Mentre pregavo fui rapita in ispirito. Mi (si) presentò Gesù, tutto risplendente. Avvicinandomi. mi disse:
- Figliuola mia, pregate con tua sorella, recitate rosari tanti; nel recitare l'Ave Maria, (fatelo) con vera fede e devozione. Io, dopo la loro morte , farò nelle loro lingue spuntare un bel giglio.
Il mondo, mi disse, sta cadendo in rovina; vi ho inviato un castigo. In tutto il mondo le mode scandalose e le disonestà si hanno attirato il presente castigo.
Il mio braccio, se non si pentono, dovrà punire il genere umano con altri nuovi e tremendi castighi.
Pregate voi, figliuola, e riparate per quelli che non solo non pregano, ma mi mettono in Croce più tremendamente di quello che mi misero il giorno della (m)ia passione e morte.
Così dicendomi, Gesù si allontanò, lasciandomi addolorata.
Pensai: Povero Gesù come sei mesto, come afflitto! I nostri peccati ti hanno fatto soffrire la morte di croce, ed ora, forse, saranno i miei peccati (che) ti han ridotto a farti piangere più con dolore del giorno che ti hanno messo in Croce.
Disonestà, mode immodeste, parlare scandaloso; tutto, tutto a te ti addolora.
Dimmi, Gesù buono, cosa vuoi che io faccia? Che penitenza vuoi che faccia per riparare i miei enormi peccati e per quelli dei miei cari fratelli che io tanto amo?
Perdonali! Bada, Gesù, che non sanno quello che fanno di male; non capiscono il male che ne deriva alle loro anime. Come pure non comprendono il dolore che tali enormi peccati recano a Te, Dio loro Creatore. E Salvatore e Redentore mille volte delle loro anime.