Continuo a sentire due cose contemporaneamente: la perdita di Gesù e
quella delle anime. La prima mi causa tale orrore e rivolta da non
potersi dire: volontà di maledire questa perdita e di maledire la
terra. Mi pare che mi tormentino tutti gli orrori dell'inferno. Sento
che era meglio soffrire tutto, perdere tutto, piuttosto che perdere
Gesù. Mi basta questo per massimo martirio del corpo e dell'anima. Mio
Gesù, perderti!
E su questo grande dolore cade il peso della giustizia divina.
Tormento e dolore senza pari. E la perdita delle anime, ahi, quanto
costa! Il mio cuore le rincorre, dispensa loro tenerezza e amore. La
mia anima ne vede la fuga e agonizza. Non vi è amore che le fermi, non
vi sono parole che le commuovano: corrono, corrono verso la perdizione.
Quale dolore per Gesù e per me che sento questo! Non posso rassegnarmi
che le anime si perdano. Stamane, con la venuta di Gesù sacramentato,
sono spuntate in me nuove ansie che hanno dato inizio ad un nuovo mondo
nel mio cuore. E’ un edificio mondiale in costruzione. Le ansie sono di
purezza e di amore: l'edificio deve essere costruito con questo. Che
fiamme ardenti, che fuoco bruciante! Questa purezza e questo amore non
sono miei: sono per l'edificio, per il mondo. Mio Dio, ansie che
consumano! Vorrei parlare al mondo intero, vorrei parlare solo in amore
e purezza; vorrei che vivesse soltanto di queste ricchezze... (diario,
5-4-1945).
Continua in me l'edificio mondiale, insieme ai desideri e alle ansie di
amore e purezza. Voglio il mondo in fuoco d'amore, in purezza di
corpo, anima e cuore.
Sollevo gli occhi al cielo e grido sovente: - Che posso fare perché il
mondo si purifichi, si incendii e viva soltanto del Tuo divino amore? -
Con queste ansie uscii dalla prigione; percorsi molte strade
abbracciando fortemente la mia croce; amavo con tutto l'amore le spine
che circondavano il mio capo. Dall'elmo di spine sgorgavano fiotti di
sangue che scorreva lungo il mio corpo ed irrigava la terra. Sentivo
che Mammina veniva, pazza, alla mia ricerca, o meglio, alla ricerca del
suo Gesù; si apriva il varco fra la moltitudine per vedere dove poteva
incontrarlo. Il suo Cuore santissimo scoppiava, si dissolveva in
dolore e faceva scoppiare e dissolvere quello di Gesù. Nei momenti di
queste sofferenze, venne il demonio ad aumentarle di più; mi tormentò
al massimo...
Mi pareva perder la vita; venne Gesù a ridarmela. - Coraggio, figlia
mia, non hai peccato... Unisci il tuo dolore al mio e a quello della
mia Madre benedetta... -
Sul Calvario sentivo la vita del buon ladrone spirare nel mio cuore:
con quale pace egli dava la sua anima a Gesù! Si fece buio sul
Calvario, tutta la terra tremò e fece tremare la croce. Gesù
consegnava il suo Spirito all'eterno Padre, mentre un gran numero di
curiosi atterriti scendevano come formiche dall'alto della montagna. È
venuto Gesù ad addolcire il mio grande dolore e a togliermi il terrore
che tutto questo mi causava: - Coraggio, figlia mia, universo di
dolore, di purezza e di amore! Ciò che opero in te l'ho destinato alle
anime! La tua vita osservata, letta e divulgata, sarà una manna
celeste, feconda di una immensità di amore, di vita e di salvezza. È
questo l'edificio che ho innalzato in te...
È a tua imitazione che in futuro il mondo mi amerà; ècon la tua
purezza che si purificherà. Gli uomini impediscono che sia dispensata
alle anime la medicina che ho loro destinata; ciò che non proibiscono,
perché non possono, è che lo continui le mie meraviglie in te... Io
sono l'artista divino: lavoro in te ed opero i più grandi prodigi. Chi
ti ammira, ammira Gesù; chi ti ama, ama Gesù; chi ti imita, imita Gesù.
Ho ritratto Me in te: sei la copia più fedele di Cristo crocifisso. Il
mondo esulterà di gioia quando conoscerà ciò, che fu la tua vita sulla
terra. - O Gesù, se parlassero così coloro che non mi conoscono e non
sanno quanto Ti ho offeso,... ma parli Tu che tutto conosci e cui nulla
della mia vita è occulto... che vergogna e confusione io sento!
Rimedia Tu a tutto il male, purificami, colmami di amore, coprimi della
tua Grazia, affinché possa essere per le anime la medicina che vuoi Tu
... - ... (diario, 6-4-1945).