Messaggio del 6 novembre 1981:Avete visto l'inferno, dove vanno a finire i peccatori. Ve l'ho mostrato affinché conosciate la condizione di quelli che stanno lì.
Beata Alexandrina Maria da Costa -
Ridurrò i Miei colloqui, ma resto in te come mai» (Momenti della Passione)
... - Non temere il peso della croce: venga ciò che deve venire; ti
ferisca ciò che ti deve ferire; vincerai con Me. La barchetta avanzerà
sicura nel mare, anche se la tempesta la insidierà da ogni parte. La
mia divina causa vince. - Sentivo come se io fossi una barchetta che
andava tra le onde alte di impetuose tempeste. Non ne era scossa, non
affondava, non temeva, perché in essa vi era Gesù. - Figlia mia,
ridurrò i miei colloqui e la loro durata... Il mio amore e la mia
divina Luce saranno in te come il sole che filtra fra le nubi e a mala
pena riesce ad illuminare e a riscaldare. Tutto corre verso la fine:
persino le meraviglie che opero in te e gli effetti sensibili del mio
amore. Abbi coraggio! Più che non mai tu Mi ami e più che non mai Io
sono in te. Ora mi dono a te nell'Eucarestia. Come prova che sei la mia
vera crocifissa, ti prometto di non lasciarti alcun venerdì senza la
Comunione: l'avrai per mezzo dei miei discepoli, o degli angeli oppure
da Me stesso, come sto per fare ora. - Gesù prese nelle Sue santissime
mani un'Ostia e disse: - Corpus Domini Jesu Christi... Sono la tua
vita, il tuo alimento. Credi che sono Io? Chiedimi ciò che vuoi. -
Credo, perché credo nella Tua parola... - Mi fece gustare una gran
pace. - Gesù, Ti chiedo di essere santa, come Tu lo vuoi, se lo vuoi..
- (diario, 14-9-1945).
« ... Grazie per quanto ha fatto per me e per i miei. Soltanto Gesù la può ricompensare.
Perdoni il mio silenzio; le mie poche energie non mi consentono di
più; se non fosse per la mia forza di volontà, non farei nulla. Le
sofferenze del corpo e dell'anima sono talvolta insopportabili; quanto
si soffre, padre mio! Il mondo non lo comprende. Io non vivo se non
per soffrire, e, tante volte, mi pare di vivere solo per peccare...
Muoio nell'abbandono, nelle tenebre, senza amore per Gesù, e quasi
sempre tormentata dal demonio che tanto fa perché io offenda Gesù.
Preghi, padre mio, e faccia pregare per me Gesù e Mammina perché abbia
la forza di resistere a tutto. Sono soltanto miseria, ma non voglio
davvero peccare, né macchiare la mia anima.
Il giorno 11 mi sono unita alla festa dei novizi. Li ho racchiusi tutti
nel Cuore divino di Gesù e per tutti ho chiesto amore. Non potendo
scrivere a tutti, non scrivo a nessuno, ma possono star certi che Gesù
è contento di loro, se non Lo offendono, se Lo amano e fanno la Sua
divina volontà... » (lettera a d. Umberto, 15-9-1945).