MaM
Messaggio del 20 maggio 2013:Cari figli, anche oggi in modo particolare vi invito, in questo tempo di grazia: apritevi allo Spirito Santo. Cari figli, non permettete che il mondo vi guidi. Perciò che lo Spirito Santo vi guidi! Pregate, perseverate nella preghiera. Che lo Spirito Santo scenda sulle vostre famiglie che sono nel buio. La Madre prega insieme con voi e intercede presso suo Figlio. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Nella sofferenza, grande dolcezza di essere moneta per le anime (Momenti della Passione)

... Sento che non posso resistere a tanto... Non posso restar qui sulla terra di più... Voglio lasciare il mondo e voglio por­tarlo con me; non lo voglio e lo amo; non gli appartengo ed è mio; aborro tutto ciò che è del mondo e voglio abbracciare il mondo al punto da non lasciarlo più... Voglio entrare nel cielo, ma con tutta l'umanità. Mio Gesù, che devo mai fare?... Non so quali maggiori sofferenze io possa desiderare per il mio corpo...

Continuo a soffrire i rimorsi, quel tarlo che rode le anime di alcune persone... Soffro per la infelicità di qualcuno che mi ha ferito tanto... Sento e vedo i tormenti che mi aspettano. Sento che sono bersagliata: le pietre mi colpiscono il cuore. Sento che mi ritiro da un convivio, che fuggo verso la solitudine per poter piangere in silenzio.

Quante lacrime di sconforto e di vergogna nel vedermi rivestita di tutte le cattiverie e trovarmi in tale stato alla pre­senza dell'eterno Padre! L'amore mi spinge incontro al dolore. A labbra mute, ad occhi chiusi, mi consegno: vado verso la morte. Una pioggia di spine cade su di me: il mio corpo diventa come lebbroso. Ma io sto a braccia aperte, con un tenero sor­riso ed una mansuetudine senza pari: nascondo e dissimulo tutto.

O mio Gesù, io vorrei, solo per la tua gloria, saper dire ciò che avviene in me, ciò che Tu soffristi per noi! Oh, quale tenerezza, quale bontà, o innocente, innocente Gesù! (diario, 8-2-1945).

Se ogni giorno, dopo i miei leggeri sonni, mi sveglio im­mersa in grande dolore e tristezza, tale sofferenza raddoppia al venerdì. Non ho parole né capacità per esprimerla. Oggi mi sono svegliata stanchissima. Mi pareva che i miei capelli fossero inzuppati di sangue, e così pure i vestiti incollati al corpo. Mi trovavo sola in una oscura prigione. Sentivo il dolore dell'abbandono in cui mi avevano lasciato coloro che mi erano più cari: dove erano le loro proteste di non abbandonarmi? Tutto questo è come un libro a caratteri ben chiari, stam­pato nella mia anima; non sono immaginazioni. Tante volte mi sforzo di distrarmi per vedere se scompare questa sofferenza. Mi inganno: è ferita profonda, è dolore vivissimo che solo Gesù e Mammina possono addolcire.

Venne poi il demonio sotto forma di lupo e di leone, fa­cendo davanti a me scene orribili... Io vorrei che le anime conoscessero le sue astuzie diaboliche perché non si lascias­sero ingannare! Con la venuta di Gesù Sacramentato, con il calore del suo divino Amore che Egli mi ha fatto sentire intensamente, ho ripreso un po' di vita.

Il suo conforto mi incoraggiò a percorrere il cammino del Calvario. Fui tanto maltrattata! Caddi tante volte sotto il peso della croce e con delle corde fui trascinata indietro per lun­ghi tratti. Cadevo con il volto a terra e brani delle mie carni lacerate rimanevano tra le pietre. Tutte le sofferenze che mi attendevano annientavano il mio cuore: era una oppressione che lo soffocava e gli toglieva la vita. Sulla croce, abbandonata da tutti, nell'udire le ingiurie più infamanti, sentivo scorrere sul mio corpo i rigagnoli del sudore della morte; vi si univano le gocce di sangue che cadevano in abbondanza dal mio capo e dalle mie piaghe. Nella sofferenza sentivo grande dolcezza di essere moneta per le anime; ma non potevo avere neppure un sorriso.

In questo abisso di dolore venne Gesù: - ... Figlia mia, sei un mare immenso di ricchezza, sei porto di salvezza. Quando sarai in cielo presso il trono divino e là giungeranno suppliche in tuo nome a favore dei pecca­tori in pericolo, quando tu dirai « Padre mio, desidero che quel peccatore si salvi », nello stesso momento egli sentirà il tocco della grazia: tutti, per te, saranno salvi. Tu sarai un filo d'oro finissimo che li legherà a Me per sempre. - - O mio Gesù, giacché, per tua bontà e potere infinito, mi farai così potente nel cielo, fa' che già fin d'ora in terra tutti i peccatori che io Ti nominerò si convertano e siano salvi. - - Chiedi, chiedi, figliolina, sei potente. Affida al mio Cuore quanti vorrai. La tua vita sulla terra è fare il bene alla terra stessa, è diffondervi il bene... Ascolta, figlia mia amata, i tali (e mi fece i nomi) sono in pericolo di perdersi: sono tanto accecati dalle passioni! Mi offendono tanto gravemente, tanto scandalosamente!... - - O Gesù, voglio offrirmi a Te per consolarti e per sal­varli. Scegli la riparazione che vuoi; dammi la tua grazia, la tua forza divina: con esse sono pronta per qualsiasi sacri­ficio. (diario, 9-2-1945).

...Ieri passai più di tre ore a parlare di Gesù con una persona lontana da Lui da molti anni. Non ricordo che abbia frequentato mai la chiesa. Ne rimasi bagnata di sudore e stanca tanto da non poter più muovere le labbra per pronunciare parola. Ma questo mio sforzo non fu senza ricompensa: Gesù permise che per qualche tempo ne provassi gioia. Quella persona mi diede segni di pen­timento e mi promise di cambiare vita. Mi pare proprio che, fra pochi giorni, sarà strappata al potere di satana. Ah, se io vedessi in tale disposizione tutti coloro che sono lontani da Gesù! Voglio soffrire, voglio soffrire, voglio salvarli: li amo, sono di Gesù (diario, 13-2-1945).