MaM
Messaggio del 12 agosto 1982:Pregate! Pregate! Quando vi dico questa parola voi non la comprendete. Tutte le grazie sono a vostra disposizione, ma potete riceverle solo attraverso la preghiera.

Beata Alexandrina Maria da Costa - « Più di così non puoi amarmi » (Momenti della Passione)


... Vorrei fuggire allo sguardo di tutta la gente, amici e nemici, se ne ho, ma più ancora degli amici... I miei sorrisi sono forzati, persino ingannatori: escono forzati dai dolori più atroci e dalle tenebre più profonde... Mammina cara, come re­sistere senza l'aiuto del cielo? Esso si è chiuso, si è nascosto in modo tale che gli sguardi ed i sorrisi Tuoi e di Gesù non giungono fin qui. È morto il cielo, è morto Gesù, è morta Mammina, morto tutto ciò che è vita, tutto ciò che è amore. Solo le iniquità mi ricoprono, solo la morte spaventosa esiste con il dolore, lasciatemi dire, col dolore insopportabile... Oggi, subito dopo la Comunione, cominciai ad aprire il mio cuore a Gesù, non con il fine di avere risposta, ma per sfogare il mio dolore... Dopo avergli detto che la mia vita mi pareva solo inganno e che io non volevo ingannare né me né altri, per provargli la mia fiducia in Lui, gli dissi: - Ti giuro, Ti giuro, mio Gesù, che confido in Te. - Egli mi rispose: - Confida, figlia mia: questo basta; nulla di più è necessario... Confida, non aspettare una vita diversa... Tutta la sofferenza che ti verrà è per tenerti sempre salda nello stesso amore, non per aumentarlo, perché più di così non puoi amarmi... - (diario, 29-10-1945).

... Confido nella bontà del mio Signore, nella misericordia di Gesù! Prima di rendere conto a Dio, nei miei ultimi momenti, vorrei poter dire al mondo: - Muoio per tuo amore, perché sei figlio di Gesù! Muoio per darti la vita... Cesserai di calun­niarmi, di abbandonarmi, di perseguitarmi? Ti sei saziato di ferire il mio cuore? Anche così giuro che ti amo, giuro che vado da Gesù a intercedere per te, che ti voglio dove voglio essere io. Amo quelli che mi amano. Amo i giusti e i peccatori. Amo quelli che mi feriscono perché vedo in tutti Gesù e amo tutti per amore di Gesù. O mondo, addio. Non essere più ingrato; non peccare più! Vado a Gesù, ma continuo a vegliare su di te... (diario, 1-11-1945). ... Durante la notte vidi il grande ingrato che osò schiaf­feggiare Gesù; vidi il rancore con cui Gli diede lo schiaffo... Era alto, magro, bruno, di cattivo aspetto. Gesù ricevette lo schiaffo con la maggior serenità e mansuetudine. Nel periodo in cui soffrivo la Passione fisica sentivo molte volte quello schiaffo sul mio volto, ma non avevo mai veduto chi glielo dava, con quel volto tanto arcigno... Durante il cammino lungo il Calvario sentii che Gesù girò il capo per fissare Qualcuno: era Mammina. In tutto il tragitto sentii come se Gesù avesse sempre il volto girato da un lato e gli occhi fissi in Lei e fosse a Lei legato anima e cuore. Quanto mi costò questo! Che dolore indicibile!

Già sulla croce, sentii che Gesù avrebbe voluto staccarne le braccia per mostrare al mondo il suo divin Cuore e dirgli: - Prima ancora che sia aperto dalla lancia, è aperto dall'a­more per accoglierti. - Gesù dimenticava tutta l'ingratitudine, discolpandoci pres­so il Suo Eterno Padre... Che agonia! In tanto abbandono Gesù doveva render conto per tutta l'umanità... Sentivo che il peso della giustizia divina si scaricava sulla croce, su di me e su Gesù: schiacciava tutto... Dentro di me Gesù stava per spi­rare: solo di tanto in tanto sentivo la Sua respirazione. ... Gesù cominciò a parlarmi: - Vengo, figlia mia, a darti la vita: soltanto così potrai vivere. E perché tu viva lo opero prodigi: ti do gocce del mio Sangue; è con esso che vivi. Faccio questa trasformazione sacra, divina: trasformare Me in te, tra­sformare te in Me... Questo sangue è manna che preparo alle anime, manna che viene dal Cielo; distribuiscila al mondo. È sangue di purezza, sangue che rigenera: sangue di Cristo e della sua sposa e vergine. Studino, studino i dottori della Chiesa, studino i saggi; lo ripeto: studino i dottori e i cultori delle scienze divine, le meraviglie, i prodigi che opero nella tua anima... - ... Mentre Egli diceva « le meraviglie, i prodigi che opero in te », sorrideva e mi fece comprendere la grande ricchezza, il valore del suo Sangue divino... Appresi che era grande come Dio ciò che da Lui ricevevo. - Mio Gesù, come sono piccola, davanti alla Tua grandezza! Vorrei dirti tante cose ma non so parlarti. - Tu parli, figlia mia, con i tuoi desideri: il tuo silenzio Mi dice tutto. Di mano in mano saprai dirmi sempre di meno. Abbi coraggio! Tutto passa, tutto muta, solo Io no... (diario, 2-11-1945).