MaM
Messaggio del 13 marzo 1986:Cari figli, oggi vi invito a vivere la Quaresima con i vostri piccoli sacrifici. Grazie per ogni piccolo sacrificio che avete offerto a me. Cari figli, vivete così anche in avanti e con l'amore aiutatemi ad offrire il sacrificio. Dio ve ne darà il premio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Beata Alexandrina Maria da Costa - Il mondo è consacrato a Maria. Continua il digiuno


... Gesù è venuto dicendo: Il cuore del Papa è de­ciso a consacrare il mondo al Cuore di Maria. Che grande fortuna e gioia per il mondo appartenere come mai alla Madre di Dio! Tutto il mondo è del Cuore divino di Gesù, tutto il mondo apparterrà al Cuore immacolato di Maria! - (diario, 22-5-1942).

... Dal 24 maggio, Pentecoste, giorno in cui chiedevo allo Spirito Santo tutta la luce e tutto il fuoco del suo divino amore, amore santificante, lo stato della mia anima si è modificato... Il 25 maggio [coloro che frequentavano la casa] notarono una differenza in me, ma la differenza era solo la trasforma­zione della mia anima. Non sentivo, se non raramente, le grandi amarezze, le tenebre, l'arsura e le agonie, ma sentivo invece grandi desideri di volare al cielo con impulsi che mi facevano alzare come se avessi ali per prendere il volo. Non posso saziare i miei desideri e le nostalgie per i cibi della terra; sospiro e muoio bramando di andare a saziarmi coi cibi celesti... Il filo divino che lega il mio cuore al luogo ove abita sta quasi per spezzarsi: pare che sia stato limato. Ciò che gli ha giovato è che la tempesta gli ha dato qualche piccola scossa solo di tanto in tanto.

Sì, ora posso dire: - È vicino il cielo, vado a vedere il mio Gesù! Vado a vedere la mia cara Mammina! Vado a vedere il paradiso! Vado ad amare eternamente i miei amori: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Lascio il mondo senza rimpianti: non gli appartengo. - Il giorno 29 maggio ho pregato così: - Ave Maria, Ma­dre di Gesù! Onore, gloria, trionfo al tuo Cuore immacolato! Ave Maria, Madre di Gesù, Madre di tutto l'universo! Chi non vorrà appartenere alla Madre di Gesù, alla Signora della vittoria? Il mondo sta per essere consacrato, tutto, tutto al tuo Cuore materno! Difendi, Vergine pura, difendi, Vergine Madre, nel tuo Cuore santissimo tutti i tuoi figli. - Mi pare che la determinazione del santo Padre di volere consacrare il mondo sia ciò che mi obbliga a vivere ancora sulla terra; triste esilio che non posso sopportare... (diario, 31-5­1942).

« ... Il mio stato è grave; dolorosissima la mia sofferenza. Ma nacquero in me desideri irresistibili di dettare alcune parole per lei, mio padre. Le forze che parlano non sono mie: non ne ho perché esaurite. Ma è il grido della mia volontà: è un leggero soffio di vita che parla. Non ho corpo se non per il dolore; non sento altro. Sono una piccola e fragile bolla di schiuma che per nulla si disfa. I sentimenti della mia anima sono strani. Mi trovo come in un luogo dove non c'è godimento né pena. Sento che gli uomini mi hanno legata alla terra, obbligandomi a sospendere il mio viaggio. Vivo ferma, vicino al cielo, ma senza poter entrare. Di tanto in tanto mi vengono forti nostalgie per la mia patria celeste, capaci di togliermi mille vite; sono quasi insopportabili; voglio piangere e piangere molto. Mi pare che la missione destinatami da Gesù sia compiuta; mi tiene qui, ma non faccio nulla. Confido però che Gesù romperà questi lacci che impediscono il mio volo verso il cielo... Continuo il digiuno e non posso neppure saziare con gu­sto la sete bruciante che mi consuma. Posso bere poche gocce e quasi senza sollievo. Non so spiegare le nostalgie che sento. per il cibo. Sento il desiderio di portare tutto alla bocca; vorrei alimentarmi con cibi che mi piacciono e non posso. Grazie a Gesù la mia intelligenza è vivissima. Offro a Lui, per amore, il mio martirio e per dar luce a coloro che mi hanno privata, sulla terra, della luce e del conforto... » (let­tera a p. Pinho, 22-8-1942).

« ... Quando, per telegramma, ebbi notizia dell'avvenuta ­consacrazione del mondo alla cara Mammina, Gesù mi con­cesse rapidi momenti di consolazione. Colma di gioia non sapevo come ringraziare Gesù e Mammina. Con le mani verso il cielo esclamai: - Sia benedetto Gesù! Sia benedetta Mam­mina! - Avevo l'impressione di voler introdurre io stessa il Santo Padre nei Cuori di Gesù e di Maria: che gioia! Improvvisamente provai una umiliazione molto grande: mi sentivo tanto disprezzata; e il leggero soffio di vita che mi resta incominciò ad essere un nulla che si sprofondava nella terra fino a scomparire. Ma anche in questo stato continuò il mio ringraziamento. Recitai il "Magnificat" e feci accendere una lampada in onore di Mammina.

Padre mio, continua il mio digiuno; non ho fame, ma sento necessità e brame divoratrici di portare alla bocca tutto. Sa­pesse quanto mi costa questa sofferenza! Sia per Gesù e per le anime!... » (lettera a p. Pinho, 7-11-1942).