MaM
Messaggio del 25 settembre 2017:Cari figli! Oggi vi invito ad essere generosi nella rinuncia, nel digiuno e nella preghiera per tutti coloro che sono nella prova, e sono vostri fratelli e sorelle. In modo particolare vi chiedo di pregare per i sacerdoti e tutti i consacrati affinché con più ardore amino Gesù, affinché lo Spirito Santo riempia i loro cuori con la gioia, affinché testimonino il Cielo e i misteri celesti. Molte anime sono nel peccato perché non ci sono coloro che si sacrificano e pregano per la loro conversione. Io sono con voi e prego per voi perché i vostri cuori siano riempiti di gioia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Soffrire tutto senza dettare più nulla!


« ... Ho un grande debito! Ho tanto da ringraziarla: pre­ghiere, lettere piene di conforto, tante e tante cose!... Come la ricambierò? Incarico Gesù e Mammina di farlo per me.

I vomiti sono cessati, ma mi sento tanto ammalata: non ho forza, né disposizione per nulla. Mi sarebbe piaciuto farle trovare, al suo ritorno da Lisbona, qualche mia parola, ma non l'ho potuto fare. Grazie delle no­tizie che mi ha dato di Alexandrina e della persona trovata a Fatima. Il Signore permetta che la Sua causa trionfi, a Suo onore e gloria per il bene delle anime: è ciò che mi interessa; a me non importa l'essere umiliata.

Dio voglia che lei, dopo la predicazione, possa venire qui, come promette nella sua ultima lettera. Ho tanto bisogno di parlarle: mi pare di soffocare. Povera anima mia, come è triste il mio vivere!... Il demonio, mentre avevo la crisi di vomiti, non usò delle sue malizie, ma chiacchierava e mi affliggeva, dicendomi che, dopo un po' di riposo, mi avrebbe trascinata nuovamente alla vita di peccato. Le chiedo il favore di ringraziare d. Previsano per la sua lettera; a lui e a tutti i sacerdoti salesiani i nostri rispettosi saluti e ringraziamenti per le preghiere. Non mi sono dimen­ticata di unirmi a loro nella festa di D. Bosco... Saluti e santi ricordi a tutti i novizi e ai confratelli. Ella potrebbe ora dispensarmi dal dettare il mio diario spi­rituale: faccio un sacrificio tanto grande!... Mi lasci soffrire tutto senza dettare più nulla... » (lettera a d. Umberto, 6-2-1945).