... Mi sento fortemente attratta a bere ad una fonte; non cesso di bere
un solo istante. La mia oscurità è tale che vivo come non avessi gli
occhi, né mai li avessi avuti, né conoscessi la luce. Ciononostante,
senza consolazione, sento che quella fonte sei Tu, o Gesù; sento che è
nel tuo Cuore divino ch'io bevo senza interruzione ed incessantemente,
con le mie labbra, quasi fossero un innaffiatoio, bagno la terra e
tutti i suoi abitanti. Non posso tralasciare di bere né di innaffiare.
Tuttavia mi sento morire di sete e di fame. E soffro pure perché le
anime non approfittano di questo alimento che viene dal cielo... Venne
Gesù: - Vengo ad alimentare la tua anima, come Medico divino e a dare
al tuo corpo quello che il medico della terra non può darti: il mio
divino Sangue, il mio divino Amore, perché tu viva e dia vita alle
anime. (diario, 18-10-1946).
Sono come un naufrago che si sprofonda nel mare. Navigo nel profondo di
questo mare senza fine, non con le mie forze perché non ho più vita, ma
trasportata dalle acque. Di tanto in tanto questo naufrago che è il mio
corpo viene alla superficie a ricevere vita, per riimmergersi subito e
morire nuovamente. - Gesù, mio caro Gesù, se non ci fossi Tu, col Tuo
amore, se non ci fossero le anime, io non sarei vittima, non soffrirei
tanto. È per Te, luce e forza del mio dolore, che io soffro. È per tuo
amore che, gioiosamente, consento al dolore di consumare il mio corpo.
- Che tempesta tremenda! Da ogni lato vengono contro di me le furie
tempestose dei venti, i quali tentano strapparmi rabbiosamente le
radici che mi sostengono. Ora più che mai mi sento sola, abbandonata da
tutti. Ma non è soltanto l'abbandono: sento che tutti i miei amici,
tutti coloro che mi hanno lasciata, hanno gli stessi dubbi miei, gli
stessi timori di essere ingannati. Soffrono tutti per causa mia; sono
tutti ciechi della mia cecità, mentre io non voglio ferire Gesù, né
voglio che gli altri Lo feriscano per causa mia. - Gesù, non consentire
che io Ti inganni, né che inganni nessuno. Il mio unico fine sei Tu: il
tuo amore e la salvezza delle anime. -
Nonostante questa lotta continua, non posso cessare di bere, sono
obbligata ad andare a quella Fonte, che mi pare sia il Cuore di Gesù.
Mi sento obbligata a bere per dare la stessa bevanda alle anime. Il mio
cuore non riposa. Potrà essere saziato soltanto quando possiederà
Gesù. Quando mai Lo avrò eternamente? ... Non tardò Gesù a venire, a
scuotermi dalla morte, a darmi vita: - Mia figlia, porto sicuro, arca
di salvezza... tutti coloro che ti visiteranno saranno salvi, se non
abuseranno di questa mia promessa conducendo una vita di peccato e di
offese contro di Me. E dopo la tua morte tutti i peccatori che si
raccomanderanno a te o ti verranno raccomandati, saranno pure salvi...
Come è bella e gloriosa la tua missione! Quanto ti ha arricchita Gesù!
Che grande prova di amore per il mondo!... - ... (diario, 25-10-1946).
...Ieri notte Gesù soffri immensamente l'agonia dell'Orto dentro di me:
il terreno era duro duro; nulla lo rammolliva, neppure il Sangue di
Gesù. Sentii che Gesù piangeva...: le lacrime all'inizio non erano di sangue, ma poco dopo sì: queste lacrime
anticipavano le gocce di sangue che ore dopo sarebbero colate dalle
profonde ferite delle spine.
Mentre sentivo queste lacrime con tutte le sofferenze del [prossimo]
Calvario, tutti i rami degli ulivi tremavano e si scuotevano come per
un forte vento; anche Gesù tremava di spavento. Dopo alcuni momenti mi
sentii come fossi uscita da un sepolcro; la pietra che lo chiudeva era
lì a fianco; uscivo gloriosa per trionfare su tutte le sofferenze. lo
ero il sepolcro ed ero Gesù. Questa visione di gloria che sentii
anticipata non mi diede nessun sollievo... Oggi, durante tutta la
mattinata, la mia anima vedeva costantemente Gesù: camminava con la
croce sulle spalle e quasi sempre proseguiva con il viso voltato a
fissare la sua Madre benedetta che Lo seguiva... La sua agonia della
croce (e io con lui) si svolgeva nella maggiore tristezza,
nell'oscurità di spirito e nel più completo abbandono... Nuovo
sentimento, nuova visione dell'anima: ho visto Gesù trionfare su tutta
la terra, il cielo che si apriva ad illuminare come un sole la stessa
terra.
Ma Gesù non è uscito dal suo dolore e le sue grida perdurarono fino a che spirò...
Poi è venuto: - Figlia mia, vita e luce delle anime, luce di tutto il
mondo, messaggera di Gesù e di Maria! Sì, messaggera di Gesù e di
Maria perché i nostri Cuori sono talmente uniti che sentiamo il
medesimo dolore, le stesse ansie, gli stessi desideri e lo stesso
amore: ciò che chiederai a nome Mio, chiedilo anche a nome Suo. Chiedi,
sposa amata, orazione, orazione, penitenza, molta penitenza. E a gran
voce fa' che si chieda! Di' che il Mio Eterno Padre esige riparazione,
molta riparazione... - ... (diario, 1-11-1946).