MaM
Messaggio del 2 marzo 2012:Cari figli, per mezzo dell’immenso amore di Dio io vengo tra voi e vi invito con perseveranza tra le braccia di mio Figlio. Vi prego con Cuore materno ma vi ammonisco anche, figli miei, affinché la sollecitudine per coloro che non hanno conosciuto mio Figlio sia per voi al primo posto. Non fate sì che essi, guardando voi e la vostra vita, non desiderino conoscerlo. Pregate lo Spirito Santo affinché mio Figlio sia impresso in voi. Pregate affinché possiate essere apostoli della luce di Dio in questo tempo di tenebra e di disperazione. Questo è il tempo della vostra messa alla prova. Col Rosario in mano e l’amore nel cuore venite con me. Io vi conduco alla Pasqua in mio Figlio. Pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, affinché possano sempre vivere secondo Lui ed in Lui. Vi ringrazio.

Beata Alexandrina Maria da Costa - O amare e soffrire, o morire


I tormenti e i dolori non cessano di consumare la mia anima ed il mio corpo. Il mio crocifisso, Gesù e Mammina sono la mia forza. Non mi conosco; non so perché né per chi vivo. Il mio fine, l'unico, è Gesù. Sarà così? Che vita amara, tanto piena di in­certezze! ... Il mio cuore brama di amare per donarsi, di nascondersi in: Gesù; brama sparire completamente al mondo perché Gesù solo viva, perché Lui solo appaia...

... Sento che Uno dentro di me va incontro a tutti i mal­vagi che popolano il mondo intero. Con quale tenerezza e amore chiede loro di non ferirlo! Con che bontà stende le braccia per abbracciare tutti, per prenderli in grembo come agnelli mansueti; con quale bontà apre loro il cuore e li invita ad entrare perché vivano e muoiano in Esso!

Finge di non sapere che Lo vogliono uccidere. Possedessi io tale amore! ... - Figlia mia,... ti invito ad entrare nel mio divin Cuore; vieni ad infiammarti, ad alimentarti, a consumarti in questo fuoco divino. Entra, prendivi dimora: ti voglio immersa nel­l'amore... Nutriti di questo alimento divino che dà vita alla tua anima. Vivrai nel dolore e nell'amore, e nel dolore e nel­l'amore morirai: avrai amore in proporzione del dolore... Sa­lirai, salirai... Sarai consumata nelle fiamme del mio amore divino; come farfalla sarai bruciata in queste fiamme: in esse darai la vita. Farò sì che il Mio amore traspaia in te: sarà conosciuto, riflesso in tutto il tuo essere come in uno specchio, cristallino. Il mio divino amore sarà in te cattivante; farò che attraggano le tue parole, i tuoi sguardi, i tuoi sorrisi, tutto il tuo essere. Sei dolore, sei amore, sei salvezza per le anime... - ... (diario, 7-3-1947).

... Il mio crocifisso è il compagno delle mie braccia; non posso separarmene. Gesù e Mammina sono la forza del mio soffrire. Non mi accontento di rinnovare Loro frequentemente la mia offerta di vittima, di dire che Li amo, che appartengo a Loro; voglio di più, molto di più, sempre di più; ed è questo ­« più » che non ho...

Cado nella sfinitezza, muoio di fame e di sete. Voglio Gesù e non Lo trovo; voglio avere per dare e nulla posseggo. Mio Dio, che dolore di morte!... Sento tutto il mondo in disordine, che si perde. Sento una grande necessità di purificarmi, di essere candida, di santificarmi per soccorrere il mondo, per salvarlo. E non aumento nella grazia né nella virtù. Non faccio un passo per la mia santifica­zione. Non so vivere la vita del cielo. Non so seguire Gesù. Non ho vista per camminare nelle Sue vie. Anche così la mia anima ha pace e dico a Gesù: - O amare e soffrire, o morire! (diario, 14-3-1947).