... Mi pare di non vivere più la vita della terra, ma di vivere in una
regione diversa, sconosciuta... - Gesù, quando giungerà il mio grande
giorno? Quando Ti vedrò tale quale sei? - ... - O Gesù, staccami da
tutto ciò che è della terra! Io non ho volere; voglio solo la Tua
volontà e possederti interamente... - Soffro tanto per l'aggravamento
dei miei mali fisici, che si uniscono all'aggravamento di quelli
dell'anima... Domenica scorsa, sentendomi morire, ho esclamato: -
Gesù, sono sola! - Ed Egli rispose: - Non lo sei, figlia mia! Sono nel
profondo del tuo cuore. Che vuoi di più? Sono il tuo Sposo e ti amo
tanto. Sono lo Sposo fedele che mai ti abbandona. Sono Io che ti privo
di tutto: per questo senti l'abbandono delle persone care. Ti posseggo
Io interamente. Ti ho staccata da tutto ciò che è della terra. Possiedi
il mio Cuore con tutte le sue ricchezze. Hai tutto il mio amore che non
ti verrà meno. Cammina fiduciosa e spera in Me. - Queste parole di Gesù
non furono di consolazione, ma di sollievo al peso delle mie
sofferenze. ... Negli ultimi giorni è ritornato il demonio a
tormentarmi l'immaginazione, con la mia vita di illusione, come afferma
lui, e a scuotermi il letto con forza. Mi sento frantumata dal peso di
una giustizia che cade su me. Mi pare che il mio corpo ne sia distrutto
e le mie vene strappate. Contemporaneamente provo grande soddisfazione
nel dare a quella giustizia il mio sangue, che sembra piovere sino alla
fine del mondo come riparazione. Quando ho saputo che durante la
settimana non avrei avuto la Comunione, ho sofferto molto. - Anche Tu
mi lasci? Come farò senza di Te? - Oggi, insperatamente, ho ricevuto la
visita di Gesù Eucaristico, appena entrato nel mio cuore, mi parlò: -
Eccomi, figlia mia! Mi dono a te sacramentato! Non puoi vivere senza
questa vita divina, perché non hai se non questa. Sono esigenze del mio
Cuore divino. Sono Io che permetto tutto questo...
Il mio grazie a chi concorre per la mia venuta qui, a sollievo della
tua anima. Non hai altro appoggio se non Gesù. Chiedo che ti
sostengano, che ti confortino... - (diario, 18-7-45). Non ho forza per
pregare. Da piccola pregavo tanto e amavo la preghiera. Con il passar
degli anni venne la malattia e aumentò l'amore alla preghiera. Se
talvolta tralasciavo qualche formula rituale, ne rimanevo
insoddisfatta. La malattia si aggravò. Per mancanza di forze, dovetti
riassumerle. Ma aumentò la mia unione con Dio. Tuttavia, soffrivo
quando dovevo tralasciarle. Che cosa è oggi la mia vita di preghiera? È
quasi soltanto mentale, ma posso dire che è quasi ininterrotta. Dico a
Gesù che mi abbandono tra le sue braccia; è in esse che voglio pregare,
in esse che voglio soffrire e vivere anche durante i miei leggeri
sonni. Quante volte la mia orazione continua, mentre chi mi visita
parla! Se la conversazione non mi interessa, rimango unita a. Gesù
anche se non Lo sento né Lo vedo per l'oscurità delle tenebre. Ma Gesù
sa che sono con Lui e voglio soltanto ciò che Egli vuole... (diario,
19-7-1945).