MaM
Messaggio del 1 agosto 2005:Cari figli stasera gioisco con voi.

Beata Alexandrina Maria da Costa - I primi mesi della nuova fase di vita, appena iniziato il digiuno


Dal venerdì santo [27 marzo 1942] incominciai a sentirmi morta sul calvario, nelle tenebre e nell'abbandono. Si avventarono su di me tutti i leoni. Non diedero sepoltura al mio corpo; vennero gli uccelli i quali, nonostante le tenebre, riuscivano a vederlo. Sono rimasta sempre in questa sofferenza. Presentemente sento gli uccelli in­trodurre il becco nelle mie ossa e ridurre tutto in cenere. La croce sulla quale fui inchiodata è caduta al suolo, ma sento ancora una parte del mio corpo sospesa ai chiodi Quegli uccelli hanno ancora molto da dilaniare nel mio corpo, che non ha più vita terrena. Solo il mio cuore sente una vita che non è umana: è vita divina. Questa vita divina gli dà sangue e sento che l'umanità intera, come stormo di uccellini, beve quella vita divina. Sento che, quando quegli uccelli not­turni avranno ridotto le mie ossa in cenere, soltanto allora potrò partire. Ieri, 20 aprile, quando ricevetti l'ordine dell'arcivescovo di lasciarmi trasportare a Coimbra per essere esaminata dal dott. Elisio de Moura, mi assalì questo pensiero: - Quanto è incompresa la sofferenza! Sono sicura che se provassero, per alcuni momenti, ciò che avviene nel mio corpo, non vi sarebbe al mondo chi avrebbe il coraggio di fare una simile proposta. - Con lo sguardo al cielo potei dire: - Sia tutto per amore di Gesù! Egli è degno di tutto. Le anime meritano tutto, per­ché costarono il suo Sangue. - L'agonia della mia anima continua ad aggravarsi sempre più. Soltanto il cielo può porre termine a tutto questo. Il Signore sia con me, perché solo con Lui si può vincere. Chiedevo a Gesù con tutta fiducia di morire il 1° venerdì di maggio, per trascorrere il 1° sabato in cielo (diario, 21-4-­1942). Gesù mi disse il giorno 2 maggio (sabato): - Beati gli umili e i perseguitati per amore di Gesù. Sono essi gli eletti del Signore e gli amati dal suo divin Cuore. La missione della crocifissa di Gesù sulla terra è quasi terminata. Gesù le darà la morte più incantevole, più colma d'amore. Quale gloria per il Portogallo e per il mondo intero! Che festa e trionfo in paradiso! - Ma l'agonia indicibile della mia anima aumenta nel sapere tutte le bugie che dicono a mio riguardo, sembrandomi che continueranno dopo la mia morte, causando sofferenza ai miei cari. Sarebbe mio desiderio che tutte le bugie morissero con me (diario, 3-5-1942). Il mio cuore è talmente ferito che mi pare non abbia più la forma di un cuore umano; tuttavia è una fonte abbondante di sangue. Chi lo fa sgorgare è la vita divina; sento che tutta l'umanità ne beve avidamente nel timore che il sangue si esau­risca... " (diario, 6-5-1942). Con l'anima afflitta ripeto: - Come sono tristi ed ama­rissimi gli ultimi giorni della mia vita! Dalla mia amarezza ricava, o Gesù, dolcezza e gioia per Te e vantaggio per le anime. - ... (diario, 7-5-1942).

- Mio caro Gesù, mia cara Mammina, sono prima del mio padre spirituale proprio in questi tristi giorni in cui ne avrei maggior bisogno! Mi sento abbandonata da tutti, eccetto quando mi date miracolosamente, anche se poche volte, ciò che mi può confortare. Perdonate coloro che mi feriscono; perdonate tanta cecità; anch'io li ho perdonati. - Nel mio cuore non c'è posto per altre spade; ho sofferto in tutti i sensi; ho ricevuto dispiaceri da chi meno me l'aspettavo. - O mio Gesù, da' a tutti il tuo perdono, il tuo amore, la tua compassione. Purifica, santifica, brucia nel tuo divino amore e conduci presto presso di Te la tua figlioletta agoniz­zante. - ... (diario, 24-5-1942).