MaM
Messaggio del 25 settembre 1995:Cari figli! Oggi v'invito ad innamorarvi del Santissimo Sacramento dell'altare. Adoratelo, figlioli, nelle vostre parrocchie e così sarete uniti con tutto il mondo. Gesù vi diventerà amico e non parlerete di lui come di qualcuno che appena conoscete. L'unità con Lui sarà per voi gioia e diventerete testimoni dell'amore di Gesù, che ha per ogni creatura. Figlioli quando adorate Gesù siete vicini anche a me. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Beata Alexandrina Maria da Costa - Che vuoto, senza l'alimento eucaristico!

« ... Sono abbandonata da tutti; non ricevo neppure il mio Gesù. La mia croce diventa più pesante. Mi costa tanto stare senza la Comunione! Mancandomi Gesù mi manca tutto. An­cora oggi, nel ricordarmi che non L'avevo ricevuto, sospirai con profonda nostalgia e mormorai: - Due giorni senza rice­vere Gesù e chissà quanti ancora ne passerò così! Che tristezza e nostalgia! Mio Gesù, non posso vivere senza di Te. Vieni! Fa' del mio cuore la tua dimora. Vieni e regna in me! Vieni, mio Tutto! Se non Ti dispiace, o mio Gesù, sceglimi altra sof­ferenza, ma non privarmi oltre della Comunione. Se fosse mio, Ti darei il mondo intero pur di possederti, pur di avere una tua visita. -

Mio padre, quanto è dolorosa la mia sofferenza e pesante la mia croce! Mi sento sfinita. Oh, il vuoto che io sento per la mancanza dell'alimento eucaristico! Che nostalgia! Pare che il mio cuore scoppi. Non so come tante anime possano vivere anni e la vita intera senza ricevere Gesù! Infelici perché non Lo conoscono... » (lettera a p. Pinho, 17-2-1940).

« ... Mi è mancato Gesù eucaristico, mia vita, mia gioia. Le nostalgie che ho per Lui mi consumano. - Gesù, vieni! Regna nel mio cuore! Sei Tu, solo Tu l'alimento della mia ani­ma. Dammi la vita della grazia, dammi il tuo amore. Vieni alla mia tristezza a dimenticare la tua. Per la mia nostalgia diffondi la nostalgia che hai di pren­dere possesso dei cuori che non Ti amano e vivono dimentichi di Te. Voglio col mio dolore accendere il tuo amore sulla terra... voglio perdermi in esso. Poco importa dare la vita. Soffrire sempre è il mio desiderio: è dal dolore che nasce l'amore... » (lettera a p. Pinho, 22-2-1940).

« ... Spuntò il giorno: io avevo un grande desiderio di ri­cevere la Comunione, ma non la ricevetti. Che nostalgia! Do­mandai soltanto se il parroco sarebbe venuto a portarmi Gesù; mi risposero di no; tacqui. Soffrii sola. Offrii a Gesù questa sacrificio per meritarmi l'amore dei miei "Quattro": la SS. Trinità e la cara Mammina. Cerco in tutto, anche nelle più piccole cose, di dar Loro consolazione. E il mio Gesù sacramentato? Oh quanto voglio consolarlo e coprirlo di amore! Ricevo gioiosa ogni dolore e sacrificio per consolare l'Abbandonato, il Dimenticato, il Prigioniero del­l'Eucarestia... » (lettera a p. Pinho, 25-2-1940).