MaM
Messaggio del 19 luglio 1981:Anche quando sulla collina lascerò il segno che vi ho promesso, molti non crederanno. Verranno sulla collina, si inginocchieranno, ma non crederanno. E' ora il tempo di convertirsi e fare penitenza!

Beata Alexandrina Maria da Costa - O eternità che non arrivi mai!


O eternità che passi tanto in fretta! O eternità che non arriva mai! Passa, vola e io volo con essa senza nulla a mani vuote per dare i conti a Gesù. Non passa mai, non arriva mai la vera eternità che mi darà il Cielo. Chi potrebbe vivere in questo modo, mio Gesù? Dammi la Tua grazia senza la quale la vita in questo esilio è disperazione, è morte.

Voglio volare a Gesù, voglio amarlo e non sono capace ad alzare il volo verso di Lui né di amarlo con quella intensità che il mio cuore esige. Voglio fuggire dal mondo, nascondermi a lui, sparirgli, e non lo ottengo mai. Un momento è una eternità: è un momento che non passa mai, che non ha mai fine. Arriva presto solo il momento di incontrarmi con Gesù che mi chiede i conti e mi trova senza nulla, rivestita unicamente di miseria: tanto presto che non mi lascia il tempo di dirgli: « Chi sei Tu, Signore e chi sono io! Aspetta un poco, dammi almeno tempo di coprirmi con il ve­stito altrui, sono spoglia di tutto ». Mio Dio, che confusione, la mia: non ho tempo per nulla! Che ne ho fatto della mia vita? Come ho utilizzato il tempo che mi hai concesso? Che orrore, mio Gesù! Ma sei Tu tutto il mio amore: solo per Te voglio soffrire; solo Te voglio amare; solo di Te voglio parlare, solo a Te voglio pensare; non voglio altra vita se non la Tua. Mi sento come se fossi un pozzo da cui neppure per un istante cessano di attingere acqua. Che movimento! Questa acqua attinta arriva fino alla cima del pozzo: ne beve chi vuole. Questo pozzo è inesauribile, non secca mai, ha sempre la stes­sa acqua.

È in me e non è mio; è in mio potere e non mi appartiene. Ciononostante, sono ansiosissima di distribuirla per dissetare tutti: sento che è acqua di salvezza. Oh, come vorrei darla! Dare ciò che non mi appartiene senza sentirne scrupolo: rubare senza timore di essere castigata dal padrone. O mio Dio, o mio Gesù, vorrei dare tutto, tutta quest'acqua, vorrei immergervi il mondo intero. Muoio, Gesù; muoio di ansie!... ... - Dimmi o Gesù cosa vuoi che io faccia... cosa vuoi, Gesù? Che cosa posso fare io? -

... - Sono così grandi i crimini ed è tanta la malizia del peccato che soltanto con anime che si offrono vittime in ogni nazione il mondo può essere salvo; ma vittime pure, tutte ge­nerosità ed amore. Ma non ne trovo... Ve ne sono molte che vogliono soffrire ed essere immolate finché non arrivano le sofferenze e non giunge l'ora della immolazione... Chiedi al Santo Padre - glielo chiede Gesù - che si ap­pelli ai sacerdoti, soprattutto degli Ordini religiosi, tra i quali molti Mi danno tanto, nonostante vi siano molte cose [che non vanno]: aumentino la purezza, il fervore e l'amore nella cele­brazione del Santo Sacrificio della Messa. Con questa purezza, questo fervore e amore, in unione alle mie vittime generose, in unione con la mia vittima cui ho affidato l'umanità,... l'umanità può essere salva. E non è questa, sposa cara, la tua ansia, lo scopo di tutta la tua sofferenza? - ... (diario, 2-5-1947).