... Come una colomba che nell'oscurità non vede la via, sto muovendo
nell'aria le ali legate senza poter né scendere né salire, timorosa di
cadere irrimediabilmente. O mio Dio, che sarà di me?... Stamane assai
presto era grandissimo il dolore che sentivo in me: erano molto forti
la ripugnanza e la vergogna che mi causava la vista di tutto il popolo
che si preparava in attesa di nuovi avvenimenti. Mi pareva di vedere
gruppi, qui e là, a fare commenti. Mio Dio, mi attende il venerdì! Che
paura! Tutto questo che sento e vedo è avvenuto in Te, o Gesù! Sono
sofferenze tue, che hai sopportato per amor mio!
Il mio sguardo mi pare che penetri nell'intimo di tutta la moltitudine
che riempie le strade: la mia anima sente tutto. Sul fianco di una
altura, presso l'entrata della città, la pianta di fico maledetta da
Gesù; più in basso, qualcuno porta sul capo un'anfora di acqua;
avvengono abboccamenti: parlano, si preparano a nuovi avvenimenti. Vedo
tutto, sento tutto. Quanto soffro in silenzio! Quella pianta di fico
ricordo di averla veduta verde; oggi è secca, come legna vecchia per il
fuoco. Io non pensavo affatto a tutto questo; anzi, sentendo che
iniziavo a rivivere queste scene, cercavo di distrarmi e di far conto
di non sentire nulla. Sforzo inutile. Questi sentimenti si ravvivavano
sempre più nella mia anima. Mi sforzavo di non voler sentire, non per
sfuggire al dolore né alla volontà del mio Gesù, ma per il timore di
confondermi e di illudermi. Mi sono però convinta che non erano
illusioni. Gesù, nel vedere il mio timore dell'inganno, non poteva
lasciarmi ingannare. Nessuno come Lui sa che non voglio ingannare
alcuno... (diario, 7-12-1944).
... Venne Gesù, mi riscaldò con il calore del suo divino amore. Mi
disse: - Il tuo dolore, figlia mia, è dolore di salvezza. Il mare
immenso di sangue che sgorga dal tuo cuore è il luogo ove sono immersi
i peccatori. E' nel sangue del tuo dolore che essi sono purificati. Sei
una seconda arca di Noè. In te racchiudo i peccatori; in te, come in
quell'arca, racchiudo tutto per la vita del nuovo mondo. Il tuo
dolore, la tua immolazione sono dolore e immolazione di vita più per le
anime che per i corpi. Coraggio, figliolina! Non temere nulla. La
pioggia che cade sulla nuova arca non è di condanna, ma di salvezza: è
pioggia di umiliazioni, disprezzi e sacrifici. L'arca non è in
pericolo: naviga nelle altezze. Una volta abbassate le acque della
persecuzione, il mondo vedrà la ricchezza di salvezza che l'arca
conteneva. Figliolina mia, è con Me la mia Madre benedetta, ascolta ciò
che ti dice. - - Figlia mia, eccomi con il mio divin Figlio a
consegnarti l'umanità e a chiuderla nel tuo cuore. Le chiavi restano in
mano a Gesù e alla tua cara Mammina. Ti ho dato il mio manto e la mia
corona di regina: sei stata coronata da Me. Sei regina dei peccatori,
del mondo, scelta da Gesù e da Maria. Oggi, giorno della mia concezione
immacolata, ti consegniamo il tuo possedimento regale. Da oggi è tuo,
guidalo, custodiscilo. Custodiscilo sulla terra così come dopo lo
custodirai e guiderai dal cielo. Ho scelto questo giorno festivo in mio
onore, perché in unione a me sia festeggiato il giorno di questa
consegna della umanità... - Sentii come se mi aprissero il cuore.
Depositato in esso qualcosa, lo rinchiusero a chiave. Gli diedero
calore. Poi rimasi tra Gesù e Maria come in una pressa: talmente mi
stringevano fra i loro Cuori divini che mi pareva non poter resistere
a tanto amore... Mammina continuò: - Figliolina amata, ricevi la vita
della quale vivi, ricevi la vita del cielo, ricevila e dàlla alle
anime. - Gesù aggiunse: - Puro giglio, stella scintillante che
brillerai notte e giorno, a luce e guida dei peccatori, a luce e guida
di quanti mi vorranno seguire ed amare con amore molto puro e forte,
coraggio, non temere la guerra del mondo... - ... O Concezione pura, o
Madre di Gesù, custodisci il mio corpo inchiodato sulla croce, alla
croce abbracciato... - Ricevetti nuove consolazioni da Gesù e da
Mammina, feci loro la consegna di me stessa, di coloro che mi sono cari
e infine del mondo intero, includendo quelli che più mi fanno soffrire.
- Mammina, metto nelle tue mani l'umanità... Salvala, solo Tu lo puoi.
Mi sento tutta confusa e vergognosa per questa consegna del mondo. Che
può mai questa mia miseria senza la vostra protezione? O Gesù, o
Mammina, mi consegno a Voi, come il soldato che vuol combattere per
difendere il vostro regno. Voglio lottare e obbedire: comandate! Io,
con la vostra grazia, farò frutto; sarò forte. Con la grazia e la forza
dall'Alto sarà salvo il mondo... - (diario, 8-12-1944).