« ... Nella sua lettera mi
domandava se gradirei la Messa. Già da tempo la desidero. Quando lei
venne per il triduo ne parlai a mia sorella; ma per timidezza e per non
chiederle il sacrificio di predicare a digiuno, il che ci dispiaceva,
non osammo proporglielo. Ora, se ciò fosse possibile, ne proveremmo
gioia così grande da non saper dire. Però ci pesa il sacrificio che
dovrà fare nel venire qui a digiuno e con tanto freddo » (lettera a p.
Pinho, 6-11-1933). Il 20 novembre 1933 ebbi la grazia della prima Messa
nella mia cameretta.