MaM
Messaggio del 25 febbraio 2008:Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito di nuovo alla preghiera e alla rinuncia. Che la vostra giornata sia intessuta di piccole ardenti preghiere per tutti coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Devo camminare tanto sola, senza nessuno (Momenti della Passione)


... Sto per ricevere un secondo colpo nella mia vita spiri­tuale. Lo sentirò profondamente come il primo? Gesù, si faccia la Tua divina volontà: sono la Tua vittima. Quanto più sento la ferita di questo colpo e l'abbandono completo di coloro che mi sono più cari, tanto più sento che devo passare su tutto e cercare Gesù, solo Gesù. Ma costa tanto cercarlo e non incontrarlo e dover camminare così, tanto sola, senza nessuno! O mio Dio, quanto piangono gli occhi dell'anima e quanto sanguina di dolore il mio povero e freddo cuore! Talvolta non posso contenere in me, perché non ci stanno più, i desideri illimitati di consolare tutti e far del bene. Voglio rallegrare e sono triste io stessa; voglio confortare e dare e non conforto e non do. Sento di non far niente, di essere una vita inutile. ... Era già notte ed io, senza sapere come, mi sentii attirata anima e corpo verso il duro suolo dell'Orto. Prostrata colà, sentii forti contorcimenti; mi si lacerarono le vene, sudai sangue in tremenda agonia. Vidi subito una lunghissima strada coperta di robusti gro­vigli di spine: tutte quelle spine dovevano ferirmi. Il mio buon Gesù fece comprendere e vedere alla mia anima con una luce molto chiara, che quelle spine dovevano ferire, attraverso i tempi sino alla fine del mondo, non me ma il suo Cuore divino. Mi piacerebbe sapere esprimere meglio l'illimitatezza di quella strada spinosa e il modo con cui Gesù era ferito, ma non so; seppi soltanto vedere e comprendere. Rimasi in quel dolore angoscioso e spaventoso... Oggi sul Calvario, tutto era morte, morte che si estendeva al mondo intero. Tutto era tenebre; solo Gesù poteva dar luce... Dal suo Cuore divino si riversavano sul mio cuore alcuni raggi luminosi che mi trafiggevano. Gesù pareva in una nuvola bianca e io mi sentivo in paradiso: tutto era amore; il mio cuore si saziava in quei raggi: erano il suo alimento ed erano balsamo a tutto il dolore. Ho trascorso un po' di tempo immersa in quel dolce paradiso. - Figlia mia... senza il tuo dolore non si sarebbero salvate le anime... - Dietro Gesù stava una strada piana di cui vedevo il termine molto luminoso e pieno di verde. - Figlia mia, questi raggi del mio amore sono per dare conforto e vita al tuo cuore e serviranno come balsamo al tuo soffrire. Vedi questa strada? È la distanza che ti resta da per­correre: è feconda e piena di luce. - Detto questo, uscirono dal mio cuore i raggi e cessai di vederli nel Cuore del mio amato Gesù. Nelle sue divine mani apparvero grandi rami di spine; Gesù mi avvolse con essi il corpo e aggiunse: - Fatti coraggio, figlia mia! Anche se i sen­tieri sono appianati, devi ancora essere ferita da queste spine: qui e là ti feriranno. Ma non temere: il cammino è ormai breve.... Non ti ho abbandonata. Sono sempre stato in te e al tuo fianco. Confida, figlia mia; non dimenticare che Io sono rimedio per tutti i mali e non lascio mai l'anima sola, abbandonata a se stessa... ... (diario, 23-7-1948).

... O mio Dio, come sono sola! Dove sono andati l'appoggio ed il conforto che io sentivo da parte di coloro che hai unito a me tanto profondamente e hai collocato nel mio cuore? Sii benedetto per la croce che mi dai. O mio buon Gesù, io voglio continuare a vivere senza preoc­cupazioni di ciò che verrà e dovrò soffrire. Voglio continuare a scaricare su di Te il peso di tanti pensieri, vivendo sempre e soltanto di fiducia. Ma quanto sono fragile! Sopraggiungono momenti di in­quietudine e mi preoccupo. Appena rientro in me, volgo a Te i miei sguardi e Ti affido la mia vita con tutto il suo soffrire... Gesù, accetta, per la salvezza del mondo, il sacrificio che sto facendo nel dettare i sentimenti della mia anima... L'amore di Gesù e la santa obbedienza vincono... (diario, 30-7-1948).