MaM
Messaggio del 25 marzo 2002: Cari figli, oggi vi invito ad unirvi con Gesù nella preghiera. Apriteli il vostro cuore e donategli tutto quello che vi è dentro: le gioie, le tristezze e le malattie. Che questo sia per voi il tempo della grazia. Pregate, figlioli, e che ogni momento sia di Gesù. Sono con voi ed intercedo per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Voglio essere grande per amarti e piccolina per me (Momenti della Passione)


Il dolore distrugge il mio corpo il quale ne resta così disfatto che mi pare non esista: vive solo il dolore. Io non sono neppure più un cencio immondo: non sono nulla. Quanto soffro occul­tamente! Solo Gesù lo sa. È per amor Suo e delle anime che mi nascondo il più possibile; soffro con Lui; basta che Lui lo sappia. Mi lamento e gemo solo quando sento di non poterne più; ma l'anima, la mia povera anima si dilata e la sua sofferenza si estende sempre più. Il dolore l'annienta in modo tale che già non sembra se non una scia di fumo che scompare nell'aria.

O mio Gesù, non ho più vita nell'anima e nel corpo: ho soltanto il dolore; lui solo vive dentro di me. È il compagno inseparabile della vita interiore, della vita intima con Dio.

Dico a Gesù: - Voglio vivere in questo corpo che non esiste; voglio vivere in esso tanto profondamente la vita inte­riore, la vita intima con Dio Padre, Figlio, Spirito Santo, che non voglio uscirne a trattare di ciò che è esterno: voglio morire in questa intimità. O mio Gesù, non permettere che il mondo mi separi da Te. - Ma io non so vivere e sento che non imparerò mai a vivere quella vita perfetta, quella vita dell'alto che bramo tanto. Mi perdo alla sua ricerca e non sono capace di impossessarmene. Sono tali le ansie che ho di viverla, che a volte mi pare di im­mergermi nell'abisso di quella vita che realmente non vivo più qui. Non è vita, pare una nube vagante che mi assorbe e mi porta non so dove. Nulla di questo è visto dagli occhi del corpo, nulla di questo è palpabile; sono cose dell'anima: non so dire altro. Povera me! Sento che non amo e non sono perfetta: quanto più forti le ansie di perfezione, tanto più è la corruzione e mi­seria! È ciò che mi fa vedere la mia oscurità, talvolta molto spaventosa. Ebbi con il demonio due attacchi violentissimi... Volevo uscire dalla lotta solamente per non peccare, ma volevo essere vittima... Nel pomeriggio di ieri, improvvisamente, sentii cadere sulle mie spalle un peso schiacciante; l'anima vide che era il Cielo, era la Giustizia di Dio... ... Sono stata condotta per una grande scalinata alla presenza dei giudici. Quanto ho sofferto nel sentire Gesù, grandezza senza pari, davanti a loro, fatto tanto piccolo e addirittura un niente! E loro, i veri niente, pieni di orgoglio, vanità, grandezza senza nessun potere! E’ stato abbattuto il Potente e si sono elevati nel loro orgo­glio coloro che non avevano nulla. Quanto Gesù soffriva in silenzio!... Quali segreti indicibili la mia anima vedeva in così grande sofferenza! ... Le tenebre nere della notte non impedivano alla mia anima di scrutare quei segreti; segreti che soltanto la sa­pienza di un Dio può e sa rilevare. Unita a quella Sapienza di cui non so dire nulla, mi sono sentita obbligata a soffrire e ad agonizzare... - Mio Gesù, voglio essere piccolina, per essere grande sol­tanto nelle Tue cose. Voglio essere vuota, vuota totalmente, perché Tu possa riempirmi. Voglio in me Gesù, soltanto Gesù. Voglio essere grande per amarti e per consolarti, voglio essere grande per salvarti anime; ma in quanto a me voglio essere piccolina, sempre piccolina... - Coraggio, figlia cara! In te tutto è amore, anche se adom­brato da imperfezioni, imperfezioni che Io permetto. Quanto più Mi brami, tanto più Mi possiedi; più soffri, più Mi ami e più anime salvi. Quanto più ti senti sparire e morire, tanto più in te appaiono le Mie opere e più vita dai alle anime... - ... (diario, 17-1-1947).