O eternità che passi tanto in fretta! O eternità che non arriva mai!
Passa, vola e io volo con essa senza nulla a mani vuote per dare i
conti a Gesù. Non passa mai, non arriva mai la vera eternità che mi
darà il Cielo. Chi potrebbe vivere in questo modo, mio Gesù? Dammi la
Tua grazia senza la quale la vita in questo esilio è disperazione, è
morte.
Voglio volare a Gesù, voglio amarlo e non sono capace ad alzare il volo
verso di Lui né di amarlo con quella intensità che il mio cuore esige.
Voglio fuggire dal mondo, nascondermi a lui, sparirgli, e non lo
ottengo mai. Un momento è una eternità: è un momento che non passa mai,
che non ha mai fine. Arriva presto solo il momento di incontrarmi con
Gesù che mi chiede i conti e mi trova senza nulla, rivestita unicamente
di miseria: tanto presto che non mi lascia il tempo di dirgli: « Chi
sei Tu, Signore e chi sono io! Aspetta un poco, dammi almeno tempo di
coprirmi con il vestito altrui, sono spoglia di tutto ». Mio Dio, che
confusione, la mia: non ho tempo per nulla! Che ne ho fatto della mia
vita? Come ho utilizzato il tempo che mi hai concesso? Che orrore, mio
Gesù! Ma sei Tu tutto il mio amore: solo per Te voglio soffrire; solo
Te voglio amare; solo di Te voglio parlare, solo a Te voglio pensare;
non voglio altra vita se non la Tua. Mi sento come se fossi un pozzo da
cui neppure per un istante cessano di attingere acqua. Che movimento!
Questa acqua attinta arriva fino alla cima del pozzo: ne beve chi
vuole. Questo pozzo è inesauribile, non secca mai, ha sempre la stessa
acqua.
È in me e non è mio; è in mio potere e non mi appartiene.
Ciononostante, sono ansiosissima di distribuirla per dissetare tutti:
sento che è acqua di salvezza. Oh, come vorrei darla! Dare ciò che non
mi appartiene senza sentirne scrupolo: rubare senza timore di essere
castigata dal padrone. O mio Dio, o mio Gesù, vorrei dare tutto, tutta
quest'acqua, vorrei immergervi il mondo intero. Muoio, Gesù; muoio di
ansie!... ... - Dimmi o Gesù cosa vuoi che io faccia... cosa vuoi,
Gesù? Che cosa posso fare io? -
... - Sono così grandi i crimini ed è tanta la malizia del peccato che
soltanto con anime che si offrono vittime in ogni nazione il mondo può
essere salvo; ma vittime pure, tutte generosità ed amore. Ma non ne
trovo... Ve ne sono molte che vogliono soffrire ed essere immolate
finché non arrivano le sofferenze e non giunge l'ora della
immolazione... Chiedi al Santo Padre - glielo chiede Gesù - che si
appelli ai sacerdoti, soprattutto degli Ordini religiosi, tra i quali
molti Mi danno tanto, nonostante vi siano molte cose [che non vanno]:
aumentino la purezza, il fervore e l'amore nella celebrazione del
Santo Sacrificio della Messa. Con questa purezza, questo fervore e
amore, in unione alle mie vittime generose, in unione con la mia
vittima cui ho affidato l'umanità,... l'umanità può essere salva. E non
è questa, sposa cara, la tua ansia, lo scopo di tutta la tua
sofferenza? - ... (diario, 2-5-1947).