MaM
Messaggio del 25 maggio 2007:Cari figli, pregate con me lo Spirito Santo che vi guidi nella ricerca della volontà di Dio sul cammino della vostra santità. E voi che siete lontani dalla preghiera convertitevi e cercate, nel silenzio del vostro cuore, la salvezza della vostra anima e nutritela con la preghiera. Io vi benedico tutti ad uno ad uno con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - « Povera umanità che si scava la fossa! » (Momenti della Passione)


... Ho passato tre giorni senza ricevere il mio Gesù: non posso dire la mia sfinitezza. Avevo fame di Lui; ho sentito molto la Sua mancanza... È Lui la forza per tanto soffrire.

Giunse il pomeriggio di giovedì; cominciò il mio Orto con la visione di Gesù che piangeva su Gerusalemme: ... La mia anima piangeva con Gesù; piangeva, come piange da tempo, senza pausa, perfino nelle cose che potrebbero darmi gioia... Vidi la scalinata che Gesù salì dopo la flagellazione lascian­do, sui gradini, i segni del suo Sangue divino. Mi costò im­mensamente il sentire e il vedere questo. Poco dopo giunsero coloro che erano andati a Roma: rice­vetti doni; io sorridevo e l'anima piangeva. Mi parlarono di varie cose che, per grazia e misericordia di Dio, già conoscevo. Soffrivo e ascoltavo; ma quando mi parlarono della scala salita da Gesù e che io poco prima avevo veduta e sofferta, fu tale il mio dolore che mi parve scoppiasse il cuore e mi uscisse dal petto; mi mancò il respiro e, senza volerlo, mi uscì un gemito profondo. Cercai di cambiare argomento. Siccome la mia fame di Gesù era molto grande, feci presente che non avevo ricevuta la Comunione. Un santo sacerdote che era presente andò a prendere Gesù Eucaristico. Lo ricevetti e mi incendiò di fuoco il cuore ed il petto; mi guarì per qualche tempo le ferite dell'anima... (diario, 18-7-1947).

... È tale il desiderio che ho di dare anime a Gesù anche dopo la mia morte, che, non potendo frenarmi, ho scritto di mio pugno quanto segue: « Ho passato la mia vita a soffrire e passerò il mio cielo ad amare e a pregare per voi, o peccatori. Convertitevi e amate Gesù! Amate Mammina! Venite! Andiamo tutti in cielo. Se provaste per qualche tempo i martirii che per voi ho sofferto, sono convinta che non pecchereste più. Se conosceste l'amore di Gesù, oh, allora, morireste di dolore per averlo offeso. Non peccate! Ci ha creato! È Padre! ». Questo vorrei fosse stampato attorno alla mia tomba per commuovere, per chiamare i peccatori a Gesù. Che ansie incontenibili di dargli anime!... Ho chi si sforza tanto di sollevarmi, di consolarmi. Tutto questo che io ricevo come una attenzione del Cielo, muore prima che io lo assapori. Sia benedetta la volontà di Gesù! Il demonio se ne serve per tormentare orribilmente la mia anima; mi sussurra: - Come può Dio avere attenzioni per una vita tanto falsa e piena di cattiverie? Hai già la ricompensa sulla terra; nell'altra vita sarà l'inferno, la perdizione eterna! - Io vado scavando, scavando la mia sepoltura. Il terreno in cui scavo è falso, nauseante, pieno di immondezze: è terreno, è sepoltura mondiale. Che orrore! Lavoro senza luce, scavo, e proprio io mi disfo in quella stessa polvere, in quella terra marcia e nauseante.

Sento come se avessi qualcuno dentro di me in lacrime, che sospira ininterrottamente, in una tristezza senza pari... ... Gesù mi disse: - Figlia mia, quella vita di miseria è la vita del mondo. La terra che scavi, la sepoltura che apri rap­presenta il mondo che da se stesso si seppellisce nella sua per­dizione eterna. Ciò che senti disfarti in te, sono le anime disfatte dalla lebbra del peccato. Figlia mia, le spiagge, i cinema, le case di gioco e di peccato, le vanità, le immodestie, le ambizioni e tutti i vizi sono quel marciume che scavi e cui apri la sepol­tura. Povera umanità che si scava la fossa! Povere vittime che si immolano! Povere agli occhi del mondo, ma ricche, eterna­mente ricche per Me. - ... (diario, 25-7-1947).