« Reverendi padri salesiani: per tutti loro l'amore più bruciante di
Gesù, di Mammina e tutte le ricchezze del cielo. Ho presenti tutte le
intenzioni che mi avete raccomandato e vi faccio partecipi delle mie
povere preghiere e sofferenze. È un dovere di gratitudine da parte mia,
non faccio nulla di più. Mi sento tanto felice e tanto ricca con
l'appoggio che ho in loro. O mio Dio, già non sono più sola! Ho chi mi
aiuta a salire il mio tanto penoso calvario! Con tutto il cuore e
l'anima mia dico: - Gesù e Mammina li ripaghino e diano loro tutte le
ricchezze del cielo: ricchezze di virtù, di grazie per attrarre con
esse le anime al Cuore divino di Gesù. Non ne posso più. Sempre uniti
in terra e in cielo. Beneditemi e perdonate questa che implora
preghiere, molte preghiere. Miei cari novizi e salesiani di così santa
casa: vorrei scrivere ad ognuno ma non posso; mi mancano le forze.
Siccome ho il dovere di ringraziarvi per le sante preghiere che avete
fatto per me, lo faccio a tutti insieme. Gesù e la Mamma del cielo vi
paghino tanta carità. Imploro per tutti le benedizioni e le grazie del
Signore. Desidero solo che occupiate nel Cuore divino di Gesù il posto
che occupate nel mio perché così potrete ricevere tutto; vi ho tutti
molto dentro del mio cuore. È per questo che vi voglio così in quello
di Gesù e di Maria.
Un grande grazie a tutti coloro che mi hanno scritto. Potete essere
certi che Gesù vi concederà quanto desiderate per la vostra
santificazione e per la salvezza delle anime. Confidate, confidate;
Gesù sarà sempre con voi. Contate sempre su di me sulla terra e, dopo,
in cielo dove vi aspetto » (lettera, 30-10-1944).