MaM
Messaggio del 11 gennaio 1985:Molti pregano e terminano la preghiera senza esservi mai entrati.

Beata Edvige Carboni - Ottobre 1943

Dopo la s. Comunione mi sembrò di vedere Santa Teresa del Bambino Gesù. Io la pregai di scongiurare il Signore affinché presto calmasse il flagello della guerra.

La santa mi rispose:

- Che vuoi! Il mondo ha fatto un nodo col demonio; cioè con peccati gravi, che n'è allagato, specie d'impurità.

E cotesto nodo nessuno l'ha sciolto, neppure il dolore e le sventure della guerra ha commosso nessun cuore umano a cambiar vita.

Perciò Gesù sdegnato non vuole ascoltare nessuna supplica perché i peccati sono enormi, e grande il numero dei peccatori.

Pregate pregate, affinché Gesù si commuova.

Dopo la S. Comunione pregavo Santa Teresa e dicevo: Dimmi che cosa vorrà Gesù da mia sorella Paola: che cosa deve fare in questi giorni della tua festa?

La Santa mi rispose: Dì a tua sorella che io voglio tre fiori per presentare alla Vergine il giorno della festa del santo Rosario.

Tre fiori; cioè uno è l'umiltà, la seconda è la carità, l'ultimo è l'ubbidienza: e mi presentò una bella rosa, grande, con belle foglie; sembrava una pianta: questa, mi disse, è la carità.

Poi mi fece vedere un'altra pianta, ed era una bella pianta di viole: questa, mi disse, è l'umiltà. Poi un pianta di fiori bianchi, bellissimi: questi sono l'obbedienza.

Il giorno tre ottobre, dopo la S. Comunione, vidi Santa Teresa con tre grandi piante, belle piante di Paradiso mi sembravano.

Una era di rose, l'altra di viole, la terza fiori bianchi: Ecco, mi disse, i fiori bianchi che mi ha portato Paolina, e li mise ai piedi della Vergine. Tutte e tre le grandi e belle piante erano intrecciate con una corona di quindici poste: nelle Ave Maria sbocciava una bella rosa, nei grani del Pater Nostro spuntava un bel giglio, ed in ultimo, a basso, una scritta ricordo.

Io pensai che la rosa, mia sorella proprio il giorno avanti aveva avuto una gran carità con persone moleste; l'umiltà l'aveva praticata giorni avanti con cuore di un Serafino; l'ubbidienza al confessore, in modo da far piacere alla grande Santa Teresa.