MaM
Messaggio del 2 marzo 2008:“Cari figli, vi prego specialmente in questo tempo di quaresima di rispondere alla bontà di Dio, perché Lui vi ha scelti e mi ha mandato in mezzo a voi. Purificatevi dai peccati e in Gesù, mio Figlio, riconoscete la vittima di espiazione per i peccati di tutto il mondo. Che Lui sia il senso della vostra vita e che la vostra vita sia un servizio all’amore divino di mio Figlio. Grazie figli miei”. La Madonna ha benedetto tutti i presenti e gli oggetti sacri.Di nuovo ci ha invitato a pregare per i nostri pastori.

Beata Alexandrina Maria da Costa - «Il fuoco che ti consuma è il fuoco d'amore dello Spirito Santo» (Momenti della Passione)


... II demonio lavora tanto! E io ho molta paura di offen­dere Gesù...

Ho paura di rivivere le sofferenze dell'Orto e del Calvario, ma non posso farne a meno...

Sentii nell'anima il bacio di Giuda e a questo seguì subito un sorriso interíore di Gesù: quale dolcezza aveva quel sorriso!... Oggi, nel percorrere il doloroso cammino del Calvario, an­davo come se il mondo fosse su di me e mi schiacciasse in­sudiciandomi con tutte le sue immondezze; il cielo poneva su di me questo mondo di iniquità e mi opprimeva con il peso della sua giustizia: il mondo e il cielo erano contro di me. Che oscurità, che silenzio amaro nella mia anima!... È venuto Gesù: - Mia figlia, mia figlia, mia figlia, per addolcire il dolore del tuo cuore, gusta per un poco la dol­cezza e la tenerezza del Mio. Tu mi hai trovato, tu Mi possiedi. L'anima che mi vuole possedere veramente deve avere la sen­sazione di non trovarmi mai. Tu mi possiedi; Io sono tuo, tu sei mia e per sempre. Sono la tua vita; vivi di Me. Dillo, scrivilo: te lo ordina Gesù. Dillo perché sappiano: sei sposa Mia ed lo Sposo tuo. Che desideri di più, se hai Me? Che vita migliore puoi avere, se vivi di Gesù? Dillo perché com­prendano. A te faccio di più di quanto [agli Ebrei] nel de­serto: ti do la mia carne, ti do il mio sangue; non è questa la migliore vita, la migliore manna, più dolce di quella del deserto? Col darmi interamente a te, non ti lascio senza conforto. - - Mio Gesù, perché mai, giacché Ti possiedo come Tu dici, sento tanta nostalgia di alimentarmi e sovente nei miei leggeri sonni sento questo bisogno e mi sveglio come se stessi inghiottendo ed alimentandomi? - Figlia mia, stella del mondo, arcobaleno di tutta l'uma­nità,... volendo fare di te la copia più fedele della mia divina Passione, non potevo non associarti alla mia sete e fame di anime. Non sai che lo soffro questa sete e questa fame notte e giorno?... Coraggio! Quella nostalgia e quell'ansia non ces­seranno se non nei tuoi ultimi momenti. Vieni! Oggi, festa del mio Divin Cuore, voglio consegnartelo ed unirlo al tuo. Prendine tutta la dolcezza, tutto l'amore, tutti i tesori divini: sono inesauribili. Dalli alle anime, senza sosta... - Mio Gesù, io non sono degna di possedere così grande tesoro. Da sola non posso né distribuire né fare nulla in fa­vore delle anime: lavora Tu in me. - ... Ricevi questa dolcezza perché per mezzo tuo sia co­municata alle anime.

Lascia che con unzione divina lo unga i tuoi sguardi, il tatto e l'udito, affinché tu, per mezzo dei tuoi sensi, dia tutto alle anime. In te vi sia una unzione divina completa, affinché il mondo che ti ho dato e che oggi riconfermo essere tua pro­prietà, riceva tutto, tutto ciò che è Mio... - » (diario, 28-6-1946). ... Di notte, nell'Orto, sentivo Gesù, madido di sudore e pieno di sgomento: dalle sue labbra uscivano fiotti di sangue e dai suoi occhi lacrime di sangue. Poco dopo, con gli occhi dell'anima, vidi il Suo Volto splendente, molto sereno, con gli sguardi fissi al cielo; quella bellezza e serenità erano soltanto di Gesù; non pareva che avesse sofferto tanto. Ciò avvenne nel momento della accettazione, quando chiedeva al Padre di al­lontanargli le sofferenze, ma, contemporaneamente, che si fa­cesse la Sua Volontà. La visione fu chiara e nitida: meraviglia proprio divina. Talvolta sento quello sguardo dolce rivolto al Padre. Oh, se anch'io sapessi volere ciò che Gesù vuole e, con la stessa rassegnazione d'amore, accettassi le sofferenze! Stamane, senza pensare al Calvario, ho sentito su di me una enorme croce; il suo peso era tale che pareva sprofon­darmi nel suolo. Inchiodata sulla croce, sentivo che Gesù, con lo sguardo della sua anima, avvolgeva tutta la croce e fissava il mondo intero che gli strappava dal Cuore profondi sospiri e dagli occhi copiose lacrime. Sentivo quel Cuore divino pal­pitare e sospirare nel mio e i suoi occhi versare lacrime nei miei. Nel suo Cuore e nel suo Corpo divino, tanto feriti, ve­niva a infrangersi tutta l'ingratitudine umana. Indicibili tor­menti per causa dei nostri peccati! Che amore così mal corri­sposto! Potessi esprimere per il bene delle anime i dolorosi sentimenti della mia anima... ... Gesù mi ha parlato: - ... Detta tutto: è Gesù che parla attraverso le tue labbra, è Gesù che muove la mano con la penna di tua sorella tanto cara al Suo divin Cuore. Di' che il fuoco che senti e ti consuma, dillo perché non l'hai ancora detto, è fuoco divino: è fuoco di amore dello Spirito Santo, è fuoco d'amore ricevuto affinché tu lo dia alle anime; fuoco che si diffonderà e comunicherà come alimento salutare... - È vero. Non ho parlato del fuoco che da tempo sento in me; talvolta mi pare che si sprigionino da me forti vampate di fuoco che mi brucino e mi consumino... Quando mi sento ardere così chiedo talora qualche goccia d'acqua e quest'acqua pare togliermi la vita senza dare alcun sollievo a questa sete bruciante che mi divora. Non so esprimermi meglio (diario, 5-7-1946).