... O mio Dio, che sarà di me! Che tremenda confusione! Ho perduto
tutto il conforto del cielo e della terra. Il demonio danzava per la
contentezza: pareva che tenesse nelle sue mani il mio cuore... Muoio di
dolore, schiacciata fra tenebre: tenebre del cielo, tenebre della
terra... Giunse Gesù nella mia agonia: Confida che non ti inganni, né
sarai ingannata da satana: Io veglio su di te... Coraggio, perché tanto
sconforto? Non ami la tua croce? Non sai che lo sono con te?... -
Perdona, Gesù, il mio sconforto! Perdona tanti dubbi! Sai bene che
dubito solo di me: la mia miseria è senza pari... - ... Per un po' di
tempo rimasi confortata; poi mi immersi nuovamente nelle tenebre per
potere in esse nascondermi a tutti e per sempre... (diario, 5-5-1945).
« ... Sabato [5 maggio], al grande dolore e alla tristezza si aggiunse
il dispiacere di aver fatto soffrire lei per non avere dato mie
notizie. Neppure ieri ho dettato qualche parola perché alla domenica
qui in paese non si può spedire. Non fu per dimenticanza, né per
mancanza di volontà, ma di forze. Soffro e prego sempre per lei. Se
anche sapessi oggi che lei è contro di me, di opinione contraria in
tutto, creda che mai tralascerei di pregare ugualmente come prova della
mia gratitudine per il molto che ha fatto per me. Soffrire tutto, sì;
ma essere ingrata, giammai! Sono stata molto malata, senza poter
parlare neppure sottovoce. Ma ora, dopo aver preso qualche "cotoletta
ed alcune uova", posso già dettare qualcosa. E la mia anima, padre mio?
Il mio soffrire è indicibile. Non so perché, perfino in questo mi pare
di mentire, di esagerare. Soffro e non conosco la sofferenza. Soffro e
non sono io che soffro. Che mondo, che corpo e che vita di tenebre! Non
ho più nulla: solo tenebre e miseria. Il mese di Mammina, che amo
tanto, mi passa come indifferente; trascorre nelle tenebre, nella
freddezza. Il poco che prego, non sono io a pregare; così il poco che
amo si nasconde, scompare nelle tenebre. I dubbi sono un vero martirio.
Che grande confusione! Sentire che inganno e che mi inganno!
Dio mio, perdere tutto e tutti, ma non ingannare coloro che mi sono
tanto cari e si sacrificano tanto per me. Non voglio essere per loro
motivo di umiliazione. II demonio continua la sua parte infernale: in
tutto e con tutto trova modo di tormentarmi. Quanto temo di offendere
Gesù!... » (lettera a d. Umberto, 7-5-1945).