... Sto per ricevere un secondo colpo nella mia vita spirituale. Lo
sentirò profondamente come il primo? Gesù, si faccia la Tua divina
volontà: sono la Tua vittima. Quanto più sento la ferita di questo
colpo e l'abbandono completo di coloro che mi sono più cari, tanto più
sento che devo passare su tutto e cercare Gesù, solo Gesù. Ma costa
tanto cercarlo e non incontrarlo e dover camminare così, tanto sola,
senza nessuno! O mio Dio, quanto piangono gli occhi dell'anima e quanto
sanguina di dolore il mio povero e freddo cuore! Talvolta non posso
contenere in me, perché non ci stanno più, i desideri illimitati di
consolare tutti e far del bene. Voglio rallegrare e sono triste io
stessa; voglio confortare e dare e non conforto e non do. Sento di non
far niente, di essere una vita inutile. ... Era già notte ed io, senza
sapere come, mi sentii attirata anima e corpo verso il duro suolo
dell'Orto. Prostrata colà, sentii forti contorcimenti; mi si lacerarono
le vene, sudai sangue in tremenda agonia. Vidi subito una lunghissima
strada coperta di robusti grovigli di spine: tutte quelle spine
dovevano ferirmi. Il mio buon Gesù fece comprendere e vedere alla mia
anima con una luce molto chiara, che quelle spine dovevano ferire,
attraverso i tempi sino alla fine del mondo, non me ma il suo Cuore
divino. Mi piacerebbe sapere esprimere meglio l'illimitatezza di quella
strada spinosa e il modo con cui Gesù era ferito, ma non so; seppi
soltanto vedere e comprendere. Rimasi in quel dolore angoscioso e
spaventoso... Oggi sul Calvario, tutto era morte, morte che si
estendeva al mondo intero. Tutto era tenebre; solo Gesù poteva dar
luce... Dal suo Cuore divino si riversavano sul mio cuore alcuni raggi
luminosi che mi trafiggevano. Gesù pareva in una nuvola bianca e io mi
sentivo in paradiso: tutto era amore; il mio cuore si saziava in quei
raggi: erano il suo alimento ed erano balsamo a tutto il dolore. Ho
trascorso un po' di tempo immersa in quel dolce paradiso. - Figlia
mia... senza il tuo dolore non si sarebbero salvate le anime... -
Dietro Gesù stava una strada piana di cui vedevo il termine molto
luminoso e pieno di verde. - Figlia mia, questi raggi del mio amore
sono per dare conforto e vita al tuo cuore e serviranno come balsamo al
tuo soffrire. Vedi questa strada? È la distanza che ti resta da
percorrere: è feconda e piena di luce. - Detto questo, uscirono dal
mio cuore i raggi e cessai di vederli nel Cuore del mio amato Gesù.
Nelle sue divine mani apparvero grandi rami di spine; Gesù mi avvolse
con essi il corpo e aggiunse: - Fatti coraggio, figlia mia! Anche se i
sentieri sono appianati, devi ancora essere ferita da queste spine:
qui e là ti feriranno. Ma non temere: il cammino è ormai breve.... Non
ti ho abbandonata. Sono sempre stato in te e al tuo fianco. Confida,
figlia mia; non dimenticare che Io sono rimedio per tutti i mali e non
lascio mai l'anima sola, abbandonata a se stessa... ... (diario,
23-7-1948).
... O mio Dio, come sono sola! Dove sono andati l'appoggio ed il
conforto che io sentivo da parte di coloro che hai unito a me tanto
profondamente e hai collocato nel mio cuore? Sii benedetto per la croce
che mi dai. O mio buon Gesù, io voglio continuare a vivere senza
preoccupazioni di ciò che verrà e dovrò soffrire. Voglio continuare a
scaricare su di Te il peso di tanti pensieri, vivendo sempre e soltanto
di fiducia. Ma quanto sono fragile! Sopraggiungono momenti di
inquietudine e mi preoccupo. Appena rientro in me, volgo a Te i miei
sguardi e Ti affido la mia vita con tutto il suo soffrire... Gesù,
accetta, per la salvezza del mondo, il sacrificio che sto facendo nel
dettare i sentimenti della mia anima... L'amore di Gesù e la santa
obbedienza vincono... (diario, 30-7-1948).