MaM
Messaggio del 6 ottobre 2017:Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla perseveranza nella preghiera. Pregate, cari figli, e aprite i vostri cuori! Desidero ottenere da mio Figlio delle grazie, perciò aprite i vostri cuori per poterle ricevere. Grazie, cari figli, per aver risposto anche oggi alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Che sarà mai perdere Gesù eternamente?


« È con molto sacrificio, perché priva di forze, che le scriva per ringraziarla della lettera inviatami con tanta carità. Il Si­gnore la ricompensi. Per me, non è consolazione ricevere lettere o notizie riguar­danti persone che tanto stimo e che fanno da sostegno e guida alla mia anima; è appena un sollievo che fa rivivere la mia vita più che morta.

Siccome voglio soltanto ciò che Gesù vuole, la mia vo­lontà sta solamente nella Sua. Lo benedico e lodo per tutto, abbandonata alla sua divina Provvidenza e ricevo tutte le spine come carezze deliziose del cielo. Le manda Gesù. Per suo amore e per le anime sorrido a tutto. Continuano le paure per gli assalti del demonio, anche se in questo mese ne sono stata più risparmiata. Ma quando viene... oh quanta malizia!

Che io lo desideri o no, a volte devo comparire alla pre­senza di Gesù; altre volte non Lo sento, sperimento la Sua perdita. Se sapesse, padre, l'orrore che tutto questo mi causa! Cosa sarà mai perdere Gesù eternamente? Provo il dolore Suo per la perdita delle anime; provo i sentimenti e l'amore che ha per loro: non vi sono parole ed intelligenze umane capaci di spiegare. L'immaginetta allegata con la frase che parla di spine è per lei; sull'altra [immaginetta], dal momento che non posso mandarne una per ciascun novizio e confratello di codesta santa Casa, ho scritto un pensiero che interessa tutti: è mio desiderio che tutti lo pratichino. Deolinda e tutta la famiglia ringraziano per i saluti e li ricambiano con gli auguri di una santa Pasqua. Da parte mia, auguro a lei e alla comunità le tenerezze, le benedizioni e l'a­more di Gesù resuscitato. E lei quando verrà? Le ho preparato un grande calvario, nevvero? Mi perdoni e, per carità, non mi dimentichi nella preghiera. lo ricordo molto tutti a Gesù e a Mammina... » (lettera a d. Umberto, 31-3-1945).