MaM
Messaggio del 19 gennaio 1989: Figli cari! E’ grande l’importanza che ognuno di voi ha nei piani di Dio. Per questo vi chiedo di offrirvi per me ogni giorno come vittime davanti a Dio Padre affinchè si realizzino i piani che egli ha programmato per voi e per il mondo intero.

Beata Alexandrina Maria da Costa - « Ti ho resa simile a Me » (Momenti della Passione)


... Che triste giovedì! Quanta falsità mi preparano! È già notte: mi sento in un importante raduno, in un convito di grande intimità [ultima cena]; le conversazioni sono orientate a dar conforto. Nella mia anima si presentano due quadri tanto differenti: un tradimento senza pari e un amore senza pari; un amore, una dolcezza, una tenerezza tali verso quel tradimento che nessun cuore le può comprendere. Quanti richiami pieni di dolcezza verso quel tradimento. Ma il traditore resiste: a nulla si arrende; non si trova bene vicino a quell'Agnello vittima innocente. Non so esprimere la bontà e la delicatezza di Gesù. Vorrei che la mia anima fosse un libro ove tutti potessero apprendere le manifestazioni di bontà, le tenerezze, l'amore di Gesù (dia­rio, 25-1-1945).

Gesù oggi mi chiede due sacrifici: uno dell'anima, l'altro del corpo; dell'anima perché devo dettare tutto ciò che sento e soffro, del corpo perché è tanto grave il mio stato che non posso muovere le labbra per parlare: mi pare che ad ogni pa­rola che pronuncio mi vengano strappati il cuore e le viscere. Confido in Gesù che mi aiuterà a dettare almeno le sue divine parole [dell'estasi] ... Fin dal mattino avevo questa impressione: io correvo verso la morte e la morte verso di me; correvo perché impulsi d'a­more mi obbligavano a correre. Soltanto il sangue e la morte avrebbero salvato il mondo e io volevo salvarlo.

Quante volte, nel tragitto, caddi sfinita, sembrandomi di perdere la vita! Perdere la vita per dar vita mi dava forza, e riprendevo a camminare. Sul Calvario, in croce, il mio sangue usciva a fiotti. Calma e serena, con lo spirito tutto in Dio, aspettavo il momento della più grande felicità: il momento della salvezza. Poi venne Gesù, tanto pieno di amore e di tenerezza per me: - Figlia mia, tabernacolo divino ove io abito, prigione ­di dolcezza e d'amore! Ho legato il mio Cuore al tuo con i vincoli del più santo amore. Mi hanno legato a te i tuoi lacci incantevoli... Nulla ci può separare; non vi è nulla che possa tagliare i vincoli coniugali che ci uniscono. O mia colomba... per il tuo amore serafico il mondo mi amerà... Sei e sarai sempre la calamita dei peccatori. - O sì, Gesù, voglio attirarli a Te, a qualsiasi costo. Ti chiedo la grande grazia di racchiuderli tutti nel tuo divin Cuore. Che nessuno si perda. Non Ti rifiuto sofferenze, ma Tu non negarmi anime. - Figlioletta, eroina del mondo senza pari, così come sen­za pari sono il tuo dolore ed il tuo amore. Sei ricca e potente. Ho preparato in te un armamento forte, armamento di guerra: non armi né fuoco distruttore, ma armamento delle virtù più eroiche... non solo per combattere per il Portogallo, ma per il mondo intero. Combatterai e vincerai...

Mia sposa amata, nuovo vangelo ove è scritta, in modo in­delebile, la vita di Cristo crocifisso: vita di dolore, vita di amore, vita di follie per le anime, vita di carità, vita di scienze e dottrine di Cristo Redentore. Ti ho resa simile a Me, ti ho modellata su di Me, vittima cara, innocente salvatrice, sbocciata in questo fortunato calva­rio. Salvami le anime, mettile al sicuro sotto il manto che ti è stato dato dalla mia Madre benedetta... -

Gesù mi tenne fra le sue braccia per alcune ore: mi ricor­dava la madre che non abbandona il suo figlioletto quando è moribondo. Io soffrivo molto, ma ero confortata dalle tenerezze di Gesù. Tanta sua bontà verso di me mi confonde, mi annienta (diario, 26-1-1945).