La mia vita diventa sempre più penosa e triste, giorno per giorno,
momento per momento. L'ordine di obbedire mi obbliga a vivere
nascosta, a non ricevere più persone, venendo così a poco a poco
dimenticata. O mio Dio, se avessi volontà mia è proprio ciò che vorrei;
ma che inganno! Quanto più mi vogliono nascosta, tanto più mi fanno
conoscere -. Mi giungono visite da ogni parte. Si è risvegliata la
curiosità dei medici.
- Anime, anime, quanto è necessario soffrire per salvarvi! - O Gesù,
quanto costa la conquista del tuo amore! - Stamane, preparandomi alla
visita del mio Amato, mi sentivo triste e amareggiata: riceverlo colma
di tante miserie! - Pietà di me, Gesù! Mammina, purifica il mio cuore,
il corpo, l'anima mia! Preparami alla visita di Gesù. - Venne.
Rasserenò tutto. Alleggerì il mio dolore unendomi a Lui. Lo sentii
nella mia anima.
Dopo alcuni momenti, mi diedero la notizia che i miei scritti, creduti
smarriti e che il demonio mi affermava avere nelle sue mani, erano
giunti a destinazione. Provai molta gioia e, poiché avevo appena
ricevuto Gesù, approfittai per ringraziarlo più intimamente.
Poco dopo cominciarono le visite: da Gesù ebbi la forza per sopportare
tanto grandi sacrifici. Alle 14,30 entrarono in camera cinque uomini;
ebbi subito il presentimento che uno di loro era medico. Mi
interrogarono. Non so perché il mio sguardo si fissava principalmente
su di uno. Seppi in seguito che costui era proprio medico. Con il
suddetto presentimento rispondevo a tutte le domande e cercavo di
spiegarmi il meglio possibile circa la mia malattia. Non mi venne meno
la serenità. O Gesù, solo Tu sai quanto mi costò tutto questo! Mio Dio,
quando finirà? Certamente soltanto con la mia morte.
Rispondevo anche con fermezza, perché la verità ha un solo cammino.
Portarono poi il discorso sulla alimentazione. Che duro colpo! Almeno
nessuno sapesse!
- Allora, non mangia nulla, proprio nulla? - Non sapevo se stavo
parlando con persone religiose, tuttavia, senza rispetto umano,
risposi: - Faccio la Comunione tutti i giorni. -
Vi fu un silenzio profondo di alcuni momenti: non vi fu un gesto, non
un sorriso. Poco dopo si congedarono rispettosi e delicati. - Gesù,
Mammina, divino Spirito Santo, date la vostra luce a queste anime: che
siano vostre e seguano le vostre vie. Le mie umiliazioni ed i miei
sacrifici siano salvezza per tutti. - (diario, 25-10-1944).
Giorno di Cristo Re. Di mattina presto, nella preparazione alla
Comunione, mi impegnai a consolare Gesù: chiesi a Mammina di offrirgli
le mie preghiere e tutte le cose mie per la sua maggior gloria e perché
Egli regni nel mondo intero e in tutti i cuori. Mi donai a Gesù per
mezzo di Maria... Venne molta gente a farmi visita: domande strambe e
sgradevoli mi fecero soffrire assai. Sia tutto per amore di Gesù e di
Mammina! Siano Loro a darmi forza per sorridere a tutto e nascondere
così il mio dolore.
Mi sentii un nulla: un nulla che non esistette mai; mi sentii morta e,
con me, morta tutta l'umanità; ma era una morte che mai ebbe vita. Che
sarà di me, mio Dio? Quale tormento! In questa morte affioravano ansie
quasi insopportabili di amare Gesù: amare senza sentire, amare senza
conoscere l'amore. Giunse la notte: terribili minacce del demonio mi
tormentarono e mi colmarono di paura e di terrore. Mio Dio, voglio ciò
che Tu vuoi. Sono pronta a tutto. Non permettere che Ti offenda
(diario, 30-10-1944)