Era sera quando ebbi notizie che mi confermarono i presentimenti. Mio
Dio, quale profondo colpo nel mio cuore! Non me lo dissero, ma arrivai
a credere che a d. Umberto era stato proibito di venire qui. Fra me
dicevo: - Sia fatta la volontà del Signore! Sia benedetta la mia croce!
- Potei innalzare le mie mani e recitare il « Magnificat » come
ringraziamento. - Accetta, o mio Gesù, anche questa offerta. - Una
forza inspiegabile invase il mio cuore: volevo cantare inni di lode e
di ringraziamento. Recitai le orazioni della notte con tutto
l'entusiasmo e tutta l'energia. Ci furono lacrime, molte lacrime
intorno a me. Io dissi alcune parole di conforto ma non valsero a
nulla. Al mio fianco vedevo una sepoltura aperta per mia sorella e mi
pareva di essere stata io a scavarla. - Sono io, o Gesù, che sto
seppellendo Deolinda, ma involontariamente. -
Il mio cuore sanguinava nel profondo. - O Gesù, o Mammina, sia tutto
per vostro amore e per le anime. Che io rimanga sola, che tutti mi
abbandonino; ma Voi non abbandonatemi! Confido, confido. - (diario,
15-11-44).