MaM
Messaggio del 12 aprile 1985:Figli cari! Voi avete spesso pregato che io non vi abbandoni. Ma questa sera voglio io, a mia volta, pregare voi di non abbandonare me. Particolarmente in questi giorni Satana tenta di disperdervi tutti. Per questo pregate molto in questo tempo. Io sono felice con voi. Siate anche voi felici con me.

Beata Alexandrina Maria da Costa - « Mandai la Mia croce in attesa della vittima »


... Dentro di me ho una roccia mondiale: è il mondo; sento che lo è. Questa roccia è attorniata da un mare infinitamente più grande che la lambisce dolcemente con le sue onde carez­zevoli e soavi: onde di invito ad entrare. Ma questa roccia non è soltanto impermeabile, si è pure coperta di putrido fango. Le onde lambiscono molto dolcemente quasi vogliano acca­rezzarla, lavare quella immondezza per rammollire poi ogni durezza; ma invano! In questa roccia vi è il veleno di cui io sono portatrice; veleno nascosto, che si oppone come vipera, come leone furioso, affinché quella roccia non sia lavata né rammollita. Gesù ne soffre tanto! Quanto è ingrata l'umanità! ... Gesù mi ha detto: - Imparino da te le ragazze a con­servare per Me il candore della loro purezza; imparino gli an­ziani e i giovani, i ricchi ed i poveri, i sapienti e gli ignoranti, imparino tutti ad amarmi nella sofferenza, a portare la loro croce... La conoscenza che ti ho dato del male non ha tolto alla tua anima lo splendore e la grazia: conoscerlo, non è praticarlo. Soltanto così potevi dare al mio divin Cuore la riparazione per tanti peccati delittuosi. Sei vittima, cui ho affidato la più alta missione. Quale prova ascolta ciò che ti dico, per darlo a conoscere: è trascorso poco più di un secolo da quando man­dai a questa parrocchia privilegiata la croce come annuncio della tua crocifissione; non croce di rose perché avevo sol­tanto spine; neppure di oro, perché saresti stata tu ad adornarla con le tue preziose virtù e il tuo eroismo; ma croce di terra, perché è stata la terra stessa a prepararla. La croce era pronta e mancava la vittima che, nei piani divini, era già scelta: eri tu. Il male è aumentato, l'onda delle colpe è arrivata al suo culmine: doveva essere immolata una vittima; sei venuta e il mondo ti ha crocifissa... La malizia umana che ha preparato la mia croce ha preparato pure la tua; ma come sono grandi i disegni del Signore e ammirabili le Sue meraviglie! Nella mia divina sapienza, potevo renderti più simile a Me? Da questa croce, da questa immolazione, ho avuto due van­taggi: l'amore alla Mia croce e una grande riparazione. Non è soltanto la mia Alexandrina ad essere crocifissa, ma Cristo in lei e con lei... . ... (diario, 5-12-1947).