Se alzo gli occhi al cielo, non vedo; se li abbasso verso terra ove
sono immersa, non vedo nulla. Provo uno sgomento di morte e tanta
oscurità. Il mio spirito si è oscurato e sento che si sono oscurati gli
spiriti di tutti :mi fa orrore il sentire che tutte le anime sono nelle
tenebre. Non comprendo né vi è chi comprenda il mio dolore, in cui si
strugge tutta l'anima. Mi sento come un vecchio straccio che si è
seccato, consunto fino a sparire per non esistere più. L'abbandono in
cui mi trovo non si spiega. Né amici né nemici mi servono di sollievo:
temo tutti e soprattutto gli amici. Se potessi ricevere l'assoluzione
per i miei peccati senza avere davanti un sacerdote, sarebbe per me un
grande sollievo. Ho paura di loro. Quante volte mi sento come
disperata, senza potere udire una parola di conforto che addolcisca il
mio dolore! Chiedo a Gesù l'amore del Suo divin Cuore; Lo contemplo
crocifisso; per la Sua Passione e Morte Gli chiedo assistenza, conforto
e grazia per non vacillare. Né Gesù, né Mammina dànno vita alla mia
morte; né il Cielo mi soccorre. Ho forti tentazioni contro la fede: mi
pare tutto falso. Credo in Dio Padre Onnipotente; Gesù, io credo in
Te, confido in Te.
Sono in un mare tanto furioso; le onde nere in cui combatto giungono
al cielo; nulla calma questa tempesta così furiosa. Sento come un'eco
nell'anima che porta ai miei orecchi i gemiti, gli orrori, le urla dei
disperati dell'inferno; le anime si sfasciano nel fuoco, come fossero
corpi. Il demonio si ostina a volermi portare al peccato: non cessa il
suo tormento; ebbi un attacco molto violento e molto prolungato... Nel
pomeriggio di ieri mi si stringeva il cuore dal dolore: era cinto di
spine sempre più penetranti. Camminavo verso l'Orto come se non potessi
toccare il suolo: quelle spine mi ferivano i piedi; il suolo ne era
coperto ed il dolore invadeva tutto il mio essere. Mi pareva che il
corpo avesse occhi per vedere dappertutto: questi sguardi mi venivano
dal di dentro. lo camminavo ma il cuore, quasi avesse grosse radici,
restava legato alla città che era là in basso: città ingrata che mi
strappava dal petto il cuore e lo calpestava... tuttavia il cuore mi
ardeva di amore per essa... Oggi, sovraccarica del peso schiacciante
della croce, camminavo curva, con la ferita della spalla che si
aggravava sempre più; siccome andavo molto curva, sentivo e vedevo che
dai miei occhi cadevano al suolo molte lacrime di sangue; uscivano
dagli occhi, ma erano spremute dalla sofferenza interiore causata da
spine molto acute e penetranti... Ho veduta la spugna e l'ho sentita
passare sulle mie labbra mentre una voce interiore diceva: - Non è
questa la mia sete. - Ho veduto la lancia che doveva squarciare il mio
cuore; ma era già aperto dall'amore, pareva una porta spalancata per
ricevere tutti. Tale visione mi ha causato dolori d'agonia. E in quel
momento gli occhi di Gesù, dentro i miei, si sono alzati al Cielo: un
grido rivolto al Padre è uscito dalle mie labbra, ma era di Gesù. Quel
grido però si è fermato nelle nubi, avvolto nelle tenebre; sono rimasta
in agonia. È venuto Gesù: - lo ti conosco, ti comprendo, vedo tutto...
La mia luce non è per te, è per il mondo, esce dalle tue tenebre... -.
... (diario, 9-8-1946).
... Mi pare di fuggire dai miei amici, da coloro che mi sono più cari:
fuggo di qui, mi nascondo di là per evitare ogni incontro. Che taglio
tanto grande! Voglio loro molto bene, ma li temo sempre più, molto di
più. Tutta l'altra vita [vita celeste] si è spenta, è morta: perfino
il nome di Gesù e di Mammina; il Cielo, Patria benedetta, è
scomparso... Gesù, Mammina, il Cielo e la Trinità divina che amavo
tanto, non esistono più per me. Nonostante questo sentimento, non
tralascio di esclamare di cuore: - Gesù, Mammina, sono Vostra! O
Cielo, vieni in mio aiuto! - È la mia invocazione al colmo del mio
dolore. Senza sentire né ricevere conforto o gioia, mi curvo per
ricevere la croce, ripetendo sempre: «Gesù, sono la Tua vittima».
Talvolta provo ancora sentimenti di disperazione e forti tentazioni
contro la fede. In quei momenti la mia preghiera. è questa: - Cuore di
Gesù, confido in Te! Credo in Dio Padre onnipotente! Mio Dio, Tu sai
che Ti amo; o, meglio, credo in Te e solo Tu sai quanto desidero
amarti. Lasciami impazzire per tuo amore e fa' che in tutto muoia la
mia volontà, il mio io, affinché solo Tu viva, o Gesù. - ... (diario,
16-8-1946).