... Ho tanta nostalgia del Cielo! Faccio un grande sacrificio a non
chiedere a Gesù di portarmi presto lassù. Quante volte, tra l'altro,
sto per dirgli: - Dopo questo, vieni a prendermi per il cielo - ma,
ricordando la mia promessa di non chiederglielo, mi faccio violenza e
dico: - Compi in me i Tuoi disegni divini. - Mi pare che sarebbe un
sollievo per me se potessi chiedere a Gesù di accelerare la partenza
per la mia Patria. Comunque sia, non chiedo, non voglio mancare alla
promessa... Dopo la Comunione, si è fatta udire la voce di Gesù, più
soave della musica degli angeli: - ... Sono balsamo salutare, sono
medicina della tua anima tanto sacrificata per Me e per le anime. -
Mentre Egli parlava, il mio cuore si dilatava, pareva uscirmi dal petto
ed elevarsi molto in alto: come era grande! - Che cosa è questo, mio
Gesù? Che grandezza è mai quella che sento in me? - Mia figlia amata, è
l'edificio dell'amore; è la grandezza del tuo amore per il mio Cuore
divino e per le anime. È con questo amore che lo voglio essere amato; è
con questo amore che il mondo sarà salvo. È prossima l'ora della pace.
Se il mondo, ripeto, e ancora più il Portogallo, saprà ringraziare per
la grazia che gli è stata concessa, la pace sarà duratura... Se [gli
uomini] non mi ringrazieranno, se non faranno orazione e penitenza, se
non si rialzeranno dai loro grandi crimini, molto presto cadrà sul
mondo non fuoco di armi, ma fuoco della giustizia divina... - O Gesù,
rimasi tanto triste quando ti chiesi di lasciarmi in vita sino alla
fine della guerra, ma Tu lo sai che voglio soltanto la tua divina
Volontà. - Sono stato Io, figlia mia, ad ispirarti di chiedermi di
prolungare la tua esistenza terrena per dare una prova più chiara a
coloro che si sono opposti alla mia divina Volontà... - ... (diario,
7-4-1945).