... Sento che ogni tanto il mio cuore tenta abbandonare il mio corpo,
tenta di volare in alto, molto in alto. Assetato ed impazzito, sale
come il fumo che scompare in alto: vuole scomparire, immerso in una grandezza incomparabile. È una immensità, è
un cielo illimitato ed egli vuole andarvi e restare per sempre in
quella grandezza che lo attrae e per cui sospira. Vorrei esprimere i
sentimenti della mia anima: è impossibile. La mia lingua non sa
muoversi per descriverli: la grandezza di Dio, la potenza di Dio, la
bontà di Dio e l'amore di Dio! Benedetto sia Gesù che mi fa conoscere
tutto questo! Vorrei che tutto il mondo conoscesse questa grandezza:
non vi sono lingue capaci di descriverla né cuori capaci di sentirla; è
necessaria una possibilità sovrumana per sopportarla.
Se il mondo comprendesse che cosa è una offesa fatta a tale grandezza!
E se ne commettono tante! Ho una luce, che non mi appartiene, che vede
e comprende tutto con chiarezza; mi viene da piangere per non sapere
esprimere queste realtà (diario, 19-7-1945).
Stamattina presto sentii che mi condussero fuori dalla prigione. La
sfinitezza, il peso delle umiliazioni mi fecero cadere per terra,
appena uscita... ... Era tale la brama e la premura di lasciare il
mondo, per nascondermi in quella purezza e grandezza somma, che il
cuore non si acquietava: non voleva macchiarsi nel fango di questo
mondo; volava con sforzo, senza interrompere il volo per non cadere; si
struggeva in nostalgie indicibili per il Cielo. Povero cuore! Soffriva
tanto per non poter arrivare alla sua Patria!... - O mio Dio, muoio
nelle tenebre! Potessi vederti! Potessi amarti!... Dammi forza e
coraggio... - Insperatamente si fece sentire ai miei orecchi ed
echeggiò nel mio cuore una voce: - Vieni, vieni, sposa del mio Figlio!
Cammina, abbi coraggio! - E la mia anima vide stendersi verso di lei
braccia per accoglierla; braccia che rialzavano il mio corpo da sì
grande sfinimento e lo aiutavano a camminare. Questa voce e queste
braccia venivano dall'alto, molto dall'alto. Fu un invito, fu un aiuto
dal Cielo che mi attrasse ancora più in alto. Il cielo! Potessi
rimanervi per sempre! Questa voce e queste braccia erano dell'Eterno
Padre. Posso affermarlo, la mia anima Lo vide. Il demonio non vuole
che io lo dica; lo faccio per obbedienza. Egli è al mio fianco, pieno
di rabbia; mi accusa di essere falsa e bugiarda. Questa attenzione del
Cielo non mi portò gioia alcuna, ma mi fortificò per salire il
Calvario. L'agonia continuò... Sulla cima del Calvario, già crocifissa,
sentivo con me Gesù crocifisso e vidi che Egli stese lo sguardo su
tutto il mondo a contemplarlo e l'agonia aumentò. Che grande dolore al
vedere tanta sofferenza inutile per molti!... Rimasi nell'amarezza per
molto tempo. Venne Gesù: - ... Tu sei il canale attraverso il quale
giunge al mondo tutto ciò che è divino. Se sapesse apprezzarlo, se
corrispondesse alle grazie che gli do per mezzo tuo!... Figlia mia, sto
per chiederti ancora una grande riparazione: tante lotte con il demonio
e senza il mio conforto divino; verrò solamente quando sarai prossima a
vacillare nelle tue tenebre ed amarezze. Accetti?... - - Tutto, tutto,
mio Gesù: io sempre ferita e Tu sempre amato... -
- ...Nella maggior parte dei focolari scomparve il vero timor di Dio.
Se non vi sono buoni genitori, non vi possono essere figli buoni. Che
orrore le spiagge, i casinò, i cinema e le case del vizio! Non
interviene chi dovrebbe, non se ne preoccupa chi potrebbe. Soccorrilo
tu il mondo. Dammi la tua riparazione, addolcisci gioiosa il dolore del
mio divin Cuore... Come premio della tua accettazione e come ricompensa
dell'anniversario che oggi ricorre, anniversario in cui donasti a Me e
al mondo la grande prova del tuo amore e del tuo eroismo nella
sofferenza, Mi dono a te sacramentalmente. Non voglio lasciarti senza
la mia Eucarestia, senza la vita di cui vivi. Mi do a te tramite il tuo
angelo custode. - Un gran numero di angeli, cantando armoniosamente,
discesero sopra il mio letto; la mia anima cessò di vedere Gesù in
forma di uomo per contemplarlo in una Ostia bianca... L'angelo che mi
porgeva l'Ostia pronunciò le parole: « Corpus Domini nostri Jesu
Christi... »... (diario, 20-7-1945).