MaM
Messaggio del 25 agosto 2004:Cari figli, vi invito alla conversione del cuore. Decidetevi, come nei primi giorni della mia venuta qui, al totale cambiamento della vostra vita. Così, figlioli, avrete la forza di inginocchiarvi e davanti a Dio aprire i vostri cuori. Dio sentirà le vostre preghiere e le esaudirà. Io davanti a Dio intercedo per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Gesù mi consegnò l'umanità (Momenti della Passione)

... Come una colomba che nell'oscurità non vede la via, sto muovendo nell'aria le ali legate senza poter né scendere né salire, timorosa di cadere irrimediabilmente. O mio Dio, che sarà di me?... Stamane assai presto era grandissimo il dolore che sentivo in me: erano molto forti la ripugnanza e la vergogna che mi causava la vista di tutto il popolo che si preparava in attesa di nuovi avvenimenti. Mi pareva di vedere gruppi, qui e là, a fare commenti. Mio Dio, mi attende il venerdì! Che paura! Tutto questo che sento e vedo è avvenuto in Te, o Gesù! Sono sofferenze tue, che hai sopportato per amor mio!

Il mio sguardo mi pare che penetri nell'intimo di tutta la moltitudine che riempie le strade: la mia anima sente tutto. Sul fianco di una altura, presso l'entrata della città, la pianta di fico maledetta da Gesù; più in basso, qualcuno porta sul capo un'anfora di acqua; avvengono abboccamenti: parlano, si preparano a nuovi avvenimenti. Vedo tutto, sento tutto. Quan­to soffro in silenzio! Quella pianta di fico ricordo di averla veduta verde; oggi è secca, come legna vecchia per il fuoco. Io non pensavo affatto a tutto questo; anzi, sentendo che iniziavo a rivivere queste scene, cercavo di distrarmi e di far conto di non sentire nulla. Sforzo inutile. Questi sentimenti si ravvivavano sempre più nella mia anima. Mi sforzavo di non voler sentire, non per sfuggire al dolore né alla volontà del mio Gesù, ma per il timore di confondermi e di illudermi. Mi sono però convinta che non erano illusioni. Gesù, nel ve­dere il mio timore dell'inganno, non poteva lasciarmi ingan­nare. Nessuno come Lui sa che non voglio ingannare alcuno... (diario, 7-12-1944).

... Venne Gesù, mi riscaldò con il calore del suo divino amore. Mi disse: - Il tuo dolore, figlia mia, è dolore di sal­vezza. Il mare immenso di sangue che sgorga dal tuo cuore è il luogo ove sono immersi i peccatori. E' nel sangue del tuo dolore che essi sono purificati. Sei una seconda arca di Noè. In te racchiudo i peccatori; in te, come in quell'arca, racchiudo tutto per la vita del nuo­vo mondo. Il tuo dolore, la tua immolazione sono dolore e immolazione di vita più per le anime che per i corpi. Coraggio, figliolina! Non temere nulla. La pioggia che cade sulla nuova arca non è di condanna, ma di salvezza: è pioggia di umilia­zioni, disprezzi e sacrifici. L'arca non è in pericolo: naviga nelle altezze. Una volta abbassate le acque della persecuzione, il mondo vedrà la ricchezza di salvezza che l'arca conteneva. Figliolina mia, è con Me la mia Madre benedetta, ascolta ciò che ti dice. - - Figlia mia, eccomi con il mio divin Figlio a consegnarti l'umanità e a chiuderla nel tuo cuore. Le chiavi restano in mano a Gesù e alla tua cara Mammina. Ti ho dato il mio manto e la mia corona di regina: sei stata coronata da Me. Sei regina dei peccatori, del mondo, scelta da Gesù e da Maria. Oggi, giorno della mia concezione immacolata, ti consegniamo il tuo possedimento regale. Da oggi è tuo, guidalo, custodiscilo. Custodiscilo sulla terra così come dopo lo custodirai e guiderai dal cielo. Ho scelto questo giorno festivo in mio onore, per­ché in unione a me sia festeggiato il giorno di questa consegna della umanità... - Sentii come se mi aprissero il cuore. Depositato in esso qualcosa, lo rinchiusero a chiave. Gli diedero calore. Poi rimasi tra Gesù e Maria come in una pressa: talmente mi stringe­vano fra i loro Cuori divini che mi pareva non poter resistere a tanto amore... Mammina continuò: - Figliolina amata, ricevi la vita del­la quale vivi, ricevi la vita del cielo, ricevila e dàlla alle anime. - Gesù aggiunse: - Puro giglio, stella scintillante che bril­lerai notte e giorno, a luce e guida dei peccatori, a luce e guida di quanti mi vorranno seguire ed amare con amore molto puro e forte, coraggio, non temere la guerra del mondo... - ... O Concezione pura, o Madre di Gesù, custodisci il mio corpo inchiodato sulla croce, alla croce abbracciato... - Ricevetti nuove consolazioni da Gesù e da Mammina, feci loro la consegna di me stessa, di coloro che mi sono cari e infine del mondo intero, includendo quelli che più mi fanno soffrire. - Mammina, metto nelle tue mani l'umanità... Salvala, solo Tu lo puoi.

Mi sento tutta confusa e vergognosa per questa consegna del mondo. Che può mai questa mia miseria senza la vostra protezione? O Gesù, o Mammina, mi consegno a Voi, come il soldato che vuol combattere per difendere il vostro regno. Vo­glio lottare e obbedire: comandate! Io, con la vostra grazia, farò frutto; sarò forte. Con la grazia e la forza dall'Alto sarà salvo il mondo... - (diario, 8-12-1944).