia mia; le lacrime rassegnate sono lacrime di amore. Non piansi anch'Io sulla tomba di Lazzaro, su Gerusa­lemme e tante altre volte? Poteva esservi imperfezione in Me? Abbi coraggio. La tua vita è tanto alta, misteriosa e sublime. Confida! Tutto entra nei miei piani divini: sono questi i sen­tieri degli eletti del Signore. Sia che gli uomini facciano o meno la mia volontà, lo scrivo diritto su linee che non lo sono. Nella tua vita permetto tutto per maggiore splendore e grande gloria mia... - ... (diario, 24-9-1948).