Ciò che mi causa più avversione e timore è ricevere le visite e dover
dettare ciò che avviene nella mia anima. Io voglio, o mio Gesù, se così
è la tua volontà, vivere senza inquietudine: scarico tutto su di Te,
qualunque cosa avvenga... Voglio essere nelle tue divine braccia come
la bimba nelle braccia della sua mamma. L'oscurità in cui vivo ha
assorbito in sé tutto: il futuro, il presente e perfino il passato.
Nulla sarò, nulla sono, nulla fui; nulla possiederò, nulla possiedo,
nulla possedetti. Gesù, voglio essere questo nulla, perché sei Tu a
volerlo: un nulla per tuo amore; e ti offro questo nulla in cui voglio
vivere sino alla fine della vita, se così Ti piace. Per Tua grazia fui,
sono e sarò sempre la tua vittima. Mi costa immensamente essere nulla e
voler essere qualcosa per dare a Gesù; costa di più che volergli dare
immensamente e non avere nulla da dare.
Sono indicibili e, posso dire, talvolta insopportabili le ansie del mio
cuore nel voler dare: oh, se questo amore salisse alle maggiori
altezze, arrivasse al cielo! Ma, o mio Dio, come farò a saziare queste
ansie se mai avrò, né ho, né ebbi nulla con cui realizzare i miei
desideri? In questa angustia triturante il cuore piange lacrime di
sangue. Che dolore, o mio dolce Gesù! Il demonio non cessa di circuirmi
lo spirito, tenta indurmi alla vanità, all'attaccamento per le cose del
mondo e alla disperazione. Tenta di insinuare nel mio cuore il
desiderio di vedere qui o là qualcosa. Ma per grande misericordia del
Signore la mia anima si conserva in pace; se è poi vero che io conosco
la pace che viene da Dio. Sento di essere totalmente staccata da tutte
le creature e da tutto ciò che è terreno. Tuttavia il maledetto
vorrebbe attaccarmi a tutto, mostrarmi che vi sono già attaccata e che
il mio cuore appartiene a lui. No, sono di Gesù; amo solo Lui; a Lui
solo appartengo; sono Sua nel mio nulla, Lo amo, Lo amo... - Mia
figlia, la tua piccolezza, il tuo nulla aumenta la gloria, la
consolazione e l'amore per Me. Non preoccuparti: quanto più ti senti
nulla, tanto più grande sei ai Miei occhi... - ... (diario, 2-7-1948).
... Che io lo senta o meno, ho fissato la mia dimora nel Cuore divino
del mio Gesù. Nei momenti di maggior disanimo mi sento là dentro come
un uccellino nel nido. Questo sentimento conforta e risolleva per
qualche tempo il mio povero cuore. Ho promesso a Gesù di sforzarmi di
vivere nella semplicità come una bimba e senza nessuna preoccupazione
circa il mio futuro. Venga ciò che vuole; mi curvo e accetto
gioiosamente. Ho scaricato sul mio Gesù il peso di tutte le mie
preoccupazioni ed ho cercato di vivere in tale distacco. Quando lo
sfinimento e la debolezza mi portano a non potere resistere e a dovermi
preoccupare, lancio subito tutto in Gesù e mi sforzo di sviare da me la
preoccupazione come fosse un cattivo pensiero. Sono di Gesù; Gesù è
mio; Egli tutto vince in me. Costa assai vivere così. È necessaria
molta forza, forza del Cielo per mantenere questo proposito... (diario,
9-7-1948).