MaM
Messaggio del 2 febbraio 2009:Cari figli, oggi con cuore materno desidero ricordarvi, cioè avvertirvi dell’immenso amore di Dio e della pazienza che scaturisce da esso. Il vostro Padre mi manda e aspetta. Aspetta i vostri cuori aperti pronti per le sue opere. Aspetta i vostri cuori uniti nell’amore cristiano e nella misericordia nello spirito di mio Figlio. Non perdete tempo, figli, perché non ne siete padroni. Vi ringrazio.

Beata Alexandrina Maria da Costa - « La tua vita è dolore che dà amore » (Momenti della Passione)


... Gesù, quali sono le carezze [= sofferenze] che riceverò da Te in questo nuovo anno? Sono piena di timore, più ancora, di sgomento. Venga ciò che deve venire. Per quanto potrò es­sere ferita ed umiliata, con la tua grazia divina, a tutto dirò: - Benvenuto; si faccia la volontà di Gesù! - ... Vorrei nascere ora, ma conoscerti già, per non macchiare per nulla il mio corpo; vorrei che con me rinascesse il mondo intero e che tutto già ti conoscesse, per non lasciarsi macchiare... (diario, 4-1-1945).

... Sento che tante strade sono bagnate con il mio sangue. Vedo tanta rivolta e indignazione... Il mio corpo è una sola piaga. Il sangue del capo, spillato dalle spine, mi bagna tutto il corpo. A braccia aperte mi consegno alla croce: mi lascio crocifiggere.

Un grido continuo: - Padre, Padre mio, anche Tu mi hai abbandonata! Sono la tua vittima; mi do a Te per le anime. - O mio Dio, se io avessi volontà, preferirei l'inferno a que­sta sofferenza [rivivere la Passione] e ai momenti dei miei colloqui con Te. Sì, perché là, non parlandoti e non ascoltan­doti, non temerei di ingannarmi e di ingannare nessuno e non sarei tanto perseguitata dal mondo. Perdonami lo sfogo: sento orrore all'inganno e alla bugia. Sento timore di me stessa e paura dei venerdì: sparissero e sparissi anch'io nel tuo amore infinito! Venga tutta la sofferenza, venga la croce, venga la morte. Abbraccio tutto: sono la tua vittima, Gesù. - Da queste sofferenze passai ad un profluvio di luce, pace e dolcezza... Gesù mi parlò: - ... È stato un anno di amore, un anno colmo di salvezza. Figlia mia, fiore angelico, benia­mina della divina Trinità, beniamina di Maria e di tutta la corte celeste, il tuo dolore ha arricchito il cielo ed è scritto in lettere d'oro... Ti attende un anno di amarezze ma anche di gioie: le spe­rimenterai come sole che appare e rapidamente si nasconde tra le nubi. Ma non temere: questa è la tua vita. È vita che dà vita; è dolore che dà amore... - (diario, 5-1-1945).