... Ho in me una cosa sola che mi sostiene: la fiducia in Gesù. Povera
me, se questa mi mancasse, morrei di disperazione! Egli non si inganna
né permette che io mi inganni... Il mio dolce Gesù non può permettere
che io mi inganni, perché io non voglio ingannarmi... La mia ansia di
manifestare il mio dolore non è per mostrare ciò che soffro: vorrei
perfino potere e sapere nascondere tutto; ma poiché non sono io a
soffrire, e lo so che è Gesù, vorrei rivelare quanto Egli ha sofferto
affinché le anime si commuovano e si decidano ad amarlo... ... La
croce, lungo il Calvario, pesava, ma Gesù non mi lasciava sola: mi
accompagnava aiutandomi a portarla. Il viaggio fu tanto lungo! Non mi è
parso di ore, ma di anni, di molti anni. E la croce gravava su di me
sempre; non ne potevo più. Gesù vi ha sottoposto le sue spalle. È stato
Lui il Cireneo del mio Calvario.
In vicinanza della meta sono caduta sfinita e Gesù con me. Fui
crocifissa con Lui: Egli era nascosto in me. Il sangue dalle Sue piaghe
passava alle mie; dal Suo capo santissimo passava al mio il Sangue
colato dalle spine; tutto il mio corpo ferito sentiva le sofferenze del
Corpo di Gesù. Dal suo Cuore divino attraverso il mio, passava, per
estendersi a tutto il Calvario, il Suo divino amore, come fuoco
ardente. Dentro i miei occhi si alzavano al cielo gli occhi
agonizzanti di Gesù. Mi ha attraversato le orecchie il suo ultimo grido
con cui affidava al Padre il suo Spirito... Sono spirata con il mio
Gesù... (diario, 5-3-1948).
... È orribile il mio vivere. Se in mezzo a questo martirio mi mancasse
la pace della coscienza, già da molto mi sarei disperata... Quando,
improvvisamente, sorge tormentosa la tempesta di dubbi o tentazioni
contro la fede, quando l'anima giunge alla agitazione e alla
saturazione piena di timore, viene da non so dove, una soave dolcezza
ed eccola nella consueta tranquillità, nella stessa unione con Gesù.
Quale protezione del Cielo ho su di me! Non so ringraziarne il
Signore... Quando mi pare di essere in procinto di consegnarmi al
demonio,... abbraccio, con l'anima e col cuore, Gesù, Mammina e la
croce; chiudo occhi e orecchie a tutto, sospiro molto, mantenendomi
però sempre nella pace della mia coscienza, illimitatamente fiduciosa
che sono e sarò sempre, totalmente ed eternamente di Gesù. In questo
abbraccio intimo lascio passare gli orrori di tutta la tempesta: sia
benedetto il Signore... (diario, 12-3-1948).
... O Gesù benedetto, fa' che in mezzo a così grande orrore la mia
anima, che è tua, non perda la serenità e la pace; grazie, Gesù!... Nel
pomeriggio di ieri non vi era in me se non dolore e croce. Io ero
bambina e attorno a me vi erano croci in proporzioni alla mia età;
infatti mi sentivo ancora bambina, ma grande di una sapienza che non
era mia. Tutte le croci dovevano essere distribuite, eccetto quella
destinata a me. Io vedevo l'Orto, ma, essendo bambina, mi pareva di
distogliermene e di non soffrirne tutta la grave realtà. Col passare
delle ore, io crescevo in sapienza, in grazia ed in età: grazia e
sapienza che non mi appartenevano. Crescevo, crescevo e in proporzione
della crescita mi si presentavano sofferenze sempre più grandi e
spaventose. Si avvicinava l'Orto. Io mi occupavo delle cose del cielo
come un fedele vassallo che si occupa delle cose del suo re. Il cuore
ardeva d'amore come fuoco che non si spegne mai. Questo amore si
diffondeva sopra tutte le sofferenze che l'Orto mi presentava: sudavo
sangue e sentivo le mie labbra su duro terreno che mi toglieva il
respiro. Il cuore, anche se schiacciato dalla giustizia divina, si
elevava e si univa all'Eterno Padre. ... Oggi, nell'ultima parte del
viaggio al Calvario, ho sentito che il cuore accoglieva Gesù e Mammina
Madre dei Dolori; nelle sue santissime braccia portava Gesù non
sofferente ma già morto ed avvolto nel lenzuolo. Durante le tre ore di
agonia io stavo sulla croce ed il mio petto continuava ad essere asilo
per Mammina Addolorata con Gesù morto... ... Ho udito Gesù: - Figlia
mia, figlia mia! Tu sei per le anime un angelo di pace: sapessi quante
per mezzo tuo hanno ricevuto la pace! Sono migliaia, milioni che per te
sono salve... li mondo persiste nella sua vita di perdizione: salvalo
con il tuo dolore. Dammelo e dammi il tuo amore: sono il prezzo per le
anime. Come è meravigliosa la tua vita, tanto somigliante alla mia! È
per questo che ti faccio piccolina: per renderti a Me simile anche
nella mia infanzia. Erano mie la sapienza e la grandezza che sentivi in
te; erano mie le croci che ti attorniavano, erano croci che lo avevo
per dare alle anime. Ho aggiunto alla mia Passione un po' della mia
infanzia; sei passata attraverso tutto: la mia vita intera ha
partecipato alla mia Passione e morte; aumentavano le sofferenze a mano
a mano che crescevo in età. -
Io ho ascoltato Gesù attentamente ed in quel momento ho compreso bene
che la sua infanzia è sempre stata legata alla Passione: ho compreso,
ma non ho saputo dirgli nulla. Egli ha continuato: - Figlia mia, ti ho
associato oggi più che mai ai Dolori della Madre benedetta: fu per
questo che hai percorso il Calvario con Lei... - All'improvviso, come
scesi dal cielo, mi sono apparsi Mammina e San Giuseppe. Mammina era in
bianco e azzurro; San Giuseppe teneva nella mano sinistra un grande
giglio... Gesù ha aggiunto: - Eccomi piccolo fra i miei due genitori
che tanto amo. - Tra Mammina e San Giuseppe è apparso allora Gesù; era
bellissimo e mi ha detto: - Chiedimi, figlia mia, quanto desideri in
nome di colui che sulla terra è stato il Mio padre adottivo; chiedi e
di' agli uomini che chiedano in suo nome... - Mammina si è avvicinata,
mi ha accarezzato; San Giuseppe si è chinato verso di me e mi ha
lasciato il bel giglio; poi sono scomparsi; è rimasto solo Gesù, ma non
più bambino... (diario, 19-3-1948).