... Sono stanca per tanta sofferenza; il corpo vien meno, ma la volontà
è pronta: brama e vuole solamente la volontà divina. In questi ultimi
giorni cominciai a sentire più che mai, e oggi in modo quasi
insopportabile, le ansie di salvare il mondo... Voglio tutto il
sacrificio e di buona volontà mi lascio immolare per salvarlo. Vorrei
avere in mano un pugnale per aprirmi nel cuore una piaga tanto profonda
che mi desse sangue a sufficienza per scrivere su tutta la terra: «
convertitevi, o peccatori, non offendete più Gesù! Il cielo è tanto
bello! Ed Egli creò tutti per il cielo ». Vorrei andare in ginocchio,
bocconi, in tutte le parti del mondo, per lasciare ben visibili, in
ogni palmo di terra, scritte da me e con il mio sangue queste parole: «
Peccatori, convertitevi, convertitevi! ».
Non so che cosa devo fare di più, mio Gesù, per Te e per le anime.
Durante la notte subii gli assalti del demonio... Vidi abissi senza
fine. In mezzo a sporchi detriti stavano grandi serpenti ed enormi
coccodrilli che tormentavano e terrorizzavano una moltitudine che penso
fossero le anime cadute laggiù. Stanca per la lotta, e timorosa di
cadervi dentro, non potevo invocare Gesù. E il demonio mi diceva: -
Invoca me, di' che vuoi me, che non vuoi Dio, che vuoi il peccato e il
piacere. - ... Solo nei momenti più tremendi, verso la fine della
lotta, potei invocare il Cielo... Nello stesso luogo dove erano gli
abissi mi apparve un bel giardino pieno di fiori, di varie qualità. Che
belli! Fra di essi cadevano raggi molto brillanti, più brillanti
dell'oro. Contemplai tutto senza saperne il significato.
Nel medesimo istante, Gesù mi disse: - I fiori di questo bel giardino
sono le tue eroiche virtù. I loro petali sono fini, delicati, il loro
profumo è attraente; i raggi sono del mio divino amore. Non piangere,
figliolina; la tua purezza non si macchia nei combattimenti contro il
demonio; tu ne esci ogni volta più pura e piena di fascino. È la
riparazione che Io esigo da te. Se non vi fosse questa riparazione,
cadrebbero negli abissi che hai visto ora tante e tante anime,
rimanendovi là eternamente... - (diario, 11-12-1944).
Un nuovo tormento per l'anima mia, che mi fa soffrire e non mi lascia
tranquilla: vorrei nascondermi in uno scrigno, che nessuno sapesse né
potesse aprire; vorrei stringermi le braccia sul cuore con una stretta
che nessuno potesse svincolare, perché voglio difendere non so che cosa
che mi è stato consegnato e che devo vegliare e custodire. - Mio Dio,
non so come riuscire a difenderlo, conservarlo bene e conservarlo
tutto. Mi rifugio, o Gesù, nel tuo divin Cuore; sia esso lo scrigno
benedetto che conservi me per sempre e questa consegna che mi è stata
fatta e mi dà tante preoccupazioni. Lì, starò bene, sarò sicura. Non
correrò pericoli; né io né ciò che devo custodire. Custodiscimi per
sempre. -