MaM
Messaggio del 14 agosto 1984:Questa apparizione avvenne inaspettatamente, alla vigilia dell'Assunta. Ivan stava pregando in casa. Poi cominciò a prepararsi per venire in chiesa, alla liturgia serale. Improvvisamente gli apparve la Madonna e gli disse di trasmettere alla gente questo Messaggio: "Vorrei che la gente in questi giorni pregasse con me. E che preghi il più possibile! Che inoltre digiuni il mercoledì e il venerdì; che ogni giorno reciti almeno il Rosario: i misteri gaudiosi dolorosi e gloriosi". La Madonna ci ha chiesto di accogliere questo Messaggio con ferma volontà. Si è rivolta in particolare ai parrocchiani e ai fedeli dei paesi vicini.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Mi aggrappo fortemente a Mammina (Momenti della Passione)


... E' passato il vigesimoterzo anniversario di letto; non voglio pensarci. Triste giorno per me [questo anniversario] : non solo ho constatato che in tanti anni di sofferenza non ho amato Gesù né Gli ho dato nulla, che non ho approfittato del grande mezzo concessomi per santificarmi, ma Lo ho anche ferito con il mio brutto temperamento e con cattiverie. Povera me! Mi causa orrore tanta gente che viene a visitarmi: che cu­mulo di brutture viene a vedere! Fa', o Gesù, che non la scan­dalizzi. Voglio fare del bene, molto bene a tutti, voglio consolare e confortare i poveri: in essi io vedo Gesù. È a Sua imitazione che voglio vestirli, sfamarli, voglio far loro del bene all'anima e al corpo; non posso sopportare di sapere il prossimo in ne­cessità: devo soccorrerlo o soffrire quando non lo posso fare. Il mio cuore è insoddisfatto: quanto faccio di bene è nulla... (diario, 16-4-1948). Ogni minuto che passa, nella mia vita, è una morte in più per me, per la mia sofferenza, per tutto quanto faccio. Che te­nebre, che morte, Dio mio! Il mondo non mi dà luce: dove potrei trovarla se non in Te, mio Gesù?... - Manda, o Gesù, in questi miei sentieri così oscuri un raggio della Tua luce; fa' che in questi abissi terrorizzanti di tenebre in cui vivo, mi sprofondi per Tuo amore e per le anime. Sovente, quando mi sento impaurita, li fuggo ma per an­darmi a nascondere nel Tuo Cuore divino o per aggrapparmi fortemente al manto della cara Mammina: « Salve Regina, Ma­dre di misericordia! O Mammina, mostrami che sei Madre mia ». L'uragano terrorizza, la tempesta tenta strapparmi dal ri­fugio di Mammina, ma io non lascio il Suo manto. Allora sento che Ella mi stringe al suo petto, mi tranquillizza; e la sua tene­rezza addolcisce il mio dolore. Ho tanta paura. Sono sola; non ho amici; non ho nessuno. Sento che tutto il mondo mi toglie la vita in modo crudele, con tutte le barbarie. E io debbo rimanervi immersa; mi hanno legata a lui forti catene; neppure i maltrattamenti mi inducono a sottrarmi e ad abbandonarlo. Non so dire altro; ciò che sento non posso né so descriverlo­

...Oggi sul Calvario sentivo tutto il mio corpo coperto di piaghe. Allo stesso tempo sentivo che il Cuore divino di Gesù che in me e con me camminava, si apriva da cima a fondo per accogliere tutta la terra colpevole. Già sulla croce, Gesù con­tinuava ad accogliere tutto e tutti; perfino il Calvario con la sua crudeltà e insensibilità ha avuto posto in Gesù. Il suo Sangue, come pioggia, lavava tutte le iniquità; quanto più Gesù si addossava i crimini e la crudeltà del mondo, tanto più cresceva la sua agonia, perché responsabile davanti al Padre... Nel momento di spirare e di consegnare al Padre il suo spirito, sono usciti dal suo divin Cuore raggi dorati verso il Cuo­re Immacolato della Madre addolorata: era il suo congedo da Lei... (diario, 30-4-1948).