MaM
Messaggio del 2 ottobre 2015:Cari figli, sono qui in mezzo a voi per incoraggiarvi, riempirvi del mio amore e invitarvi nuovamente ad essere testimoni dell’amore di mio Figlio. Molti miei figli non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore. Essi cercano mio Figlio, ma non sanno come e dove trovarlo. Mio Figlio apre loro le braccia, ma voi aiutateli a giungere tra le sue braccia. Figli miei, per questo dovete pregare per l’amore. Dovete pregare moltissimo per avere quanto più amore possibile, perché l’amore vince la morte e fa sì che la vita continui. Apostoli del mio amore, figli miei: unitevi in preghiera con cuore vero e semplice, per quanto lontani siate gli uni dagli altri. Incoraggiatevi gli uni gli altri nella crescita spirituale, come vi sto incoraggiando io. Veglio su di voi e sono con voi ogni volta che pensate a me. Pregate anche per i vostri pastori, per coloro che hanno rinunciato a tutto per mio Figlio e per voi. Amateli e pregate per loro. Il Padre Celeste ascolta le vostre preghiere. Vi ringrazio.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Mantenendomi sempre nella pace (Momenti della Passione)


... Ho in me una cosa sola che mi sostiene: la fiducia in Gesù. Povera me, se questa mi mancasse, morrei di dispera­zione! Egli non si inganna né permette che io mi inganni... Il mio dolce Gesù non può permettere che io mi inganni, perché io non voglio ingannarmi... La mia ansia di manifestare il mio dolore non è per mostrare ciò che soffro: vorrei perfino potere e sapere nascondere tutto; ma poiché non sono io a soffrire, e lo so che è Gesù, vorrei ri­velare quanto Egli ha sofferto affinché le anime si commuovano e si decidano ad amarlo... ... La croce, lungo il Calvario, pesava, ma Gesù non mi la­sciava sola: mi accompagnava aiutandomi a portarla. Il viaggio fu tanto lungo! Non mi è parso di ore, ma di anni, di molti anni. E la croce gravava su di me sempre; non ne potevo più. Gesù vi ha sottoposto le sue spalle. È stato Lui il Cireneo del mio Calvario.

In vicinanza della meta sono caduta sfinita e Gesù con me. Fui crocifissa con Lui: Egli era nascosto in me. Il sangue dalle Sue piaghe passava alle mie; dal Suo capo santissimo passava al mio il Sangue colato dalle spine; tutto il mio corpo ferito sentiva le sofferenze del Corpo di Gesù. Dal suo Cuore divino attraverso il mio, passava, per estendersi a tutto il Calvario, il Suo divino amore, come fuoco ardente. Den­tro i miei occhi si alzavano al cielo gli occhi agonizzanti di Gesù. Mi ha attraversato le orecchie il suo ultimo grido con cui affidava al Padre il suo Spirito... Sono spirata con il mio Gesù... (diario, 5-3-1948).

... È orribile il mio vivere. Se in mezzo a questo martirio mi mancasse la pace della coscienza, già da molto mi sarei disperata... Quando, improvvisamente, sorge tormentosa la tempesta di dubbi o tentazioni contro la fede, quando l'anima giunge alla agitazione e alla saturazione piena di timore, viene da non so dove, una soave dolcezza ed eccola nella consueta tranquillità, nella stessa unione con Gesù. Quale protezione del Cielo ho su di me! Non so ringraziarne­ il Signore... Quando mi pare di essere in procinto di consegnarmi al de­monio,... abbraccio, con l'anima e col cuore, Gesù, Mammina e la croce; chiudo occhi e orecchie a tutto, sospiro molto, man­tenendomi però sempre nella pace della mia coscienza, illimita­tamente fiduciosa che sono e sarò sempre, totalmente ed eterna­mente di Gesù. In questo abbraccio intimo lascio passare gli orrori di tutta la tempesta: sia benedetto il Signore... (diario, 12-3-1948).

... O Gesù benedetto, fa' che in mezzo a così grande orrore la mia anima, che è tua, non perda la serenità e la pace; grazie, Gesù!... Nel pomeriggio di ieri non vi era in me se non dolore e croce. Io ero bambina e attorno a me vi erano croci in pro­porzioni alla mia età; infatti mi sentivo ancora bambina, ma grande di una sapienza che non era mia. Tutte le croci dovevano essere distribuite, eccetto quella destinata a me. Io vedevo l'Orto, ma, essendo bambina, mi pareva di distogliermene e di non soffrirne tutta la grave realtà. Col pas­sare delle ore, io crescevo in sapienza, in grazia ed in età: grazia e sapienza che non mi appartenevano. Crescevo, crescevo e in proporzione della crescita mi si presentavano sofferenze sempre più grandi e spaventose. Si avvicinava l'Orto. Io mi occupavo delle cose del cielo come un fedele vassallo che si occupa delle cose del suo re. Il cuore ardeva d'amore come fuoco che non si spegne mai. Questo amore si diffondeva sopra tutte le sofferenze che l'Orto mi presentava: sudavo sangue e sentivo le mie labbra su duro terreno che mi toglieva il respiro. Il cuore, anche se schiacciato dalla giustizia divina, si elevava e si univa all'Eterno Padre. ... Oggi, nell'ultima parte del viaggio al Calvario, ho sentito che il cuore accoglieva Gesù e Mammina Madre dei Dolori; nelle sue santissime braccia portava Gesù non sofferente ma già morto ed avvolto nel lenzuolo. Durante le tre ore di agonia io stavo sulla croce ed il mio petto continuava ad essere asilo per Mammina Addolorata con Gesù morto... ... Ho udito Gesù: - Figlia mia, figlia mia! Tu sei per le anime un angelo di pace: sapessi quante per mezzo tuo hanno ricevuto la pace! Sono migliaia, milioni che per te sono salve... li mondo persiste nella sua vita di perdizione: salvalo con il tuo dolore. Dammelo e dammi il tuo amore: sono il prezzo per le anime. Come è meravigliosa la tua vita, tanto somigliante alla mia! È per questo che ti faccio piccolina: per renderti a Me simile anche nella mia infanzia. Erano mie la sapienza e la grandezza che sentivi in te; erano mie le croci che ti attorniavano, erano croci che lo avevo per dare alle anime. Ho aggiunto alla mia Passione un po' della mia infanzia; sei passata attraverso tutto: la mia vita intera ha partecipato alla mia Passione e morte; aumentavano le sofferenze a mano a mano che crescevo in età. -

Io ho ascoltato Gesù attentamente ed in quel momento ho compreso bene che la sua infanzia è sempre stata legata alla Passione: ho compreso, ma non ho saputo dirgli nulla. Egli ha continuato: - Figlia mia, ti ho associato oggi più che mai ai Dolori della Madre benedetta: fu per questo che hai percorso il Calvario con Lei... - All'improvviso, come scesi dal cielo, mi sono apparsi Mammina e San Giuseppe. Mammina era in bianco e azzurro; San Giuseppe teneva nella mano sinistra un grande giglio... Gesù ha aggiunto: - Eccomi piccolo fra i miei due genitori che tanto amo. - Tra Mammina e San Giuseppe è apparso allora Gesù; era bellissimo e mi ha detto: - Chiedimi, figlia mia, quanto desideri in nome di colui che sulla terra è stato il Mio padre adottivo; chiedi e di' agli uomini che chiedano in suo nome... - Mammina si è avvicinata, mi ha accarezzato; San Giuseppe si è chinato verso di me e mi ha lasciato il bel giglio; poi sono scomparsi; è rimasto solo Gesù, ma non più bambino... (diario, 19-3-1948).