Oggi, giorno di Pasqua, dopo la S. Comunione mi sono trovata in una grande pianura, ove c'era tanta acqua sporca, piena d'immondezza. Una moltitudine di persone, uomini e donne, passavano in mezzo all'acqua sporca, ove dentro si buttavano e tuffavano come bestie immonde.
Lì si divertivano tutti assieme, si rialzavano colle vesti sporche che facevano pietà
In mezzo a quell'acqua sporca passava un'altra strada stretta, però pulita, magari (sebbene) stretta...
In quest'ultima traversava altra pochissima gente; ed un Angelo con una spada in mano, faceva da guardia.
In mezzo alla stretta strada, io mi avvicinai e dissi: Perché quella fiumana di gente si tuffano in mezzo a quell'immondezza?
E Lui: Questo è figura del mondo d'oggi, che si tuffano in mezzo ai brutti piaceri, sozzi e disonesti, come i maiali immondi.
La via stretta è la via del S. Paradiso, ove poca gente ci vuol passare, perché stretta.
Il mondo cerca i piaceri impuri e brutti; questi se non si puliscono col sacramento della confessione, verranno da Dio puniti per l'eternità, perché davanti al divin tribunale non si può nessuno salvare se prima non si sia pulito dalle sozzure con una confessione e contrizione di mai più immergersi in quei pantani sporchi.
L'Angelo me lo diceva con grande severità, che io tremavo di paura. Pensavo: Anch'io, se prima di presentarmi a Gesù Giudice, non mi confesso con una vera contrizione dei miei peccati, anch'io sarò inviata a soffrire in eterno.