... Sento che non posso resistere a tanto... Non posso restar qui sulla
terra di più... Voglio lasciare il mondo e voglio portarlo con me; non
lo voglio e lo amo; non gli appartengo ed è mio; aborro tutto ciò che è
del mondo e voglio abbracciare il mondo al punto da non lasciarlo
più... Voglio entrare nel cielo, ma con tutta l'umanità. Mio Gesù, che
devo mai fare?... Non so quali maggiori sofferenze io possa desiderare
per il mio corpo...
Continuo a soffrire i rimorsi, quel tarlo che rode le anime di alcune
persone... Soffro per la infelicità di qualcuno che mi ha ferito
tanto... Sento e vedo i tormenti che mi aspettano. Sento che sono
bersagliata: le pietre mi colpiscono il cuore. Sento che mi ritiro da
un convivio, che fuggo verso la solitudine per poter piangere in
silenzio.
Quante lacrime di sconforto e di vergogna nel vedermi rivestita di
tutte le cattiverie e trovarmi in tale stato alla presenza dell'eterno
Padre! L'amore mi spinge incontro al dolore. A labbra mute, ad occhi
chiusi, mi consegno: vado verso la morte. Una pioggia di spine cade su
di me: il mio corpo diventa come lebbroso. Ma io sto a braccia aperte,
con un tenero sorriso ed una mansuetudine senza pari: nascondo e
dissimulo tutto.
O mio Gesù, io vorrei, solo per la tua gloria, saper dire ciò che
avviene in me, ciò che Tu soffristi per noi! Oh, quale tenerezza, quale
bontà, o innocente, innocente Gesù! (diario, 8-2-1945).
Se ogni giorno, dopo i miei leggeri sonni, mi sveglio immersa in
grande dolore e tristezza, tale sofferenza raddoppia al venerdì. Non ho
parole né capacità per esprimerla. Oggi mi sono svegliata stanchissima.
Mi pareva che i miei capelli fossero inzuppati di sangue, e così pure i
vestiti incollati al corpo. Mi trovavo sola in una oscura prigione.
Sentivo il dolore dell'abbandono in cui mi avevano lasciato coloro che
mi erano più cari: dove erano le loro proteste di non abbandonarmi?
Tutto questo è come un libro a caratteri ben chiari, stampato nella
mia anima; non sono immaginazioni. Tante volte mi sforzo di distrarmi
per vedere se scompare questa sofferenza. Mi inganno: è ferita
profonda, è dolore vivissimo che solo Gesù e Mammina possono addolcire.
Venne poi il demonio sotto forma di lupo e di leone, facendo davanti a
me scene orribili... Io vorrei che le anime conoscessero le sue astuzie
diaboliche perché non si lasciassero ingannare! Con la venuta di Gesù
Sacramentato, con il calore del suo divino Amore che Egli mi ha fatto
sentire intensamente, ho ripreso un po' di vita.
Il suo conforto mi incoraggiò a percorrere il cammino del Calvario. Fui
tanto maltrattata! Caddi tante volte sotto il peso della croce e con
delle corde fui trascinata indietro per lunghi tratti. Cadevo con il
volto a terra e brani delle mie carni lacerate rimanevano tra le
pietre. Tutte le sofferenze che mi attendevano annientavano il mio
cuore: era una oppressione che lo soffocava e gli toglieva la vita.
Sulla croce, abbandonata da tutti, nell'udire le ingiurie più
infamanti, sentivo scorrere sul mio corpo i rigagnoli del sudore della
morte; vi si univano le gocce di sangue che cadevano in abbondanza dal
mio capo e dalle mie piaghe. Nella sofferenza sentivo grande dolcezza
di essere moneta per le anime; ma non potevo avere neppure un sorriso.
In questo abisso di dolore venne Gesù: - ... Figlia mia, sei un mare
immenso di ricchezza, sei porto di salvezza. Quando sarai in cielo
presso il trono divino e là giungeranno suppliche in tuo nome a favore
dei peccatori in pericolo, quando tu dirai « Padre mio, desidero che
quel peccatore si salvi », nello stesso momento egli sentirà il tocco
della grazia: tutti, per te, saranno salvi. Tu sarai un filo d'oro
finissimo che li legherà a Me per sempre. - - O mio Gesù, giacché, per
tua bontà e potere infinito, mi farai così potente nel cielo, fa' che
già fin d'ora in terra tutti i peccatori che io Ti nominerò si
convertano e siano salvi. - - Chiedi, chiedi, figliolina, sei potente.
Affida al mio Cuore quanti vorrai. La tua vita sulla terra è fare il
bene alla terra stessa, è diffondervi il bene... Ascolta, figlia mia
amata, i tali (e mi fece i nomi) sono in pericolo di perdersi: sono
tanto accecati dalle passioni! Mi offendono tanto gravemente, tanto
scandalosamente!... - - O Gesù, voglio offrirmi a Te per consolarti e
per salvarli. Scegli la riparazione che vuoi; dammi la tua grazia, la
tua forza divina: con esse sono pronta per qualsiasi sacrificio.
(diario, 9-2-1945).
...Ieri passai più di tre ore a parlare di Gesù con una persona lontana
da Lui da molti anni. Non ricordo che abbia frequentato mai la chiesa.
Ne rimasi bagnata di sudore e stanca tanto da non poter più muovere le
labbra per pronunciare parola. Ma questo mio sforzo non fu senza
ricompensa: Gesù permise che per qualche tempo ne provassi gioia.
Quella persona mi diede segni di pentimento e mi promise di cambiare
vita. Mi pare proprio che, fra pochi giorni, sarà strappata al potere
di satana. Ah, se io vedessi in tale disposizione tutti coloro che sono
lontani da Gesù! Voglio soffrire, voglio soffrire, voglio salvarli: li
amo, sono di Gesù (diario, 13-2-1945).